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La “democrazia urbanistica” – un commento di Cappelletti

Da: cappelletti
Oggetto: L'oligarchia urbanistica
 
L'urbanistica è l'urbanistica. Non è ne democratica, ne sovversiva, tanto meno riformista. Fino a prova contraria. Questo vale in tutto il mondo, a Latina pare di no. Il sindaco Zaccheo e il suo dotto e riformista assessore all'urbanistica hanno tenuto una lezione di urbanistica su quella che sarà la Latina del domani. L'etimologia è stata decisamente risibile. Lo hanno fatto in modo virtuale, riproponendo progetti che sono sulla carta, e che hanno molte probabilità di rimanervici. Una città che deve essere , bontà loro, pianificata a suo di interventi d perequazione. Continuano a dire che un nuovo piano regolatore non serve, e il sindaco si candida ad andare su Blog, inventandosi un nuovo termine: "la democrazia urbanistica".  Il termine "democrazia" sta per governo di popolo. Non pare proprio che dietro le scelte urbanistiche dell'amministrazione ci sia una volontà popolare, visto che le varianti, altro strumento urbanistico a loro caro, le decidono in pochi e per pochi. Sarebbe quindi più corretto parlare di "oligarchia urbanistica". Al di là delle lezioni di urbanistica del sindaco e del suo assessore, rimangono, queste si,visibili e concrete, le brutture che da sette anni (dicasi sette anni) sono ancora presenti in città. Icos, Palazzo Key, Ex Svar. Altre se ne stanno aggiungendo con la loro altezza. Quello che resterà di questa scellerata gestione dell'urbanistica, sarà una città con molti più metri cubi, molto più cemento. Una città senza un'identità. Ma consoliamoci, siamo diventati tutti riformisti. Vuoi mettere?

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