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Costanzo se ne va da Latina

Sono state rassegnate ufficialmente questa mattina le dimissioni di Maurizio Costanzo dalla direzione artistica della Fondazione teatro di Latina. Rammarico è stato espresso dal presidente Maurizio Galardo e dallo stesso Costanzo.

«Apprendiamo con dispiacere delle dimissioni di Maurizio Costanzo da direttore artistico della Fondazione Palazzo della Cultura di Latina. Tali dimissioni – spiega Maurizio Galardo, presidente della Fondazione Palazzo della Cultura di Latina – aprono un periodo difficile per la Fondazione sia per il prestigio della persona che per la sua professionalità che viene a mancare. Nel ringraziarlo dell’opera sin qui svolta e, nonostante il vuoto artistico che Costanzo lascia, siamo certi che la Fondazione Palazzo della Cultura e la città di Latina riusciranno a dare la giusta continuità all’opera culturale sin qui svolta».

«Dispiace anche a me essermi visto costretto a dimettermi da direttore artistico della Fondazione Palazzo della Cultura di Latina. D'altra parte non c'erano più le condizioni – interviene Maurizio Costanzo – per procedere speditamente nel lavoro. I cittadini di Latina sono stati particolarmente attivi nell'accompagnarmi in questo lavoro con presenze gratificanti. Mi auguro che in futuro ci sia la possibilità di tornare a dialogare. »

Latina 23/09/09

Comunicato Stampa di Alessia Tomasini

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Nessuna risposta

  1. Kla ha detto:

    Evidentemente Barbareschi, precedente Direttore, non aveva lasciato a Costanzo il tesoro che credeva di trovare.

    Costanzo dice "mi auguro che in futuro ci sia la possibilità di tornare a dialogare".  PER CARITA' !

    Claudio Ennas

  2. Freddy ha detto:

    Allego Comunicato Stampa di Mauro Visari:

    PARTITO DEMOCRATICO

    Gruppo Consiliare – Latina

    FONDAZIONE TEATRO LATINA: O SI CAMBIA O SI CHIUDE!

     

    Abbiamo appreso dalla stampa delle improvvise (nemmeno tanto) dimissioni del direttore artistico della Fondazione Maurizio Costanzo.

    Quelle dimissioni, sebbene elegantemente spiegate, nascondono una critica decisa all’amministrazione. In realtà, le condizione economiche dell’ente erano ben note a tutti. Ritardi nei pagamenti dello stesso Costanzo, che una volta addirittura congelò il pagamento del proprio cachet per consentire quello dei dipendenti, ritardi nel pagamento delle compagnie, mancanza di progettualità organica e di lungo respiro.

    Purtroppo, siamo stati facili profeti nel prevedere quello che oggi sta accadendo, anche perché l’esperienza precedente, con Barbareschi, proprio non ha insegnato niente a questa amministrazione comunale.

    In realtà, sono tante le amministrazioni che continuano a credere che per gestire un teatro basti scegliere un’autorevole direzione artistica, ma non è così.

    Per gestire un Teatro serve innanzitutto un’idea culturale di fondo legata al territorio, poi la capacità di attrarre risorse ed infine e solo alla fine può essere utile una buona direzione artistica.

    Mi auguro che dopo il secondo schiaffo in faccia ricevuto Zaccheo sappia imprimere alla situazione quella svolta indispensabile, senza la quale io credo sia meglio chiudere definitivamente la Fondazione.

    Ecco quali debbono essere i connotati fondamentali della svolta secondo il nostro giudizio:

    1.      La situazione economica del Comune, ma più in generale del paese, rende ancor più imprescindibile un rapporto con l’ATCL quale ente pubblico di distribuzione spettacoli.

    2.      Va ripensato il progetto di politica culturale, promuovendo la nascita della scuola per attori e tecnici. Questo per arrivare alla compagnia stabile di Latina.

    3.      vanno trovate formule di coinvolgimento delle realtà artistiche locali sia nelle decisioni di fondo che nella partecipazione alla divisione di risorse e spazi per la cultura.

    4.      serve costruire una rete di rapporti migliore e più efficace con la Regione Lazio e con gli enti locali, finalizzata alla compartecipazione economica. Questo è probabile che implichi anche la compartecipazione alle scelte, ma il Comune non deve temere di aprirsi.

    5.      Serve una direzione organizzativa di livello e autorevole prima ancora che artistica, capace di inserire Latina nel più ampio panorama della produzione culturale nazionale.

    QUESTA CHE PROPONIAMO è UNA STRADA DI CAMBIAMENTO POSSIBILE, CE NE POSSONO ESSERE TANTE ALTRE, MA CIO’ CHE NON E’ PIU’ NEGABILE E’ CHE O SI CAMBIA O SI CHIUDE!

     

    Latina, 24-09-09

    Consigliere Comunale

    Mauro Visari

     

  3. Kla ha detto:

    Mauro Visari  : 

    ……. QUESTA CHE PROPONIAMO è UNA STRADA DI CAMBIAMENTO POSSIBILE, CE NE POSSONO ESSERE TANTE ALTRE, MA CIO’ CHE NON E’ PIU’ NEGABILE E’ CHE O SI CAMBIA O SI CHIUDE!

    Latina, 24-09-09

    Consigliere Comunale

    Mauro Visari

    Mauro, concordo su tutta l'analisi che hai fatto ma temo che non ci sarà nessun cambiamento pertanto la soluzione è la seconda che hai detto.

  4. anna ha detto:

    E per un direttore artistico che se ne va, ce n'è un altro che doveva restare visto il gran successo di pubblico che il teatro "Fellini" di Pontinia aveva riscosso.

    Ma il sindaco sostiene che quel che serve è un cinema e liquida Clemente Pernarella. Alle proteste di una gran parte dell'opinione pubblica, forse seguirà qualche ripensamento. Chissà se il comune di Latina vorrà cogliere questa occasione…

    anna