Ieri l’ex sindaco si è scagliato contro i suoi alleati accusandoli pesantemente di aver compiuto nefandezze e di subire condizionamenti politici vari, quasi che gli abitanti di questa città non siano capaci di compiere tre semplici considerazioni, e cioè:

1) Che il sindaco, e quindi il responsabile della amministrazione comunale, era lui.

2) Che dunque spettava a lui, in qualità di sindaco, denunciare chi, in un modo e nell’altro, operava contro gli interessi della città già durante il suo mandato (e non farlo ora con colpevole ritardo solo oggi perché lo hanno sfiduciato!).

3) Infine, cosa ancor più evidente, che proprio quelle persone che lui ora demonizza come il male assoluto per la città, sono le stesse con le quali lui stipulò un patto politico e amministrativo che gli consentì (seppur con una vittoria di misura e con il sospetto di qualche broglio sugli scrutini) di essere rieletto alla carica di sindaco.

Tutto ciò noi lo avevamo previsto e lo avevamo detto e, a differenza di molti di quelli che oggi parlano da una parte e dall’altra, proprio per questi motivi, con coerenza, ce ne tirammo fuori, assumendoci anche tutte le responsabilità che ne seguirono e pagando un caro prezzo in termini di carriera politica prima, e di consenso elettorale poi.

Oggi tutta quella innaturale operazione dalla quale noi ci siamo tirati fuori, che consentì al sindaco Zaccheo di vincere le passate elezioni, è venuta alla luce proprio grazie ai suoi ex alleati.

A questo punto riteniamo che, per sperare di costruire un futuro diverso è, e sarà necessario, aprire gli occhi e denunciare tutte le nefandezze politico-amministrative perpetrate in questi anni a volte portate avanti anche con "strani" intrecci tra maggioranza ed alcuni pezzi dell’opposizione. Nefandezze che, al di là dell’aspetto morale, hanno strozzato ed impoverito la nostra città, rendendola succube della malavita e del clientelismo politico.