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Q4 e Q5 quartieri al passo con i tempi

Se pensiamo che anche le più altre cariche istituzionali si "inchinano" alla rete delle reti, internet, (vedi il messaggio del Presidente della Repubblica di ieri su YouTube) comprendiamo che evidentemente di questo mezzo non se ne può più fare a meno.

Bene faranno, quindi, quei cittadini che si adegueranno prima possibile alla nuova "penna" della comunicazione, abbandoneranno pregiudizi e paure e coglieranno l'occasione per stare al passo con i tempi.

Circa mille famiglie residenti in Q4 e Q5 possono, ormai da tempo, potenzialmente comunicare tra loro attraverso il portale dei quartieri (www.q4q5.it), molte di queste lo fanno effettivamente, avendo di fatto realizzato un particolare modello di interrelazioni tra cittadini che vivono nella stessa città, in tal senso relativamente unico.

Ora una riflessione:

Q4 e Q5 sono quartieri ancora da migliorare, ma cosa sarebbero stati oggi se un folto gruppo di cittadini non avessero fatto sentire "il fiato sul collo" alla nostra amministrazione? e quale migliore possibilità di ottenere questo risultato anche attraverso un "giornale on-line" affacciato su Latina (e sul palazzo) 24 su 24?

Ancora Buon Anno a tutti!

Ferdinando Cedrone

LE PAROLE DEL PRESIDENTE NAPOLITANO SU YOUTUBE:

Benvenuti

sono lieto di accogliervi nel canale YouTube della Presidenza della Repubblica.

Apriamo le porte del Quirinale ai tanti utenti dei nuovi media non solo per ampliare e rendere sempre più efficienti e moderni gli strumenti della nostra comunicazione ma anche per promuovere e favorire un rapporto sempre più stretto e trasparente con i cittadini.

Le nuove tecnologie non conoscono né barriere né frontiere. Ci incontreremo in questo spazio per costruire, insieme, occasioni di partecipazione alla vita democratica

 

 

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Nessuna risposta

  1. Enrico ha detto:

    Trovo sbagliata l'impostazione del discorso (secondo me, ovviamente): sembra che siamo i "benvenuti" nel vedere il video del Presidente, tuttavia il Presidente è ospite di un sistema (di proprietà di un privato tra l'altro) che esisteva già da molto tempo prima della sua "discesa in campo", e con numerosi utenti, quindi dal mio punto di vista il discorso andava impostato non troppo sul benvenuto, ma un po' più su "eccoci siamo venuti anche qui sperando di fare cosa gradita". Il discorso del "canale" non esiste, non è una TV e non esiste la stessa distinzione presente nei media tradizionali.

    Inoltre la scelta, da parte di un organo pubblico, di appoggiarsi ad un privato come Google, che ha i suoi sistemi e dati fuori dall'Italia (e quindi non è soggetta ad alcune/molte leggi Italiane) è alquanto discutibile.

    Infine, non vedo tutta questa novità, visto che i commenti al video sono stati disabilitati (al contrario del tanto citato Obama) e che le competenze e la spesa necessarie per mettere un video sopra quella piattaforma le avrebbe (anzi, le ha) anche mio fratello.

    Il nuovo "medium", caro Presidente, permette di azzerare il divario tra il cittadino e le istituzioni, fatto tanto "propagandato" (per alcuni valori di "propagandato") da tutti i personaggi del mondo politico (anche locale). Perché quindi non accettare la possibilità di critica da parte degli utenti della piattaforma? Perché questa volta non prendiamo davvero Obama come esempio?

    Enrico

  2. Freddy ha detto:

    Caro Enrico, nelle tue parole ci sono senz'altro molte verità, tuttavia non dobbiamo dimenticare che dopo anni di assoluto snobbismo del mezzo internet, da parte della politica in generale, il segnale partito dal Quirinale, l'Istituzione più importante della nostra repubblica, va comunque apprezzato.

    Certo, sarebbe stato meglio che il presidente Napolitano avesse fatto "mea culpa" (magari a nome di tutta la politica) e colto l'occasione per utilizzare un sito un pò più istituzionale, ma probabilmente l'aver sceto youtube ha voluto significare ancora di più "scendere" tra la gente, all'interno di un sistema ormai estremamente popolare ed utilizzato proprio e soprattutto dalle nuove generazioni. Il fatto, poi, che tale segnale derivi da una persona di oltre 80 anni, (a dimostrazione che con un pò di buona volontà chiunque può adeguarsi ai tempi) va comunque colto positivamente.

    In tal senso quindi, pur condividendo le tue perplessità, direi che il messaggio va interpretato come un segnale di avvicinamento e di ammodernamento verso le abitudini e le consuetudini delle nuove generazioni.

    Inoltre, ribadisco che se da parte del mondo della politica, vi fosse un pò più di attenzione all'uso di questo mezzo, si tornerebbe forse al confronto più diretto con i cittadini, o, quanto meno, in maniera più simile a ciò che accadeva molti anni fa, quando, essi discutevano più direttamente con la gente, e non solo tra loro, come accade oggi attraverso i convenzionali mass media (come TV, Radio; Giornali) tutti a senso unico, non certamente interattivi, come accade invece generalmente attraverso internet (e qui sono d'accordissimo con te che non aver dato la possibilità di commentare il discorso di fine anno è stato un gesto a dir poco infelice).

    Del resto, nel nostro piccolo, anche noi abbiamo avuto l'opportunità di sperimentare, in più di qualche occasione, quanto sia stato importante (per tutti) il confronto diretto con i nostri rappresentanti politici. Senza nominarne nessuno, vorrei ricordare i bei momenti di dialogo che ci sono stati all'interno di questo sito e le tante iniziative che da questi sono nate. Purtroppo, il più delle volte, molti di loro hanno fatto "toccata e fuga", vuoi perchè si sono sentiti accusati di colpe che magari non avevano, vuoi perchè hanno utilizzato il mezzo solo nei momenti del loro reale bisogno (vicino le tornate elettorali), vuoi perchè, in ultima analisi, non lo hanno ritenuto utile e/o interessante.

    Ma la speranza è l'ultima a morire, anche i nostri politici devono probabilmente fare un percorso di maturazione, sapersi avvicinare alla gente attraverso il comodo e pratico mezzo informatico, che se pur non potrà mai sostituire (semmai integrare) il contatto diretto con la gente, li porterà ad un maggiore scambio di opinioni e favorirà la conoscenza dei reali problemi della gente, sempre che impareranno prima a gestire le critiche dirette, senza "scappare".

    Del resto non vi sono più abituati, per anni hanno profittato dei mezzi più convenzionali che, passando sopra le notre teste, hanno impedito la diretta conoscenza delle questioni da parte dei cittadini, coinvolti solo e se, faceva loro comodo.

    Ma il mondo sta cambiando molto velocemente e come è accaduto una ventina di anni fa, quando la televisione ha sostituito la politica delle piazze, chi prima saprà adeguarsi, più beneficerà.

    Questa volta però, il mezzo attraverso il quale, nel prossimo futuro, si farà maggiormente politica, o quanto meno la stessa verrà influenzata nelle scelte e nelle decisioni finali, non è ad esclusivo uso e consumo di pochi…

    e questo non è poco!

    Freddy