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Tante prenotazioni per “l’arrabbiata” di domani

Davvero un bell'inizio per la cena di domani (Sabato 6 Giugno) ore 19.30 nella zona antistante la parrocchia S. Luca in Q5.

Fioccano le prenotazioni e da ciò si intuisce che le penne all'arrabbiata piacciono (è il caso di dirlo) a tante persone.

Passeremo una serata nel segno della spensieratezza e della riflessione, senza però mai toccare questioni strettamente politiche. La data scelta è infatti coincisa senza volerlo con le elezioni e noi non lo dimenticheremo. Abbiamo solo voglia di stare insieme ai nostri vicini di casa con i quali, per la mancanza di centri di aggregazione (a parte la Parrocchia) mancano spesso le opportunità di contatto.

Condivideremo questioni positive e negative che ruotano intorno a q4 e q5 e le affronteremo con la sana rabbia (quella costruttiva) di chi ha davvero a cuore queste zone, i residenti stessi!

Soprattutto però ci divertiremo e giocheremo insieme.

Sono previsti circa trenta premi tra i quali ai più fortunati andranno un televisore LCD 19'' della Samsung con decoder integrato e un forno a microonde della Wirpool, messi a disposizione dalla stessa associazione Quartieri Connessi.

Dobbiamo però ringraziare (ma lo faremo meglio in seguito) tutti gli esercenti che hanno contribuito con la donazione di uno o più premi per i vincitori dei giochi.

L'ass. Quartieri Connessi o lo staff di www.q4q5.it  vi danno quindi appuntamento alle 19.30 di domani!

e non fate tardi….altrimenti ci "arrabbiamo"

Per ulteriori info vedi la locandina allegata:

 

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Nessuna risposta

  1. giucap ha detto:

    Riporto di seguito un altro bell'intervento di Gramellini su "La Stampa", perché penso potrebbe rappresentare una sorta di manifesto anche per la cena.

    Io sono mooolto arrabbiato soprattutto per questo, ed il caso Ischia, come ben si evince dallo scritto, riguarda tutti noi ed i nostri comportamenti.

    Giulio

    Fogna su fogna

    Cosa spinge sessanta albergatori di un’isola incantata a svuotare le fogne direttamente in mare, davanti a una delle spiagge più belle, ammorbando la natura che dà loro lavoro e benessere? Nel gesto atroce e autolesionista degli inquinatori di Ischia si ritrova una sintesi dei tre fattori che rappresentano la fotografia della crisi morale italiana. Il primo è l’ignoranza: si usa il mare da pattumiera come se fosse il pozzo dell’oblio e le onde avessero il potere di dissolvere l’immondizia o di trascinarla in un altrove che non ci riguarda e di cui non saremo noi a pagare le conseguenze. Il secondo fattore è l’idea che ciò che appartiene a tutti in realtà non appartenga a nessuno. L’Italia è il Paese dove i cessi privati sono splendenti come musei e i musei pubblici sporchi come cessi. Lo Stato non siamo mai noi, ma Loro, un’entità astratta e tendenzialmente nemica che ha il volto della politica e il solo scopo di portarci via i soldi attraverso multe e tasse.

    Il terzo fattore, a mio avviso il più grave, è la morte del futuro. Ne parlo spesso, forse per esorcizzarla. Ma in quei sessanta albergatori che per risparmiare il costo di uno smaltimento corretto dei rifiuti accettano il rischio di inquinare i luoghi nei quali vivono e sulla cui bellezza campano, vedo la mentalità diffusa di chi considera domattina l’ultimo orizzonte immaginabile della propria vita. E pur di far quadrare i conti della settimana è disposto a pregiudicare quelli dei figli e dei nipoti.