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Apocaliss mò

Misfatto | Redazione Il Fatto Quotidiano

Apocaliss mo'

6 giugno 2010

di Marco Presta

CLEMENTE MASTELLA

Da qualche tempo gira voce che l’ex Ministro di Grazia e Giustizia potrebbe entrare a far parte del cast della prossima edizione dell’Isola dei Famosi e qualcuno si scandalizza. Siamo un Paese davvero strano: nel caso, c’era da scandalizzarsi quando entrò a far parte di un governo della Repubblica. Si tratterebbe del primo, sconvolgente caso di Reality Politik, ma l’Italia va ormai irrimediabilmente in questa direzione. A tale proposito, il Pdl avrebbe proposto a Canale 5 di incentrare un nuovo show sul Presidente della Camera Gianfranco Fini, dal titolo “Il Grande Fardello”. Sull’isola Clemente, la prima mozzarella di bufala ad essere stata trasportata a bordo di un’auto blu, si troverebbe senz’altro a proprio agio, anche se il programma con il suo arrivo dovrebbe essere ribattezzato “L’Isola dei Famigerati”. Piccoli aggiustamenti di poco conto, che non cambiano minimamente la natura della simpatica trasmissione. Inoltre, in mezzo al folto gruppo di naufraghi, l’uomo di Ceppaloni potrebbe portare tutta la propria esperienza, essendo in buona parte responsabile del più clamoroso naufragio della storia italiana, dopo quello dell’Achille Lauro: il naufragio del secondo governo Prodi

VITTORIO FELTRI

Dopo il recente massacro di pacifisti ad opera degli elicotteri da combattimento israeliani, ha pubblicato sul suo giornale il titolo “Hanno fatto bene a sparare”, che probabilmente sarebbe sembrato eccessivo al direttore de “La Gazzetta di El Paso” dopo l’uccisione di Butch Cassidy e Sundance Kid. Deve aver frainteso di brutto il concetto di “giornalismo d’assalto”, evidentemente. Sembra che prima della finale di Champions League tra Inter e Bayern Monaco, avesse concepito il titolo, da stampare a caratteri cubitali sulla prima pagina de “Il Giornale”: “Spezzate-gli le gambette a quei crucchi di #CENSURA#!” e che solo l’intervento distensivo di Evaristo Beccalossi sia riuscito, benché a stento, a farlo desistere. Grande equilibrio e serenità di giudizio sono sempre state le doti principali del buon Vittorio, come sanno peraltro bene Gianfranco Fini e l’ex direttore de “l’ Avvenire” Dino Boffo, che da Feltri sono stati trattati con una delicatezza che neanche Coccolino. Una cosa è certa, a questo punto: in Italia, grazie al lavoro indefesso del direttore del quotidiano di Paolo Berlusconi, esistono dei titoli più pericolosi di quelli messi in giro, qualche tempo fa, da Calisto Tanzi.

ANGELO ZAMPOLINI

E’ lui l’autentico ottavo nano, un nano squisitamente italiano: dopo Brontolo, Pisolo e Mammolo, è finalmente il momento di Agevolo. Il compito di questo capace architetto era infatti quello di agevolare, per conto dell’immancabile imprenditore Anemone, la vita di molti vip della politica nel settore immobiliare. A sentire le sue dichiarazioni, per anni sarebbe stato un portatore sano di denaro per conto dello stesso Anemone, acquistando subdolamente casa al Ministro Scajola in un suo momento di distrazione, pagando vilmente l’affitto dell’appartamento in via Giulia di Bertolaso e ristrutturandone un paio della Propaganda Fide per Antonio Di Pietro. Del resto, una casa confortevole è molto importante per chi ha grandi responsabilità, è assolutamente fondamentale nei momenti di relax, per le riunioni di lavoro e, nel caso, per trascorrere serenamente gli arresti domiciliari. Gli interessati hanno smentito categoricamente le affermazioni dell’architetto Zampolini, il più indignato di tutti è apparso senza dubbio il capo della Protezione Civile Guido Bertolaso, che ha annunciato la pubblicazione a breve di un dettagliato, doloroso memoriale su questa vicenda dal titolo “Le mie pigioni”.

FABIO CANNAVARO

Dopo i recenti, sconfortanti dati dell’Istat sul mondo del lavoro nel nostro Paese, possiamo tirare un sospiro di sollievo: abbiamo un disoccupato in meno. Il capitano della Nazionale di calcio Fabio Cannavaro ha infatti firmato un contratto biennale con una squadra di Dubai, l’Al Ahli. “Fabio è un grande professionista, una persona seria – ha dichiarato il manager del calciatore – e risponde con questo prestigioso ingaggio a tutti coloro che lo avevano criticato per il fatto di aver giocato le ultime partite di campionato con ai piedi le infradito. Vorrei inoltre sottolineare che non esiste nessun rammarico né risentimento nei confronti della Juventus, che Dio li strafulmini”. “Io veramente scherzavo – ha invece detto il Presidente del club arabo – non pensavo che Cannavaro accettasse. Adesso mi toccherà comprare altri dieci giocatori”. Dopo la scrittura di Emanuele Filiberto nel cast di una sit com televisiva, siamo quindi riusciti a piazzare un altro ragazzone il cui futuro ci preoccupava e che, dopo i Mondiali, sarebbe finito inevitabilmente a bighellonare tra uno yacht e un’ospitata in discoteca. Meno male. Se adesso avessimo la fortuna di trovare un posto anche a Fabrizio Corona, potremmo passare l’estate veramente tranquilli.

Illustrazioni di Portos

Da il Misfatto del 6 giugno

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