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Se la sciatteria è l’ingrediente base

 

 

 

Prot. n. 19/10P

Latina, 7 giugno 2010

 All’Ing. Lorenzo Le Donne

Dirigente Settore Lavori Pubblici

Latina

 

e, p.c. Procura della Repubblica

Latina

 

Oggetto: lavori pubblici eseguiti non a regola d’arte

 

Si fa presente a codesto Ufficio che, per prassi generalizzata, i lavori pubblici vengono normalmente eseguiti in maniera sciatta e non a regola d’arte, tanto che a pochi mesi dall’esecuzione (a volte persino a pochi giorni), presentano già gravi segni di deterioramento e/o di cedimento.

 

A titolo esemplificativo vorremmo attrarre l’attenzione su due episodi particolari, significando che però il fenomeno è generalizzato a quasi tutte le opere pubbliche di Latina.

 

Scavi sulle pubbliche strade

 

È prassi consolidata, per la manutenzione o l’installazione di impianti sotterranei, eseguire scavi sulle pubbliche strade e riempirli a fine lavori con terra neppure adeguatamente compressa, che viene coperta con uno strato millimetrico di asfalto: dopo pochi giorni, sistematicamente, si forma un profondo avvallamento, molto pericoloso per la circolazione stradale, l’asfalto cede e la strada si trasforma in una mulattiera.

Nel mese di settembre del 2009, pochi giorni prima dei Campionati Mondiali di Tiro con l’Arco 3D, una ditta ha sistemato per conto del Comune la zona verde compresa tra Viale Paganini e Via Cherubini. Per collegare l’impianto di irrigazione interrato (che non è mai entrato in funzione!) all’acquedotto, è stato eseguito uno scavo che ha attraversato trasversalmente Via Cherubini, all’altezza del parco Farruphilla. Lo scavo è stato sommariamente ricoperto come detto in precedenza, per cui oltre ad essersi avvallato in alcuni punti si è già sgretolato (Allegato 1).

 

Detriti e scarti di lavorazione

 

È prassi consolidata abbandonare gli scarti di lavorazione in loco o, al massimo, spingerli oltre il ciglio della strada e “nasconderli” tra l’erba.

Il giorno 11 maggio 2010 a Viale Paganini, all’altezza della rampa che sale sul ponte di legno dell’Oasi Verde, una squadra di operai ha riparato (dopo più di 6 mesi!) un tombino e ha sospinto i detriti appena oltre il ciglio del marciapiedi (Allegato 2).

 

Questa Associazione chiede al Settore Lavori Pubblici se i lavori sopraddetti corrispondono al capitolato e chiede altresì di conoscere il/i responsabile/i del procedimento che ha/hanno seguito le pratiche e rilasciato i nulla-osta. Si richiede altresì di voler provvedere e vigilare affinché le opere pubbliche vengano eseguite a regola d’arte e a voler controllare che i detriti vengano rimossi.

 

In attesa di un sollecito riscontro, restiamo a disposizione per ogni eventuale chiarimento e porgiamo distinti saluti.

 

 

 

Salvatore Antoci, presidente

Allegato: Lettera.JPG

Allegato: Allegato 1.jpg

Allegato: Allegato 2.jpg

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Nessuna risposta

  1. Salvatore ha detto:

    Con la consegna odierna della posta (che non veniva recapitata da qualche settimana), abbiamo ricevuto la risposta del Comune alla nostra segnalazione del 7 giugno scorso.

    Allegato: DSC01914.JPG

    Salvatore Antoci

  2. Salvatore ha detto:

    Oggi verso le 10, due Agenti della Polizia Locale, su richiesta del Magistrato, hanno fatto un sopralluogo a Via Cherubini e a Viale Paganini. Su loro richiesta, li ho accompagnati per aiutarli a identificare le due aree oggetto della nostra denuncia.

    Salvatore

  3. Salvatore ha detto:

    Il lupo perde il pelo ma non il vizio!

    Un lettore denuncia, tramite il quotidiano Latina Oggi, il vizietto delle ditte che svolgono lavori per conto del Comune (o di altri enti pubblici) di sversare comodamente i detriti di lavorazione direttamente ai margini del cantiere.

    Per le opere stradali lo smaltimento è particolarmente facile, dato che basta spingere tutti i detriti appena oltre il ciglio stradale, smaltendo così illegalmente, comodamente e a costo zero tonnellate di detriti che avranno un grave impatto ambientale. I detriti sversati ai margini delle strade saranno presto ricoperti dalle erbacce e da altri rifuiuti, rendendo difficoltosa (se non impossibile) ogni futuro intervento manutentivo di pulizia e di taglio dell’erba. Tutto ciò, oltre al danno ambientale,  crea un impatto visivo negativo e veicola l’immagine  di degrado e di sciatteria.

    Lo sversamento avviene nella completa, reiterata e colpevole  indifferenza (o forse connivenza?) degli organi istituzionali preposti al controllo e al collaudo delle opera pubbliche.

    Allegato: pag11lettere.pdf

    Salvatore

  4. massimo74 ha detto:

    Magari solo in materia ambientale. Troppa grazia Sant’Antonio. Si aggiunga tranquillamente in materia stradale, lavori pubblici, urbanistica, finanziaria, ecc. ecc. ecc.. Quello che vale con difficoltà per il cittadino, si può stare sufficientemente tranquilli che non vale un fico secco per l’amministrazione pubblica in genere, di Latina e non solo.

    Esempi così numerosi e lampanti davanti ai nostri occhi che non mi prendo nemmeno la briga di elencarli. 

    Cosa può fare a tal proposito il cittadino? E' risaputo dica bene il lettore di Lt Oggi: "nulla – o quasi nulla- contro tali reati".