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2 giugno

Auguri Repubblica Italiana! Auguri per i giovani 63 anni… anche se traditi da una pessima classe dirigente che ha violato l’essenza della costituzione e ha contribuito al declino del nostro Paese. 

Oggi si festeggia l’anniversario del referendum di domenica 2 giugno 1946 in cui gli italiani furono chiamati a scegliere tra Monarchia e Repubblica.  

Per la prima volta le il referendum fu a suffragio universale e le donne poterono esprimere la loro preferenza.  

L’affluenza fu enorme, tanto che i seggi rimasero aperti fino al mezzogiorno di lunedì 3 giugno. 

I risultati non furono netti e ci furono sospetti di brogli. Alla fine comunque la Corte di Cassazione sentenziò la vittoria della Repubblica con 12.717.923 di voti, mentre la Monarchia ne aveva ricevuto 10.719.284.

Geograficamente la Repubblica fu voluta dai cittadini del nord mentre, paradossalmente, quel sud che aveva mal digerito l’unità d’Italia votò per la Monarchia. 

In seguito ai risultati del referendum la casa reale Savoia fu mandata in esilio e ci sarebbe rimasta fino al 2003, quando fu abolito la norma transitoria della Costituzione che vietava ai discendenti maschi di Casa Savoia di entrare nel territorio nazionale italiano.

Un'altra conseguenza del risultato del referendum fu la scomparsa dello stemma Sabaudo dalla banda bianca del Tricolore italiano.  

La festa della Repubblica si celebra con la deposizione di una corona alla tomba del Milite Ignoto (Vittoriano)

 

 

e una parata militare che sfila a Via dei Fori Imperiali a Roma.

 

 

 

Salvatore Antoci

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Nessuna risposta

  1. Vincenzo ha detto:

    Ma quanto costa la parata militare?

    Ma quanto costa la parata militare del 2 giugno?   Dopo l’annuncio del ministro di dare vita a una manifestazione più sobria devolvendo il milione di euro risparmiato ad un progetto specifico di ricostruzione nelle zone colpite dal terremoto in Abruzzo.
    Se un milione di euro corrisponde al risparmio, quanto costa l’intera iniziativa?

    Personalmente sono tiepidamente favorevole alla parata. Se sfilata deve esserci per celebrare la Festa della Repubblica, sarebbe più coerente dare spazio a cantanti, poeti, scrittori, sportivi, artisti e, perché no, artigiani, contadini e imprenditori, volontari,  rappresentanti di associazioni del terzo settore ecc. ecc. Ovvero tutte le espressioni che danno lustro alla Repubblica Italiana e quelle che ne consentono lo sviluppo. D’altra parte la forma di Repubblica per l’Italia non fu conquistata con le armi, ma con il voto referendario. A queste ragioni se ne aggiunge un’altra che è di ordine economico perché comporta un investimento tanto cospicuo quanto ingiustificato e che potrebbe essere destinato a scopo socialmente utile.
    Ma resta la domanda iniziale: quanto costa la parata militare?