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Criminalità, corale risposta del consiglio comunale

Data:01/02/2010

ORDINE DEL GIORNO

Il Consiglio Comunale di Latina
Premesso che:
Gli ultimi episodi delittuosi che hanno insanguinato la città per il grande allarme sociale provocato impongono una reazione forte, decisa, coesa delle istituzioni e della società civile;
Latina vuole essere una realtà sana, accogliente, operosa e civile e desidera programmare lo sviluppo del suo territorio senza ipoteche criminali che rappresenterebbero un fattore di gravissima regressione;
le sfide poste dalla criminalità organizzata sotto ogni sua forma al mantenimento degli equilibri economici, sociali, culturali e politici vanno decisamente contrastate, combattute e isolate con ogni forma e mezzo;
è necessario lavorare per radicare una profonda e diffusa cultura della legalità, per un patto collettivo con i cittadini che comporta diritti e doveri per ciascuno;
l’obiettivo è arrivare ad un territorio aperto, accogliente, integrato, solidale ma sicuro;
il diritto alla sicurezza è un valore fondamentale, non negoziabile, che va garantito a tutti;
la crescita della domanda di sicurezza, pur con le necessarie differenze da luogo a luogo, riguarda ormai tutte le realtà urbane di dimensioni medie e grandi e non solo le aree a più elevata diffusione di manifestazioni criminose;
per contenere e contrastare la criminalità, piccola e grande, si rende necessario il potenziamento dei mezzi e degli organici di Magistratura e Forze dell’Ordine ancora sotto stimati rispetto alla preoccupante escalation degli atti criminosi che si registrano e alla vastità del territorio da monitorare;
CONSIDERATO
che la prevenzione dei reati e la sicurezza del territorio sono obiettivi primari e rappresentano la condizione fondamentale che garantisce il contratto sociale tra lo Stato e i cittadini;
che è opinione diffusa che negli anni la criminalità locale si è evoluta in attività quali usura, estorsione, spaccio di stupefacenti e sfruttamento della prostituzione anche per effetto di una generale sottovalutazione del fenomeno che oggi va adeguatamente contrastato con una presa di coscienza collettiva;
RILEVATO
che il contrasto dei reati commessi e la prevenzione del rischio che siano reiterati, devono essere realizzati con strategie differenziate che mettano a punto, in ogni specifico contesto e nel contrasto di ogni singolo fenomeno, risposte mirate ed adeguate che stronchino i fenomeni stessi. E’ necessario realizzare tale strategia prima che questi fenomeni possano assumere caratteri strutturali e radicati che moltiplicano i fatti criminosi, aumentano la pericolosità sociale dei loro autori, determinano insicurezza nei cittadini e gravi conseguenze sul nostro sistema economico e sulla concorrenza tra le imprese;
RITENUTO
che la criminalità organizzata, in tale contesto, rappresenta uno dei fenomeni più gravi, in quanto determina il moltiplicarsi dei reati, non solo per effetto delle scelte individuali dei suoi affiliati, ma perché tende a dotarsi di una stabile organizzazione malavitosa che ripete specifiche tipologie di comportamenti, sia attraverso azioni strutturalmente criminose (come spaccio di droga, sfruttamento della prostituzione, rapine, usura ed estorsioni), sia attraverso lo svolgimento di lucrose attività economiche portate avanti con metodi criminali;
che è necessario e urgente proseguire nel contrasto alla criminalità organizzata, in tutte le sue forme, perseguendo severamente i crimini commessi ed intensificando l’attività di intelligence e di contrasto:
a) nei settori dell’economia in cui si riscontra la presenza di tali organizzazioni;
b) nei contesti in cui agiscono singole persone affiliate a tali organizzazioni;
c) nelle realtà locali che potrebbero entrare in affari con tali organizzazioni ed individui;
d) nelle realtà che pensano di poter accettare supinamente di convivere con tali mondi malavitosi;
che è altresì necessario dare attuazione all’impegno assunto con il Protocollo d’intesa sottoscritto con il Prefetto per un’efficace azione di prevenzione e contrasto dei fenomeni criminali, predisponendo a tal fine risorse e mezzi adeguati;
RIBADISCE che le istituzioni locali:
useranno ogni mezzo per impedire che i fenomeni malavitosi tornino a manifestarsi, ovvero si radichino nei territori, che sono legati a solidissime tradizioni di partecipazione democratica, di rispetto dell’autorità e della legalità;
IMPEGNA SINDACO E GIUNTA
a chiedere al Governo, considerata la particolarità dell’aggressione che la città ha subìto, di mettere in campo strumenti, metodi e iniziative eccezionali: 1) la convocazione di un Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica nel quale venga invitato a partecipare il Ministro degli Interni o un suo rappresentante; 2) l’istituzione di una task-force specializzata al contrasto della criminalità organizzata, in considerazione dell’innalzamento dei toni e del livello dell’attacco posto in essere alla vita civile e democratica; 3) l’istituzione di un Osservatorio per il monitoraggio dei flussi di denaro investiti in acquisto di immobili ed attività commerciali, comprese aste giudiziarie e fallimentari; 4) a non inviare nel nostro territorio altri soggetti destinatari di obbligo di soggiorno conseguentemente ad attività criminali;
ad adempiere tutti gli atti necessari per garantire il diritto primario alla sicurezza e alla pace sociale del territorio con le iniziative atte a favorirne la vivibilità e la qualità della vita, coniugando prevenzione, mediazione dei conflitti, controllo e repressione;
a dare attuazione all’impegno assunto con il Protocollo d’intesa sottoscritto con il Prefetto per un’efficace azione di prevenzione e contrasto dei fenomeni criminali;
a richiedere ai Ministri della Giustizia e dell’Interno risorse aggiuntive per il potenziamento degli organici della Magistratura presso la Procura, il Tribunale di Latina e degli organici amministrativi, nonché delle Forze dell’Ordine, oggi sotto dimensionati, per dare risposte sempre più efficaci in termini di prevenzione e di contrasto alle infiltrazioni criminali;
a destinare maggiori risorse del bilancio comunale alla sicurezza;
a ribadire la richiesta: del ripristino di una sezione Polfer a Latina scalo, in cui è sita la stazione ferroviaria che è luogo nevralgico da monitorare; della realizzazione di una caserma dei carabinieri nei quartieri Q4 Q5 e della nuova sede della Guardia di Finanza;
a riaffermare la necessità di istituire a Latina una sede della Corte d’Appello con conseguente sezione della DDA;
a istituzionalizzare una campagna di sensibilizzazione dei giovani, da tenersi in tutte le scuole, sui temi del bullismo e della legalità;
a realizzare un sistema di monitoraggio del territorio attraverso l’installazione di telecamere in luoghi strategici;
a potenziare ulteriormente l’istituzione del vigile di quartiere e la vigilanza davanti alle scuole, presso la stazione autolinee oggetto di azioni di bullismo;
a monitorare con attenzione le vicende traslative e/o di subingresso afferenti le attività commerciali, nonché l’attività edificatoria, soprattutto in relazione agli immobili di notevole dimensione.
Latina, 1 febbraio 2010

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