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La solerzia dal sapore di questione privata

Su richiesta dell'autore pubblico la lettera già inviata anche a Latina Oggi da Gianni Catania

Egregio Direttore di Latina Oggi,la tornata elettorale si è appena conclusa (almeno per quanto riguarda la fase di voto) e, come sempre, la città riporta i segni dell’odiosa pratica del cosiddetto manifesto selvaggio. Tuttavia non è per questo motivo che le scrivo, per quanto questo costituisca un punto di riferimento del rilievo che di seguito le esporrò.Ebbene, assodato che i manifesti sono stati affissi in ogni dove, imbrattando in modo ignobile la città, il sottoscritto non ha avuto notizia di alcun intervento e/o provvedimento promanato dalla Polizia Locale di Latina.Ora, è d’uopo raccontare a cosa meglio si sono dedicate le pattuglie impegnate sul territorio in questo periodo così particolare. Il giorno 4 giugno, alle ore 14.30 circa, una pattuglia composta da due agenti donne si è recata nella “trafficatissima” e “nevralgica” Via Duilio Cambellotti, in particolare tra i civici 3 e 5. Per chi non riuscisse ad focalizzare di quale via si stia discorrendo, Via Cambellotti è l’ultima traversa a destra prima di affrontare il sottopasso che conduce nel quartiere Nascosa (ex Q5) provenendo dal Centro Morbella su Viale Picasso verso Viale P.L. da Palestrina.Via Cambellotti è una piccola strada frequentata quasi esclusivamente da residenti e loro amici e parenti essendo essa una strada d’accesso ad un comparto abitativo chiuso.Cosa ha condotto la Polizia Locale ad interessarsi con tanto ardore di una via così piccola? Un presunto esposto, presentato da “qualcuno” che chiedeva di non far sostare le auto in un preciso tratto di strada, precisamente quello compreso tra i civici 3 e 5. La solerte pattuglia, onde evitare di incorrere (secondo loro) nell’omissione di atti del proprio ufficio, si è recata prontamente nella suddetta via. Dopo un rapido sopralluogo, le due agenti informavano un residente casualmente presente sul luogo che di lì a poco avrebbero proceduto ad elevare le contravvenzioni alle 4 auto ritenute in sosta vietata. L’attento vicino ha prontamente avvisato i proprietari dei veicoli “incriminati” consentendo a costoro di evitare l’ingiusta sanzione; non altrettanto fortunato è stato un altro automobilista che si è visto multare per aver parcheggiato in uno stallo di sosta ritenuto dalla pattuglia non conforme in quanto più largo degli altri.Pur essendo state informate del fatto che gli addetti alla segnaletica stradale avevano tracciato gli stalli di sosta in modo assolutamente scriteriato e che nessuna colpa di ciò poteva ricadere sugli utenti, le due agenti hanno inesorabilmente proceduto a sanzionare il malcapitato e, non paghe, minacciavano di sanzionare anche l’auto in sosta regolare all’interno di un altro stallo che, però, era stato tracciato a distanza non regolamentare da un passo carrabile.Non ho mai udito, in nessun ambito, che un esposto, quindi proposto da un privato per l’avvio di un procedimento amministrativo, possa avere lo stesso valore esecutivo di un atto promanato dalla Pubblica Amministrazione. Tale circostanza, oltre ad evidenziare un comportamento d’abuso del potere d’ufficio, configurerebbe anche l’utilizzo improprio nonché privato di mezzi e risorse pubbliche per un fine privato.Quanto descritto, avvenuto dinanzi a numerosi testimoni, attesta il comportamento tenuto dalle due operatrici di polizia. Un siffatto comportamento, è bene che sia noto, rende peraltro legittimo il comportamento di “resistenza all’operato ingiusto del pubblico ufficiale” il che prevede l’esclusione dalla responsabilità per il reato di oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale.Ma, in particolare, ciò duole maggiormente, è che con tante emergenze che attanagliano la nostra città, la Polizia Locale viene ad interessarsi con tanta solerzia di una piccola stradina tralasciando di sorvegliare chi, poco distante (vedi ponte del sottopasso di cui sopra si è detto oppure viale Picasso), affiggeva ripetutamente manifesti elettorali di svariati candidati politici. Giovanni Catania

 

Allegato: Via_Cambellotti_3-5_(a).jpg

Allegato: Via_Cambellotti_3-5_(b).jpg
 

Allegato: Divieto_di_sosta.jpg

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Nessuna risposta

  1. duex4 ha detto:

    A mio parere il comportamento della polizia locale è deprecabile in questa come anche in un'altra situazione ben nota.

    La mattina 2 e sottolineo 2 vigilesse sono presenti presso il semaforo pedonale di via Paganini incrocio con via Cilea: le vigilesse non fanno altro che premereil pulsanteche fa fermare le auto per consentire il passaggio dei pedoni.

    In più, ho visto più volte che se un'autovettura proveniente da via Cilea svolta a sinistra su via Paganini anche se vietato, le vigilesse non impediscono all'auto di effettuare una manovra pericolosa prima ancora che vietata, bensì si limitano ad annotare il numero di targa per effettuare la multa !!!

    Facciamo qualcosa…

    Antonio duex4

     

  2. il_vice ha detto:

    Caro Freddy,

    ti ringrazio di avermi offerto, come al solito, uno spazio sul tuo sito. Ti ho chiesto questa cortesia per rendere noto l'episodio qualora Latina Oggi, per scelte redazionali, dovesse ritenere di pubblicare altro rispetto alla mia lettera.

    La circostanza in argomento, come altre che ben fa a segnalarle il buon "duex4", rende sempre più manifesta l'inutilità di un corpo di polizia locale così mal addestrato e palesemente miope verso esigenze collettive ben più prioritarie. Ovvio che non è il caso di fare di tutta l'erba un fascio, tuttavia, l'incapacità nel discernere tra "atto privato" ed "atto pubblico" pone un serio interrogativo non solo nei confronti delle due agenti intervenute ma anche su chi le abbia comandate.

    In particolare, prima ancora che l'esposto fosse vagliato e ritenuto meritevole di accoglimento, la polizia locale ha ritenuto di dover sanzionare i cittadini residenti in quella via per "non si sa cosa". Ciò è gravissimo, sia dal punto di vista sociale che da quello della percezione della legalità e delle regole. Se nemmeno chi è preposto a controllare il regolare andamento della vita sociale non sa distinguere le varie situazioni, beh, allora non c'è proprio speranza che i giovani e la collettività in genere traggano degli esempi positivi.

    Per ora preferisco fermarmi qui in attesa che al comando della Polizia Locale qualcuno si degni di farmi sapere quando potrò accedere agli atti amministrative per conoscere il contenuto del famigerato esposto (se esiste)!