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Approvata mozione no nucleare del centrosinistra.

MOSCARDELLI: 

Approvata la mozione presentata dal centrosinistra in Consiglio Regionale con cui si dichiara l'indisponibilità del Lazio per l'insediamento di centrali nucleari e di impianti di stoccaggio di combustibile irraggiato e rifiuti radioattivi. Il centrodestra si è spaccato così come era emerso dagli interventi in Aula poi ha votato contro e l'UDc si è astenuto. Il Consigliere del centrodestra Pasquali ha ritirato la mozione pronucleare e per protesta si è sospeso dal gruppo.  Nell'intervento in Consiglio ho anche chiesto all'Assessore all'Ambiente di fornire assicurazione circa l'assegnazione del personale al l'Arpa al fine di dare seguito alla decisione assunat nella scorsa legislatura con il concorso del centrodestra e del centrosinistra di monitorare le operazioni di smantellamento della centrale nucleare di Borgo Sabotino al fine di garantire la tutela della salute dei cittadini. L'Assessore ha dato assicurazioni in merito. La valutazione sul tema del nucleare è stata sviluppata secondo criteri di merito senza pregiudiziali. Il programma nucleare del Governo comporta investimenti per oltre 30 miliardi di euro per la costruzione di centrali nucleari che dovrebbe iniziare nel 2013 e la cui entrata in funzione ai fini della produzione di energia è prevista per il 2025, con la copertura di circa il 7% del fabbisogno energetico. I programmi nucleari dei Paesi dotati di centrali sono sostanzialmente fermi a causa dei problemi di sicurezza e delle problematiche connesse con lo smaltimento delle scorie. Tutti i Paesi più avanzati investono sulla ricerca del nucleare di quarta generazione. Oggi, l'Italia dovrebbe utilizzare i reattori francesi che nessuno compra e gestire tecnologia altrui. E' ragionevole e logico decidere di investire parte dei trenta miliardi di euro sulla ricerca in modo da posizionare l'Italia tra i Psi all'avanguardia nell'applicazione industriale del nucleare sicuro ed investire sulle politiche di risparmio energetico e di energia rinnovabile che consentirebbe immediatamente di avere maggiore energia disponibile per il nostro sistema industriale. questa è la politica adottata dagli Stati Uniti e dai maggiori Paesi europei. Il territorio della provincia di Latina sarebbe nuovamente gravato dalla servitù della centrale nucleare che colpirebbe altre possibilità di sviluppo. Chi sostiene in modo acritico il porogramma nucleare del Governo senza rispondere nel merito esprime una posizione irragionevole. 
E' stato un momento di grande importanza l'approvazione della m ozione nell'interesse dei cittadini del Lazio.

Latina, 24 novembre 2010       

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