Alla vigilia dei risultati dei carotaggi condotti dall’Arpa, occorre anche sottolineare

l’importanza dello studio epidemilogico in corso nell’area della discarica di Borgo

Montello. Perchè all’esito delle analisi dell’Arpa, fortemente sollecitate da Fabrizio Cirilli

che ha riportato alla luce degli studi sull’invaso S0 misteriosamente spariti dalla

circolazione, potrebbe correlarsi un altro dato di fatto: quello delle patologie tumorali alla

tiroide. Lo stesso consigliere pontino, di fatto, nella finanziaria del 2006 aveva fatto

finanziare una indagine epidemiologica da parte della Regione per appurare se vi erano

connessioni tra la presenza della centrale nucleare e le patologie della popolazione

residenti nelle zone ad essa limitofa. Successivamente, proprio alla luce della possibile ed

inquietante presenza di famigerati fusti tossici nell’invaso S0, nella finanziaria nel 2008

Cirilli ha fatto allargare lo studio anche alla discarica di Borgo Montello. L’indagine,

partita all’inzio del 2009 e condotta dalla Asl RM E, in collaborazione con la Asl di Latina

e l’Arpa Lazio, ha già fornito una serie di dati sulle patologie nella Provincia di Latina. In

particolare, ha evidenziato un aumento delle patologie tumorali alla tiroide. Ora non resta

che capire in quali zone si concentra l’incidenza. “Senza creare allarmismi – spiega

Fabrizio Cirilli- attendiamo il responso da parte della Asl RM E. Un responso che ci dirà

come sono dislocati i casi di patologie tumorali alla tiroide. Mi preme sottolineare che così

come abbiamo dimostrato di agire con i fatti, riportando alla luce gli studi scomparsi sulla

discarica e che oggi hanno portato ai carotaggi dell’Arpa, altrettanto abbiamo fatto

chiedendo questo studio, anzi lo abbiamo quasi imposto dal momento che per farlo

attivare, dopo la sua approvazione in finanziaria, ho dovuto presentare una mozione e

porteranno all’epilogo sono ormai brevi. A Roma, infatti, dopo una serie di sollecitazioni,

hanno ottenuto dal Comune di Latina i dati anagrafici dei residenti che consentiranno alla

ASL RM E di individuare in quali zone vi sia maggiore incedenza delle patologie. Il

Comune di Latina a quanto pare ha fornito i dati richiesti. E pertanto ora non resta che

attendere l’esito dell’indagine