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Così uccidono la cultura…

TARIFFE TEATRI IN AUMENTO:

COSI’ UCCIDONO LA CULTURA

 

 

 

 

 

 

 

SALA

ATTUALI

PROPOSTA DELLA COMMISSIONE

DELIBERA DELLA GIUNTA

Teatro Grande

826.33

1.100

1500

Teatro ridotto

361.52

500

500

Sala conferenze

206.58

300

300

Teatrino sperimentale

206.58

300

100

Foyer teatro grande

309.88

350

—-

Foyer teatro ridotto

154.93

180

——-

NOTA 1:NOTA 2:

Si precisa che le associazione iscritte all’albo godono di uno sconto del 30% sia secondo le tariffe attuali che quella previste dalla Giunta, mentre la Commissione proponeva lo sconto del 40% Tutti i costi si intendono iva esclusa.

Siamo in periodo di profonda crisi economica, ci viene spiegato ogni giorno che è tempo di fare bene i conti, risparmiare, essere più parsimoniosi. Accade così che mentre il Comune continua a buttare letteralmente dalla finestra i soldi delle terme (250 mila euro l’anno circa), i soldi della SLM (500 Mila euro l’anno circa), i soldi per i mutui legati ad opere mai iniziate (si parla di milioni di euro), qualche zelante burocrate della politica decide di risparmiare sulle spese per teatro e cultura. Sono ormai almeno 3 anni che il bilancio fa registrare forti contrazioni delle spese per la promozione della cultura, ma ad essere sotto accusa stavolta è il palazzo della cultura in senso stretto. Da un lato, si cerca di concedere per meno giornate all’anno le sale in modo gratuito, dall’altro si analizzano le spese e si cerca di correre ai ripari. E’ così che gli uffici fanno i conti:

  • pulizie 78.5 mila euro
  • energia elettrica 54 mila euro
  • metano 66 mila euro
  • assicurazioni 36.8 mila euro
  • manutenzione 100 mila euro
  • TOTALE 335.5 MILA EURO

Sulla base di questa stima dei costi la giunta ha deciso di elevare improvvisamente i costi d’affitto delle sale del 100%. Si tratta di una scelta sbagliata che consideriamo irresponsabile, poiché non tiene conto del valore sociale che spesso risiede nell’atto di concessione del teatro sia a titolo gratuito che oneroso.

Penso che questa scelta abbia un chiaro segno politico, quello che considera la cultura un’attività di secondo piano e l’associazionismo un’attività fastidiosa e onerosa. Piuttosto, credo che in un momento di crisi la prima cosa da fare sia proprio quella di difendere quel poco di attivismo e creatività che la comunità riesce ad esprimere. Lo sforzo compiuto dalla commissione nell’individuazione delle tariffe teneva conto delle spese di gestione a carico dell’ente, ma anche delle esigenze del mondo dell’associazionismo e di quelle che riguardano l’impresa culturale più fortunata. Tuttavia, la Giunta si accinge ad approvare, quale atto preliminare all’approvazione del Bilancio 2009, un provvedimento che rivede al rialzo tutte le tariffe di affitto delle sale teatrali, di fatto decretando la cacciata di tutto il mondo dell’arte locale come fossero i farisei dal te mpio.

Le tariffe stando a questi confronti vengono raddoppiate in modo tale da non giustificare nemmeno la copertura delle spese citate, ma andando ben oltre quelle.

Ci attiveremo velocemente allo scopo di fare retrocedere l’amministrazione da una scelta così scellerata.

Latina, 13/03/09

Consigliere Comunale

Mauro Visari

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