Mentre incontri tanta gente comune, semplici cittadini che ti dicono di essere arcistufi di questa politica, di questi politicanti e delle loro malefatte, ti ritrovi a leggere i giornali e ti accorgi che per loro (i politicanti) non è cambiato nulla…

Fanno tutti finta di niente, come se il ronzio di quegli scocciatori di cittadini che protestano da tutte le parti, fosse solo un disturbo alla loro quiete, una sorta di scocciatura che metteranno a tacere non appena riusciranno ad essere eletti (o ri-eletti).

Si leggono articoloni a 2 – 3 pagine nella quali ognuno di loro manifesta la propria volontà di cambiamento, frasi del tipo: “dobbiamo essere vicini ai cittadini” (ma va?), “aggregare la società civile” (ma va?), “una città diversa” (ma davvero?), “una Latina normale che sia in grado di crescere seguendo le esigenze dei cittadini, dando voce alle loro aspettative, mettendo da parte i tanti, troppi progetti mirabolanti, a favore di un’ordinaria amministrazione che sappia puntare sulle priorità e su opere finanziabili e cantierabili, si può fare” etc. etc. etc… (ma no?)…

Tutte belle frasi, belle davvero, peccato che a pronunciarle sono gli stessi che hanno goduto delle poltrone comunali per molti anni, senza che nessuno abbia mai sentito una loro protesta nei confronti del grande capo Zaccheo, senza che nessuno di questi si sia mai sentito in dovere di dimettersi e dare il primo esempio…

Se Zaccheo fosse stato ancora là, loro, i suoi ex amci, sarebbero stati ancora là, e tutte queste belle frasi non sarebbero mai uscite dalla loro bocca, quella Latina era perfetta così, un’amministrazione già vicina alle esigenza dei cittadini, una sorta di sistema chiuso ed autoreferenziale, dove non c’era spazio per nessuna critica, le grandi opere erano una priorità (si sono inventati anche l’apposito assessorato!), le partecipate comunali (AcquaLatina, Latina Ambiente etc etc, una grande risorsa (per loro sicuramente) e le grandi inaugurazioni all’ordine del giorno (ormai si inauguravano anche le idee!!)

… E’ vero, su questo siamo d’accordo, ci vorrebbe una città normale, ma in una città normale, ci dovrebbe anche essere una politica e dei politici normali! non credete?

Ferdinando Cedrone