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I terremotati dell’Aquila contro il silenzio dell’informazione

Sta diventando davvero “imbarazzante”, questa discrepanza tra la realtà, quella vissuta, vera, dove gli esseri umani si dibattono nella disperazione, e quell’altra realtà, quella filtrata, immaginata, quella da set televisivo che ci raccontano i telegiornali…  il dramma è che ci sembra vera quest’ultima, solo perché ci raggiunge attraverso lo schermo ed entra nelle nostre case, ci sorprende distratti e con il suo tam tam battente, ripetitivo e assordante, riesce a prenderci, ogni giorno un po’… piccole dosi costanti, per finire intossicati.  Come devono sentirsi i cittadini dell’Aquila e provincia, loro che la realtà, quella cruda e dura, se la devono vivere tutti i giorni? Accendono la televisione e il silenzio ha oscurato le loro storie, ha nascosto le loro proteste, ha cancellato i fatti o li ha distorti… Ecco che tra i temi all’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale dell’Aquila ce n’è uno, che se non conosciamo i fatti ci può suonare strano, ed è lo sciopero del canone Rai proposto da tre consiglieri comunali, dopo che mercoledì scorso diecimila sfollati, o forse più, hanno sfilato in corteo per chiedere il sostegno all’economia ed una proroga al pagamento delle tasse… un corteo che si è riversato sull’autostrada, simbolicamente in direzione Roma… gli stessi cittadini, sorpresi, hanno poi dovuto constatare che della loro protesta sulle due principali reti Rai non c’era traccia, figurarsi sulle reti Mediaset… solo qualcosa su Rainews e Rai 3… Per il resto, cancellati.  Come se non esistessero.  I consiglieri comunali Giuseppe Bernardi, Fabio Ranieri e Pasquale Corriere,  si legge in una lettera, chiedono che la Giunta approvi urgentemente il blocco del  canone Rai e difenda tutti coloro che lo attueranno, fino a che in Italia non sarà ripristinata la democrazia oggi negata vietando il diritto all’informazione.

Il Sindaco Massimo Cialente condivide la denuncia sul silenzio dell’ informazione televisiva e invita martedì 22 giugno, i direttori dei giornali e dei telegiornali ad andare all’ Aquila, a vedere con i propri occhi la realtà.

 

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Nessuna risposta

  1. Ricki ha detto:

    Il silenzio sul caso dell'Aquila è solo l'ultimo caso vergognoso di una informazione pesantemente drogata, a cominciare da Rai1 e Rai 2 e più raramente Rai3, per non parlare di Mediaset e di buona parte della carta stampata…

    Potrei citare a memoria tanti di quegli esempi che sarebbe da farci notte solo a leggerli, non dico ad approfondirli;  ma forse è meglio riservarli, nel caso, per qualche piovosa serata invernale…

    Nel caso dell'Aquila realizzare la deformazione della reale situazione è per fortuna un po' più complicato perchè lì ci sono migliaia di persone che vivono in prima persona tutte le conseguenze dirette del voler stravolgere la realtà, che "si informano" direttamente sulla loro pelle e quindi non si realizza quella perversa combinazione tra manipolazione dei media e distrazione/non informazione/apatia/rassegnazione/credulonità di molti italiani….. Credo che non solo all'Aquila, ma in tutta italia (volutamente minuscolo) entro gennaio prossimo dovremmo valutare seriamente la possibilità di cessare il pagamento del canone TV,  se dovesse continuare l'attuale gestione indecente dell'informazione RAI (per non parlare dei programmi..), in mano ai Minzolini/Menzognini di turno…(cosa purtroppo molto probabile).

    Riccardo

  2. Baol ha detto:

    Mi piacerebbe sapere quanti dei direttori dei giornali e dei telegiornali (soprattutto) si sono recati all'Aquila, oggi, accogliendo l'invito del Sindaco… personalmente trovo allarmante, ma forse l'aggettivo è anche troppo blando, che si possa esistere solo per "gentile" concessione di uno schermo televisivo, e che tanta parte di opinione pubblica si debba formare su questa dipendenza, che filtra le nostre informazioni e la nostra percezione. 

    Questo potere viene esercitato con tanta arroganza, da una parte, e subito con tanta superficialità, dall'altra.     

  3. Baol ha detto:

    Ecco le ultime notizie dall'Aquila: all'invito del Sindaco Cialente hanno risposto pochi direttori di giornali e telegiornali, presente quello di Rainews24 e del Tg 3, assenti quelli del tg 1 e tg 2 che hanno inviato una troupe che è stata fischiata dalla popolazione, presenti molti direttori di televisioni locali e di alcuni giornali, tra cui il vicedirettore di La Repubblica… Da Rainews24 apprendo le seguenti notizie, la condizione dell'Aquila è davvero grave, i lavori di ricostruzione non sono iniziati, le macerie sono state rimosse in minima parte, gli edifici solo puntellati… non ci sono soldi per iniziare le opere e rispetto a quanto promesso si può affermare che si è in ritardo di un anno, ma il fatto che più preoccupa il Sindaco è che la nuova finanziaria prevede che dal prossimo 1 gennaio le popolazioni terremotate dovranno pagare quelle tasse che gli erano state sospese per 14 mesi, ciò comporterà un notevole esborso e un peso difficile da sopportare che rallenterà ancora di più la ripresa, perché in moltissimi hanno perso il posto di lavoro, le attività economiche sono sospese con danni economici incalcolabili. Il Sindaco invita a non spegnere i riflettori sull'Aquila… ma a questo invito, considerati i fatti, hanno risposto in pochi. 

    Francesca