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Elezioni: risultati e commenti

Questo il link per accedere ai risultati delle ultime elezioni per il consiglio regionale:

http://regionali2010.interno.it/R000.htm

 

E questi alcuni dei commenti rilasciati da esponenti della politica e delle Istituzioni locali:

DICHIARAZIONE DEL SINDACO ZACCHEO:
 
Il successo di Renata Polverini, per le condizioni di partenza e il modo come è avvenuto (si pensi ad una Regione per cinque anni egemonizzata dal centrosinistra, alle macroscopiche dimensioni dell'astensionismo e  all'esclusione della lista del Pdl a Roma, un bacino di tre milioni di elettori dove la forza attrattiva del centrodestra si è sempre tradotta in consensi vasti fino a portarlo alla conquista del Campidoglio!) sa davvero di trionfo.
Testimonia della bontà della scelta della candidata Presidente e del consolidato radicamento del centrodestra in una Regione come il Lazio della cui valenza politica e strategica ne sa qualcosa lo stesso Massimo D'Alema
quando ebbe a legare la sorte del suo governo all'esito del voto di Roma e di questa Regione!
Il successo di Renata Polverini viene da lontano. E' il risultato di un impegno di lungo corso, coerente, fatto di passione, valori e presenza tra la gente e con la gente, che ha operato mettendo sempre al centro dell'interesse
pubblico l'uomo e il bene comune.
Mi piace sottolineare ancora una volta il ruolo decisivo che Latina ha avuto nel riconquistare al centrodestra la guida della Regione Lazio piazzando tra gli eletti Stefano Galetto e Giovanni Di Giorgi, con i quali ho avuto il
piacere di condividere, oltre ai valori e a comuni obiettivi, lunghi fruttuosi tratti di militanza politica in An e di incisiva collaborazione amministrativa per essere stati entrambi capaci e valenti assessori nelle mie giunte.
Da Sindaco di Latina sento di dover ringraziare per il prezioso, insostituibile, decisivo, sostegno che ha consentito di concludere vittoriosamente questa difficilissima campagna elettorale, tutti quelli che
hanno sostenuto Renata Polverini e il Pdl: uomini e donne, giovani e meno giovani; assessori, consiglieri provinciali, comunali e circoscrizionali;
mondo del volontariato, associazionismo culturale e impegnato nel sociale.
Tutti hanno colto l'importanza della posta in gioco. La mobilitazione e la capillare azione è valsa a depotenziare e far fallire quell'insidioso progetto che taluno avrebbe voluto trasformare in una sorta di referendum pro o contro chi amministra a Latina.
Il voto fa premio alla coerenza e alla fedeltà ai valori, al convinto sostegno al rinnovamento e alla modernizzazione del partito e alla interpretazione della sua linea politica che si è concretizzata nel buon governo delle istituzioni, ovvero nell'interpretare e dare risposte ai bisogni reali della gente.
Non mi sfuggono le difficoltà che ci attendono. C'è comune consapevolezza, però, che con l'impegno di tutti nel partito e nelle istituzioni, attivando tutte le sinergie politiche e istituzionali, continuando con le capacità
realizzative di cui abbiamo dato prova, riusciremo ad accrescere il patrimonio di consensi del partito e della coalizione e a risolvere i molti problemi del territorio provinciale.
Ora un imperativo è d'obbligo. Dobbiamo ritornare alla politica, che non deve significare pratica spartitoria ed esercizio del potere fine a se stesso. Dobbiamo investire nelle regole, nella trasparenza, nella legalità,
nel cambiamento di mentalità e di comportamenti per cercare di svolgere ognuno la propria funzione con efficacia e disponibilità alla compartecipazione, senza fughe in avanti e senza improvvisarsi in ruoli che
non competono.
Davanti abbiamo una sfida difficile ma esaltante: quella di lavorare tutti insieme per dare identità e coesione alla coalizione di governo perché si realizzino le condizioni di stabilità e governabilità, premesse indispensabili per dare risposte concrete ai grandi e piccoli problemi della provincia pontina.
Latina 30 marzo 2010
On. Vincenzo Zaccheo
Sindaco di Latina
 
 

DICHIARAZIONE DI STEFANO GALETTO:

Latina si conferma ancora una volta decisiva per recuperare al centrodestra la guida della Regione Lazio. Si tratta di un risultato clamoroso per come è avvenuto, di cui Renata Polverini e il Pdl dovranno tenere conto in sede dei nuovi assetti regionali.A Latina non potrà essere più disconosciuto, come in passato è avvenuto, il ruolo svolto e il peso strategico avuto nella sconfitta del centrosinistra. Di questo dovranno farsi carico anche partiti e rappresentanze pontine alla Pisana.La mia elezione si inquadra nel successo di una politica, di un partito, di una squadra. Ma anche di una militanza fatta di passione, valori, impegno. Che ha messo sempre al centro dell’interesse pubblico l’uomo e il bene comune.Ringrazio per il prezioso, decisivo sostegno che mi ha consentito di concludere vittoriosamente questa difficilissima campagna elettorale tutti quelli che mi hanno sostenuto: giovani, donne, società civile; partito e militanti; assessori, consiglieri comunali, provinciali, circoscrizionali; mondo del volontariato, associazionismo culturale e impegnato nel sociale.Un grazie speciale al sindaco di Latina, Vincenzo Zaccheo, e al sindaco di Roma, Gianni Alemanno.Penso che questo voto abbia reso visibile la voglia di tanti giovani e di tante donne che chiedono nuovo slancio e più partecipazione per rinnovare il Paese. Bisognerà continuare ad accentuare questa vocazione a modernizzare la nostra comunità, il nostro territorio. Dobbiamo fare la nostra parte per essere un blocco sociale innovatore che pretende dalla politica regole, trasparenza, legalità, valori, riforme, cambiamenti radicali.Il partito e le istituzioni devono essere capaci di ascoltare senza arroganza, con attenzione, i bisogni di tutti i cittadini per costruire una comunità solidale che faccia della sicurezza, dell’accoglienza, del bene comune le priorità.La conquista della Regione aggiunge un tassello dal valore strategico per l’attivazione di quelle sinergie istituzionali necessarie a Latina per farle riconquistare e recuperare centralità negli interventi pubblici e restituirle attrattività e competitività.

Senza servizi e infrastrutture crescita e sviluppo restano utopie. Il mio impegno sarà quello di lavorare in sinergia con gli enti locali perché sia garantita la valorizzazione delle risorse e delle vocazioni territoriali.

Oggi il sistema economico e produttivo pontino chiede con forza interventi immediati nel campo della logistica, dei trasporti, dell’energia, delle telecomunicazioni e della gestione del ciclo dei rifiuti. Solo se saremo capaci di intercettare i problemi reali e dare risposte di governo ai bisogni della comunità  avremo futuro.In tal senso un ruolo decisivo spetterà comunque al Pdl. Che dovrà essere lo strumento per alimentare e rafforzare l'identità sociale e culturale della nostra provincia, una nuova integrazione tra settori economici ed organismi rappresentativi, capace di sostenere con forza le istanze del territorio in sede regionale e governativa e rilanciare l’obiettivo strategico di realizzare il ‘sistema pontino’.    

Latina 30 marzo 2010

Stefano Galetto (Consigliere Regionale)

 

 

DICHIARAZIONE DI ALESSANDRO AIELLI:
 
"Nel centro sinistra ci vuole un rinnovamento totale della classe dirigente, deve entrare aria nuova nei partiti e proprio il Partito Democratico deve fare un esame di coscienza altrimenti finiremo per scomparire come forza politica alternativa e di opposizione e, in realtà, ci siamo già molto vicini.
La vecchia guardia dovrebbe lasciare spazio a quella nuova, a nuovi volti e nuove idee; chi ha rovinato la credibilità della nostra rappresentatività deve andare a casa o prendere esempio da chi, nello schieramento opposto, ha sostenuto e appoggiato giovani politici portandoli a vincere questa sfida elettorale. Noi siamo ancorati a intestine lotte fatte solo di personali ambizioni.
La nostra lista civica ha fatto il suo dovere: 3600 voti di preferenza, pari all'1,43 %, sono perfettamente in linea con la media della Regione Lazio, il Partito Democratico pontino invece con il suo 20% di preferenze a Latina ha perso oltre 6 punti percentuali rispetto alla media regionale e questo spiega i motvi della sua sconfitta elettorale".
 
 
DICHIARAZIONE DI CLAUDIO MOSCARDELLI:


Il dato delle elezioni regionali evidenzia diversi elementi: 1) l’astensionismo ha raggiunto livelli eccezionali. Non vale il riferimento ad altri Paesi perché in Italia l’affluenza è stata sempre alta. La crisi economica e la difficoltà delle imprese e delle famiglie ha allontanato i cittadini dalle urne rispetto ad una politica di scontro, ai più incomprensibile. 2) La vittoria della Polverini è maturata con la presenza in prima persona di Berlusconi che ha pure sopperito alla mancata presentazione della lista della PDL su Roma. Emma Bonino è apparsa un candidato estraneo alle province in cui non è quasi mai venuta  e su Roma, nonostante l’assenza della PDL, non ha saputo compattare tutti i nostri elettori. 3) In provincia di Latina il dato non si discosta dal 2005: era da attendersi un avanzamento anche in forza del grande impegno della Regione in tema di finanziamenti, tuttavia la candidatura di Emma Bonino non ha riscosso il consenso di tutti i nostri elettori e ha frenato nuove fasce di elettori che potevano vedere nel PD un’alternativa al centrodestra. Marrazzo aveva vinto con 80.000 voti di vantaggio rispetto a Storace, Presidente uscente. Bonino perde con 80.000 voti di svantaggio con Renata Polverini, candidato leggero e senza PDL su Roma.  
Il risultato personale è stato di grande rilevanza ed è frutto di un lavoro di squadra che ha dato grande soddisfazione in termini elettorali. L’impegno di questi 5 anni in Regione è stato apprezzato dagli elettori. Si è dimostrato che è possibile avvicinare al Pd nuovo consenso, alla condizione che si persegua un profilo di partito aderente al progetto del PD, ossia una forza popolare, riformista e di centrosinistra. Non serve conservare elettorato per rendite di posizioni, occorre avere più coraggio e rilanciare il PD come forza alternativa al centrodestra. La candidatur a di Emma Bonino è risultata estranea, elitaria e non ha compattato tutti gli elettori. Occorre riprendere l’iniziativa politica rapidamente puntando su un PD rinnovato, aperto a tutte le forze disponibili e che lavori sul radicamento nel territorio. Serve un cambio di passo e non si possono attendere i congressi locali e provinciali. Subito dopo Pasqua occorre convocare l’assemblea provinciale del PD, invitare militanti ed amministratori per ripartire insieme su nuove basi. Non possiamo continuare come se nulla fosse accaduto: il risultato in tutti i comuni è eloquente. La lunga stagione di governo del centrodestra ancora paga elettoralmente, anche perché questo PD non è percepito come alternativa credibile. Abbiamo un patrimonio di giovani, di donne, di amministratori e di militanti molto forte che però deve essere messo nelle condizioni di esprimersi e con una proposta politica di novità e di cambiamento, che fonda le vecchi e culture per valorizzare il PD, forza popolare e di centrosinistra, non più legata agli schemi del passato. Ringrazio tutti gli elettori, la squadra del partito e dei miei collaboratori che mi ha sostenuto con passione e tutti gli esponenti del Pd che hanno voluto incoraggiarmi in queste elezioni: Dario Franceschini, Silvia Costa, David Sassoli, Giorgio Pasetto, Debora Serracchiani.
Esprimo anche grande apprezzamento per il risultato di Minturno che vede Aristide Salasso e il Centro Sinistra al Ballottaggio, si può vincere e far partire un’alternativa di goivenro per tutta la provincia. Ugualmente esprimo apprezzamento a Maria Civita Paparello e al Centro Sinistra di Fondi per la battaglia sostenuta  e per un risultato su cui si può fondare una nuova capacità di iniziativa politica nella città.
Esprimo la totale solidarietà a Bruno Fiore, fatto segno di tentativi di intimidazione che si susseguono in maniera preoccupante ..
Un rinnovato Pd sarà la condizione per il rilancio della nostra presenza nella difficile realtà di Fondi.

Latina, 30 marzo 2010                    
Claudio Moscardelli

 
 
DICHIARAZIONE DI FABRIZIO CIRILLI:

L’analisi del voto è fatta. E nonostante tutti Noi ci aspettassimo un risultato migliore, non possiamo non commentare positivamente quanto siamo stati in grado di costruire.

Come già detto probabilmente non abbiamo avuto la capacità ed il tempo di raggiungere quantihanno scelto di esprimere la loro protesta non andando a votare, ma i 6000 voti conseguiti sono il segno tangibile che in tanti hanno capito che nella politica oggi, non contano né i simboli né leideologie, ma le persone e la loro voglia di mettersi al servizio della gente.

Ed è proprio da questo dato che intendiamo proseguire il nostro percorso.

Questi 6000 voti costrituiscono un mattone portante verso il futuro che ci vedrà lavorare nell’ambito della Costituente di Centro per la nascita del nuovo soggetto politico. Un nuovo soggetto politico che se nascerà vedrà ‘l’altra faccia della politica’ protagonista, sia con la forza dei numeri ma soprattutto con la forza delle idee. Le nostre idee. E se così non sarà, ci vedrà comunque proseguire per la nostra strada fatta di un movimento territoriale che non abbandonerà chi in esso si identifica.

Tutto ciò significherà onorare il ‘Patto’ che abbiamo stipulato con le persone in campagna elettorale: ossia essere sindacalisti del nostro territorio, su criticità come l’ambiente, la lotta alla criminalità e il sociale. Significherà difendere le istanze delle persone che ci hanno dato fiducia con il loro voto, tenendo stretti i contatti con loro giorno dopo giorno, ma anche arrivare a convincere tutte quelle che non ci hanno dato fiducia, organizzandoci e lavorando in maniera capillare per far capire loro che, in una politica che guarda troppo spesso in direzione opposta a quella che è la sua reale mission, esistono persone che hanno il coraggio di andare contro ogni logica di partito e interesse, pur di battersi per ciò che la gente chiede alla politica.

Nei prossimi giorni si delineerà lo scenario regionale. Uno scenario che grazie al nostro contributo con buona probabilità potrebbe vederci protagonisti anche in quella sede. Tutto ciò, oltre a quanto stiamo dicendo in queste poche righe, sarà oggetto di un incontro la cui data sarà stabilita dopo le vacanze pasquali.

Il nostro progetto va avanti. Un progetto fatto di 6000 persone che, siamo sicuri, costituiscono solo la base di partenza del nostro cammino.

 

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Nessuna risposta

  1. Salvatore ha detto:

    Ormai conoscete le mie stramberie e sono sicuro che non vi scandalizzerete per quello che sto per scrivere.

    Lo so che ci sono ben altri problemi, lo so che così fan tutti, ma io non ci riesco ad abituarmi.

    Prendiamo per esempio la dichiarazione post elettorale di Zaccheo qui sopra riportata: è una dichiarazione perfettamente legittima se fatta dal Sig. Vincenzo Zaccheo, militante del PDL; la trovo scandalosa se fatta dal Sindaco Vincenzo Zaccheo.

    Lo so che molti (Zaccheo compreso) non coglieranno la differenza, ma io ci tenevo a dirlo lo stesso.

    Salvatore Antoci

  2. Freddy ha detto:

    Concordo perfettamente Salvatore, ho sentito e letto molte dichiarazioni, molti commenti di vari esponenti politici, sia locali, sia nazionali, ma nessuno di loro si è reso conto, a mio parere, del reale motivo della disaffezione degli italiani alla politica, o meglio a questa politica.

    Il reale motivo, a mio modestissimo parere, è legato proprio alla connivenza tra Istituzioni e interessi di partito ed al "sistema" che da essa ne deriva.

    Fino a non molti anni fa, un cittadino che avesse voluto appellarsi ad una Istituzione, quale per esempio il Sindaco del Comune della propria città, avrebbe quanto meno avuto ascolto e, in qualche caso, avrebbe avuto anche una risposta, magari positiva.

    Oggi questo accade?

    Se, ad esempio, commentiamo quanto è successo per la questione dei manifesti elettorali affissi illegalmente (ma di esempi ne potremmo fare a valanga) ciò che abbiamo, di fatto, osservato, è stato questo:

    1) Il Sindaco, qualche mese fa, ha parlato di tolleranza zero nei confronti del vandalismo e del bullismo;

    2) Il Sindaco ha fatto ripulire alcune scritte su alcuni muri della città e, in qualche caso, (vedi i sottoponti di via del Lido)  ha fatto inserire una targa che riporta il codice di procedura penale per chi dovesse ancora affiggere o deturpare con scritte (writers) le pareti appena ripulite

    3) Il Sindaco, nonostante da noi più volte informato (con comunicati ufficiali e protocollati nei Suoi uffici) della presenza di manifesti elettorali affissi illegalmente (e non voglio pensare che Egli stesso non li abbia visti!) e che hanno imbrattato l'intera città, (compresi quelli dei candidati per i quali ha fatto campagna elettorale in prima persona), non ha mai risposto alle nostre istanze e si è completamente disinteressato al problema, dimenticandosi completamente della Sua tolleranza zero nei confronti di questa forma di vandalismo che, oltremdo e a nostro parere, risulta la peggiore possibile in quanto di cattivo esempio nei confronti dei giovani e della cittadinanza intera.

    Insomma, di fronte agli interessi personali (intendo di partito), un Sindaco (e non credo che Zaccheo sia l'unico esempio) mette da parte la figura istituzionale che ricopre e fa finta di niente, tanto il popolo bue acconsente….

    ecco che allora, di fronte a fatti come questi, che purtroppo accadono quotidianamente e in tutte le città d'Italia (anche con amministrazioni e Istituzioni rappresentate da altri colori politici) il cittadino che si trova davanti ad un sistema coeso e infrantumabile, può fare solo due scelte:

    1) accettare supinamente queste connivenze

    2) ribellarsi non votando

    Una domanda però è d'obbligo:

    sono i cittadini ad essersi allontati dalle Istituzioni, o sono le Istituzioni che si sono allontanate dai cittadini?

    Buona Pasqua!

    Freddy (Ferdinando Cedrone)

     

     

     

  3. Baol ha detto:

    L'esempio di Freddy su quanto accaduto, per l'ennesima volta, con i manifesti elettorali affissi illegalmente, è molto appropriato. Così come drammaticamente significativo tutto quanto è accaduto su questo Portale con il forum dedicato agli "io non voterò per…" . Rendiamoci conto che anche questo forum ha rappresentato l'estremo tentativo di attrarre l'attenzione sul problema dell'illegalità diffusa elevata a sistema, e quindi sui privilegi che la nostra classe politica si arroga  contravvenendo alla legge (la stessa che i cittadini però devono rispettare) e per di più impunemente. Pensiamo alla grave realtà che tutto ciò configura, una situazione in cui pochi eletti (eletti in entrambi i sensi: sia perché votati sia perché privilegiati) dimostrano con le loro azioni che la loro è una posizione "diversa" da quella di qualsiasi altro cittadino. Non ci si può certo sentire rappresentati da Istituzioni che vengono ridotte a mere poltrone da occupare… nè ci si può riconoscere nel mero esercizio di una politica che è stata finalizzata all' esclusiva conquista del potere.