Da "Il Messaggero" di oggi

Non è Pil, ma Bil. «Benessere interno lordo». E non ci sono indicatori scientifici a misurare la ricchezza delle famiglie. Al posto di reddito pro capite e potere d’acquisto compare tutto ciò che contribuisce a costruire il benessere di un cittadino, puntando a misurare qualità e non quantità con un occhio di riguardo all’ambiente, l’istruzione, il lavoro, i rapporti sociali, lo svago, la sicurezza. Sono alcuni dei criteri individuati dal rapporto Stiglitz, commissionato dal presidente francese Sarkozy, ripresi dal Sole 24 ore e dal Centro studi sintesi per stilare una rivoluzionaria classifica delle 103 province italiane. Ed ecco qui i risultati. La graduatoria generale rivela che al nord si vive di gran lunga meglio, ma lontano dalla ricca Milano. Su tutte le province primeggia Forlì con un punteggio, a base 100, di 170,4 punti, seguita da Ravenna, Firenze e Siena. Con i nuovi indicatori Latina slitta invece all’81° posto, perdendo ben 16 posizioni rispetto alla tradizionale classifica del Pil e conquistando appena 84,4 punti rispetto alla media del 100. Analizzando poi il dettaglio per ciascun indicatore si scopre che la provincia ottiene il suo peggior risultato per la scarsa presenza di associazioni di volontariato: 0,35 ogni 1000 abitanti, che le vale il 94° posto dell’elenco. Ma non va molto meglio nel settore della cultura (77esima posizione) e nell’analisi della percezione della sicurezza (72° posto). Secondo l’indagine i pontini destinano mediamente appena 30 euro alla spesa per gli spettacoli. I reati ogni 100.000 abitanti ammontano invece a 2.894, mentre il valore aggiunto pro capite è calcolato in 20.202 euro e colloca la provincia 65esima in graduatoria, 64esima invece per la speranza media di vita (80 anni). Risale la china solo per l’indicatore ambientale (29° poso), affluenza alle urne (49° posto con il 71,3%) e infine per il tasso di iscrizione universitaria (posizione 35 con il 43,1%).
La.Pe.

Per tentare di risalire la china propongo a tutti gli utenti del Sito di iscriversi a Quartieri Connessi, visto che il dato peggiore riguarda il volontariato. Ora più che mai, anche con l'adozione di aree verdi (speriamo si sia solo all'inizio) si sente il bisogno di creare una rete di volontariato che si prenda cura del bene comune e contribuisca alla diffusione del senso civico e della legalità.

Giulio