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Parvapolis, sbeffeggia Quartieri Connessi

Su Parvapolis è comparso ieri, 1 giugno 2009, un articolo che ci ha lasciato tutti di stucco,vedi: http://www.parvapolis.it/page.php?id=45106

L'autore, Ivan Eotvos, deve aver preso un abbaglio o semplicemente deve essersi distratto. Non possiamo infatti immaginare che un portale serio e conosciuto come Parvapolis, possa permettersi il lusso di lasciar passare un articolo come quello di Eotvos, senza pensare di fare una rettifica.

Affermare infatti che la nostra associazione, Quartieri Connessi, che in modo anche un pò dispregiativo ed anche un po’ maleducato definisce "quartieri sconnessi" non si è interessata del degrado provocato dai manifesti stracciati e gettati a terra nei dintorni dell'Istituto Don Milani in Q4, ci ha lasciato tutti sbigottiti, come se i responsabili di tale degrado fossimo noi. Inoltre ha persino lasciato intendere che non siamo intervenuti perchè avremmo degli amici candidati da non danneggiare???

Cito testualmente:" i rappresentanti dei quartieri (s)connessi non portano i loro figli a scuola preferendo educarli di persona a casa lontano dalle brutture del mondo oppure non si interessano o fanno finta di non interessarsi a rischio di danneggiare gli amici candidati che magari poi si offendono".

Beh insomma, in un mondo dove tutto è ormai lecito posso capire che ci sia qualcuno che ha voglia di denigrare, ma da qui a criticare una delle poche associazioni che sul tema della battaglia al degrado e sulla assidua lotta per infondere il senso civico, sia attraverso le migliaia di discussioni emerse sul forum: “Senso civico e legalità”, sia attraverso le tante iniziative volte in tal senso, (vedi ad esempio “Vola in Alto Civiltà) ha fondato la propria esistenza, (magari anche rischiando di beccarsi delle assurde denuncie), ci vuole proprio un bel coraggio!

Comunque voglio sperare che per il bene dell’intera redazione di Parvapolis, il sig. Eotvos, decida di fare una migliore figura informandosi meglio prima di sparare autentiche baggianate, e magari correggere il tiro, sempre che intenda prendersela davvero con chi ha delle oggettive responsabilità.

Diversamente (visto che ormai tutto è lecito) potremmo pensare che qualcuno da proteggere lo abbia lui, no?

Ferdinando Cedrone

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Nessuna risposta

  1. Vincenzo ha detto:

    S'parvapolis non è affatto nuova a queste sparate di pessimo gusto di mediocre  giornalismo. Chi non ricorda la sterile polemica relativa ai SUV, Cascio e l'eliminazione della pista ciclabile da Via del Lido.

    Non commento oltre altrimenti rischierei di scendere al loro stesso gradino.

    Vincenzo

     

  2. stefano ha detto:

    Io me lo ricordo benissimo. E sono rimasto veramente indignato.
    E infatti da allora ho tolto Parvapolis dai miei preferiti. Chissà quanti come me hanno fatto la stessa cosa.
    Questo sembra uno di quei tanti modi subdoli per riprendere un po' visibilità. Purtropppo gli stiamo prestando il fianco dandogli tutta questa importanza.

    Vorrei ricordare al sig Ivan Eotvos che il compito di un gornalista è ben più ampio di quello di criticare chi critica.
    Forse sarebbe il caso di indagare come mai le autorità non intervengono sulle affissioni abusive, che non è solo un fenomeno elettorale.
    Se, come e da chi vengono fatte le contavvenzioni
    . Se poi vengono fatte pagare. Quanto costa alla comunità.
    Un articolo fatto così, magari corredato da nomi e cognomi e cariche dei responsabili dei procedimenti e delle persone che hanno deturpato, ALLORA SI, SAREBBE VERO GIORNALISMO.

    O forse c'è qualcuno da proteggere?

    Stefano

  3. giucap ha detto:

    Ormai si è perso il senso del pazzesco ed anche quel minimo di pudore che impediva di sparare soverchie fesserie.

    Secondo la logica del c.d. "giornalista", un giorno sì e l'altro pure da questo sito potremmo porre domande "imbarazzanti" a sparlapolis: dove vivevano i suoi redattori e perché non sono intervenuti ogni volta che abbiamo denunciato carenze e manchevolezze dell'amministrazione? Quali amichetti stavano coprendo?

    Ma lo sa il signore in questione che questo sito è aperto a tutti, è gratuito e chiunque può postare news o partecipare ai forum? Forse esiste una norma per la quale il "tal Freddy", da lui contattato e non viceversa, abbia (oddio un congiuntivo!) qualche obbligo verso chicchessia circa gli argomenti da trattare o non trattare?

    Conosce forse il nostro amico di sparlapolis i nomi di coloro che hanno stracciato e gettato in terra i faccioni dei nostri stimatissimi candidati? Se, come sembra, a lui è chiaro il colpevole, perché non ne fa il nome? Chi vuole proteggere?

    Lo sa il fine letterato che la colla tiene male sul legno e che quindi qualunque attacchino preferisce coprire i manifesti altrui, piuttosto che staccare e riattaccare (tra l'altro fatica inutile)? Non gli viene il sospetto, al nostro Tarlock Holmes, che magari qualche ragazzo che frequenta la scuola, o anche chiunque passi di lì per caso, vedendo cartelloni mezzo staccati causa pioggia, vento o colla difettosa, possa semplicemente aiutare la forza di gravità a compiere l'opera?

    So che non va di moda rispondere alle domande, ma ogni tanto provare a cambiare punto di vista ed usare un po' di logica potrebbe evitare di farla fuori del vaso, che è pur sempre segno di scarsa educazione, o almeno mi pare.

    Comunque sparlapolis è un sito tutto di un pezzo: di rettifiche non se ne parla, figuriamoci se consente il diritto di replica.

    Noialtri invece, più debolucci, accettiamo contributi, osservazioni e critiche da chiunque voglia registrarsi, pensi un po' che fessacchiotti.

    Giulio Capirci