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Cirilli deposita dal Notaio il NO alla Metro

Il gruppo consiliare della Lista Progetto per Latina per la Costituente di Centro, depositerà presso un notaio la delibera di approvazione della Metrotranvia leggera, cui verrà allegato un documento sottoscritto dai consiglieri ed un filmato sul consiglio comunale del  23 novembre scorso. Questo il gesto simbolico scelto per spiegare alla città tutti i motivi del ‘No’ al progetto, ma soprattutto per consegnare poi, a distanza di anni, i responsabili di quello che i consiglieri della Lista progetto per Latina, ritengono essere l’ennesimo disastroso progetto incompiuto della nostra città. “Abbiamo scelto questo gesto simbolico – spiega il capogruppo Fabio Cirilli –, per rendere chiara la nostra posizione che ha portato al voto contrario in consiglio comunale. Anche noi siamo favorevoli ad una opera come la metro che porti ad un concetto di mobilità pulita ed efficiente per la nostra città e che rilanci sviluppo ed occupazione, ma riteniamo che la convenzione sottoscritta con il privato ed il piano economico finanziario che dovrebbero sostenere l’opera sono un vero e proprio suicidio per le casse del nostro Comune. E’giusto che tra qualche anno, a differenza di come avvenuto nella ricerca dei responsabili di tanti fallimenti che già pesano sulle tasche dei cittadini, la città sappia chi sono coloro che hanno consegnato le chiavi della sua cassaforte al pivato che gestirà la metrotranvia”.  

Le terme di Fogliano, l’intermodale, la cittadella giudiziaria, l’ex Icos e tante altre opere e progetti voluti dalle ammninistrazioni che si sono succedute al governo della città, tutti lavori  ad aggravio dei cittadini senza alcun rientro. Quello della Metro, per i consiglieri di Progetto per Latina, sarà il colpo di grazia che porterà al colasso i bilanci del Comune. Ed allora, quando il tempo trasformerà in realtà questo grido di allarme, i responsabili di questa scelta dovranno essere consegnati alla città. “Tutti i progetti faraonici che dovevano far decollare la nostra città sono falliti, e ad oggi, a distanza di anni, alla stragrande maggioranza della cittadinanza non è chiaro chi è stato il responsabile. Per questo depositeremo presso un notatio la delibera di approvazione della Metrotranvia e altri documenti, che consegneranno alla città i responsabili dell’ennesima scelta scellerata che gli amministratori di turno hanno compiuto. Documenti, che in questo caso, tireremo fuori quando la società privata Metrolatina diventarà proprietaria anche dell’aria che si respira nella nostra città”.

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Nessuna risposta

  1. Vincenzo ha detto:

    Ma come ?????  leggo che CIRILLI, nel febbraio 2006 come capogruppo di AN in un documento ribadiva “.. viva soddisfazione per il finanziamento del progetto .. della Metropolitana..” e ancora il Cirilli che nel medesimo documento sottolinea come “ metterne in discussione la realizzazione e tutti i benefici che ne deriveranno…….
    Chiedo spiegazioni.
     
     

     

     

  2. Salvatore ha detto:

    Bella iniziativa quella di Cirilli.

    Nel nostro piccolo però, anche questo sito funziona da archivio storico. Nonostante siano frammentate e disperse su più notizie e su più forum, anche qui "giacciono" pesantissime prove sullo scempio che si sta per compiere.

    Quando il Comune di Latina andrà in bancarotta, chi lo vorrà e avrà la pazienza per farlo, potrà rintracciare tutto l'iter del tram e l'ostinata cecità di chi l'ha voluta, e potrà rintracciare i responsabili. Ovviamante non servirà a nulla, perchè tanto in Italia non paga mai nessuno.

    Salvatore

  3. Freddy ha detto:

    Caro Vincenzo,

    non voglio fare l'avvocato difensore di Cirilli, ma in questo caso sento di dover precisare che qualsiasi consigliere, di maggioranza o di opposizione, fino a qualche tempo fa, fino a quando cioè poco si conoscevano i dettagli del progetto, aveva tutte le ragioni per essere d'accordo sul progetto cosiddetto della "Metro".

    Tutti immaginavano (compresi noi cittadini) un mezzo ecologico, rapido, silensioso, che collegasse molto meglio di quanto oggi accade le strade ed i quartieri di Latina e queste con il mare e con la stazione di Latina Scalo seguendo percorsi preferenziali ed isolati dal traffico cittadino, e quindi solamente uno stupido od una persona in malafede avrebbe potuto dire di no preventivamente.

    Purtroppo, chiunque abbia letto bene le carte del progetto MetroLatina, si è invece accorto che stiamo parlando di un mezzo che tutto è tranne che una METRO, semmai un TRAM SU GOMMA direzionato da un' UNICA ROTAIA, tutt'altro che rapido e che percorre lunghi tratti cittadini NON in corsie preferenziali.

    Se poi a questo aggiungi la pericolosità documentata dall'unica altra esperienza simile di Padova e i possibili danni economici derivanti dal contratto capestro stipulato tra il Comune di Latina e la società MetroLatina, che prevede più di 8.500 passeggeri al giorno, pena la ricaduta dei costi su tutti noi cittadini, e per il quale molti temono la bancarotta dello stesso Comune, credo, molto francamente, che sia Cirilli sia tutti quei consiglieri che non hanno votato a favore di questo progetto, hanno semplicemente fatto il proprio dovere.

    La questione, come più volte sottolineata dal comitato metrobugia e da tanti altri interventi che si sono succeduti su questo sito, non è LA METRO, ma QUESTA METRO!!

    Se continuiamo a non distinguere non ci capiremo mai.

    Con affetto.

    freddy

     

  4. massimo74 ha detto:

    Completamente d'accordo con Freddy. Aggiungo che la convenzione avversata da Cirilli in Consiglio è datata 19.9.2007, ben dopo l'uscita di Cirilli dalla maggioranza. Poi, Vincenzo, secondo me è sempre il momento buono per fermarsi un momento per pensare, valutare, riflettere meglio, e poi chiedersi se la strada che si sta intraprendendo sia quella giusta oppure per sopraggiunte conoscenze o novità sia il caso di rivedere le questioni.

    A questo proposito vorrei mettere in evidenza l'atteggiamento di un politico nostrano, l'on. Moscardelli, che aveva inserito nel suo programma elettorale a sindaco, una "metropolitana". Poi, Moscardelli si è informato, presenziando numerose volte anche agli incontri organizzati dal comitato Metrobugia, e ha potuto valutare meglio in cosa consistesse veramente questa metro voluta dalla maggioranza e che intando metro non era ma semplice filobus ancorato a terra.

    Rischiando di esporsi a critiche, ha poi ritenuto che QUESTA OPERA, CON QUESTE CARATTERISTICHE, CON QUESTO TRACCIATO, CON QUESTA CONVENZIONE, fosse più dannosa che utile. Poi, ha continuato ad esprimere tale convinzione anche dopo che Marrazzo (suo presidente in Regione) ha promulgato un documento in cui etichettava l'opera "strategica". Inutile dire che a Latina dopo il diktat del Sindaco si è visto tutto il contrario.

    Se devo dir la verità, non mi dispiace affatto un signore che segue questo ragionamento, destra o sinistra che sia, senza lasciarmi troppo impressionare dal suo colore.

    Ciao.

    Massimo de Simone.