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Acqualatina, ancora sprechi.

Sono in arrivo agli utenti di Acqualatina della via Nascosa e traverse, che risultano allacciati alla sola rete idrica, delle intimidazioni a regolarizzare il contratto perché non pagano l'uso della fogna e della depurazione.
Fin qui non ci sarebbe nulla di male.

Il problema è che su via Nascosa le fogne non ci sono.

Anzi, tramite i vari comitati che si sono succeduti è stato più volte richiesto questo servizio, ottenendo sempre dinieghi, motivandoli con la scarsa densità abitativa, che non avrebbe ammortizzato il costo, e poi bla bla…
Ci sono state persino alcune passerelle politiche che, approfittando delle solite elezioni, facevano promesse che, come al solito, non hanno mantenuto.

Possibile che una azienda come Acqualatina non conosca l'ubicazione dei propri collettori fognari?

Era proprio necessario spaventare tanta gente con diffide del tono come quella allegata, senza aver preso una piantina e verificato l'esistenza della rete?

Allegato: aqlt.pdf

Oltretutto ogni raccomandata costa la bellezza di 5 €uro che moltiplicato per le circa 2500 famiglie residenti, fa la bellezza di 12500 €uro buttati al vento. Senza considerare il lavoro degli impiegati che dovranno gestire questa enorme mole di contestazioni legittime.

Tutti questi costi graveranno poi sulle bollette idriche, che già di per se sono tra le più esose della penisola.

La speranza è che il fenomeno sia circoscritto alla sola via Nascosa, altrimenti non oso immaginare il costo di questa scellerata operazione.

Per fare cosa, poi? Chiedere agli utenti di dichiararsi irregolari?

Ho chiesto espressamente cosa sarebbe successo se l'utente non avesse risposto.
Acqualatina dice che c'è la possibilità che i tecnici facciano un sopralluogo.

Di bene in meglio!

Se la rete non c'è a cosa serve il sopralluogo? A sprecare altre risorse?

Stefano Bassetti

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Nessuna risposta

  1. giucap ha detto:

    Il fatto mi ricorda la proverbiale domanda di Totò: siamo uomini o caporali? Qui si tratta chiaramente di caporali, che profittano del "baffo" sulla giubba e sottopongono il comune suddito (ché la parola cittadino mi pare assai fuori luogo) alla vessazione di una presunzione di colpevolezza salvo prova contraria.

    In un Paese normale tali comportamenti verrebbero sanzionati ed un eventuale ricorso alla magistratura, magari sotto forma di class action, vedrebbe i cittadini (nei Paesi normali si può dire) risarciti del disturbo e del tempo perso.

    Qui da noi, in particolare per queste aziende c.d. privatizzate, quand'anche ci fosse un risarcimento, questo verrebbe recuperato con gli interessi nella tariffa dell'anno successivo. Le tariffe infatti vengono elaborate sulla base di una semplice formula: tutti i costi (inclusi quelli per inefficienze, assunzioni clientelari, compensi ai politici seduti sulle varie poltrone) + un congruo utile (congruo per la parte privata) diviso i litri erogati ai sudditi che pagano la bolletta (quelli che non pagano inutile anche farli entrare nel conteggio).

    E così l'efficienza derivante dalla privatizzazione dell'acqua è assicurata.

    Giulio

     

  2. Freddy ha detto:

    L'ARTICOLO PUBBLICATO STAMANE DA LATINA OGGI (nella pagina Borghi e Quartieri), TRATTO dalla segnalazione di Stefano Bassetti sul portale http://www.q4q5.it

    Allegato: ACQUALATINA_060210.jpg

  3. Vincenzo ha detto:

    Il 12 gennaio 2010 ricevo la bolletta da Aqualatina Spa già scaduta in data 21 dicembre 2009.

    Dopo 3 giorni mi reco all'ufficio Postale per pagarla (il 15 gennaio 2010).

    In data 18 gennaio 2010 ricevo una raccomandata (avviso) che riuscirò a ritirare all'ufficio di Via Cesti solo 3-4 giorni dopo che all'interno conteneva un'avviso minaccioso di preavviso di riduzione del flusso idrico per una fattura non pagata il 21 dicembre 2009.

    Stiamo parlando di 30 €.

    E questi non sono sprechi ??????

    Vincenzo