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Quei rifiuti… “imbarazzanti” (uno spettacolo sull’immondizia)

di Lorenzo Bassetti, in collaborazione con Francesca Suale

 

articolo pubblicato il 4 Gennaio 2009

su "Il Nuovo Territorio"

Via Pizzetti, dopo largo Pizzetti, nel quartiere Q4, è una strada morta, finisce là dove cominciano i campi ed una vigna… un bell’incontro, si potrebbe dire, tra la campagna e la città, se non fosse che questo posto è stato scelto per posizionare una “sfilata” di secchioni dell’immondizia, tutti schierati bene allineati, come in una parata militare.

Ci sono quelli verdi dell’indifferenziata, quelli bianchi e quelli azzurri (rispettivamente della carta e della plastica/vetro/alluminio) ed ora poi, da che è iniziata la raccolta differenziata nei quartieri, si sono aggiunti anche i secchi marroni dell’umido… finalmente la banda è al completo!

Evidentemente il posto, proprio perché buio ed isolato, ed ovviamente poco trafficato, dato che la strada si interrompe, si “presta” perfettamente ad uso discarica di quartiere, un uso improprio che una certa categoria di incivili ha voluto trasformare in consuetudine, contro la legge senza dubbio, ma pur sempre una consuetudine, tanto che ogni mattino i residenti possono rinvenire di tutto, dagli ingombranti agli avanzi della verdura, dai calcinacci ai sanitari, passando per gli elettrodomestici e gli articoli d’arredamento, non ultimi divani e materassi…  e, in questo gran bazar dell’inciviltà diffusa, la vigna desolata si sveglia ad ogni sorgere del sole, mentre la città ignara dorme ancora sonni tranquilli; poi nell’arco della giornata le persone per bene che si trovano a passare di là, ancora si scandalizzano e si indignano…(per fortuna).

Questo spettacolo è divenuto ormai pane quotidiano; volendo ci si possono fare anche delle scommesse su cosa apparirà l’indomani nella discarica di via Pizzetti: divani, materassi, frigoriferi o un campionario di cibi scaduti in via di deterioramento? Una di queste la becchi di sicuro!  Insomma in via Pizzetti ogni giorno ce n’è una, ma certo non mi sarei mai aspettato di poter assistere ad un piccolo spettacolo improvvisato e tragicomico, messo in scena proprio per me, unico privilegiato spettatore.

Una sera mi trovo a passare per via Pizzetti… premetto che sono un ragazzo normalissimo, non somiglio affatto ad una guardia ecologica (almeno credo, perché in giro non ne ho mai vista una!) né somiglio ad un vigile e tanto meno ad un poliziotto di quartiere… la premessa è necessaria perché qualche dubbio me lo sono posto addirittura io, e quindi potreste porvelo anche voi lettori che non mi conoscete… e allora credetemi sulla parola se vi dico che sono un ragazzo come tanti, vestito come tutti i ragazzi della mia età.

Insomma una sera di qualche giorno fa, prima di Natale, mi spingo sino alla fine di via Pizzetti, tanto per vedere quale genere di “complemento d’arredo” ci si possa trovare, magari per immortalare il “fattaccio” con qualche “bella” foto (bella si fa per dire), da aggiungere al campionario ben fornito sul portale dei quartieri q4q5.it, ed ecco che si avvicina una bella auto, una di quelle di lusso, vistosamente carica di mercanzia varia… la guida un tipo distinto, elegante, incravattato… resta in macchina un bel po’ di minuti aspettando che io mi allontani e gli lasci il campo libero… ma io sono più tosto, e mi piazzo lì facendo finta di aspettare qualcuno, senza dare l’impressione di fissarlo. Allora lui scende dall’auto, con aria forzatamente disinvolta… “bella cravatta”, penso io “e pure una bella giacca”… completo elegantissimo.

Noto che il bel tipo ha in mano una bottiglietta di plastica e dei fogli di carta, e ha tutta l’aria di voler temporeggiare, così si mette a strappare minuziosamente quei fogli riducendoli in coriandoli… alcuni gli sfuggono di mano e finiscono svolazzando in mezzo ad un cumulo di sacchetti della spazzatura, molti dei quali strappati e rovesciati… potete immaginare la mia faccia quando lo vedo rovistare con le mani là in mezzo, un mucchio di immondizia che sarà alto 40 cm, finché non riesce a recuperare i pezzettini di carta ed a gettarli dentro il cassonetto bianco!

E’ chiaro che il tipo si sente osservato e diventa sempre più nervoso, del resto io non accenno minimamente all’intenzione di andarmene, fossi scemo… voglio proprio vedere dove vuole andare a parare! Alla fine, per la concitazione, nel liberarsi di quei suoi coriandoli, dentro al cassonetto bianco finisce per infilarci anche la bottiglietta di plastica… e, cose da pazzi, cerca di recuperarla infilando tutto il braccio nella fessura del secchione, rovistando alla cieca all’interno, finché non riesce ad estrarla e solo a quel punto, ad alta voce, verso di me che mi trovo a 4-5 metri di distanza, scandendo bene le parole, esclama: “No, questa va dentro il secchio della plastica!”.

Mi trattengo da un applauso, non si sa mai. Finito lo show, visto che nonostante tutto il tempo trascorso io non accenno ad allontanarmi, rientra in auto e aspetta… aspetta… aspetta… alla fine desiste e decide di andarsene, con il suo carico, alla volta di chissà quali altri lidi….  Pensate la gente che cosa fa quando si sente osservata??

 

E se fa quel che fa evidentemente sa che si sta comportando male…!

 

Sopra la Vignetta di Daniela Spica disegnata per l'occasione

 

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Nessuna risposta

  1. Salvatore ha detto:

    Caro Lorenzo, intanto complimenti per l'articolo.

    Quella sera hai costretto l'incravattato a cercarsi un altro angolino buio dove scaricare il suo carico! Bisogna però riconoscere una cosa all'incravattato: aveva ancora il senso del bene e del male, nonché un certo pudore. In tua presenza infatti non è stato capace di copiere il suo piccolo scempio, perchè sapeva che ciò che si apprestava a fare era sbagliato. Tantissimi nostri vicini invece hanno perso da tempo immemorabile il senso del bene e del male e non si pongono il minimo problema a commetetre le loro inciviltà davanti a tutti! Queste persone sono così assuefatte all'inciviltà che hanno perso tutti i freni inibitori.

    Salvatore 

  2. Freddy ha detto:

    Un articolo denso di significati, il primo dei quali legato al fatto che lo ha scritto un quindicenne decisamnte più responsabile e maturo (in termini di senso civico) di tanti e tanti adulti.

    Bravo davvero Lorenzo, complimenti sia per l'articolo raccontanto con incredibile ironia, sia per il messaggio che hai voluto trasmettere.

    Brava ovviamente anche Francesca per l'aiuto che ti ha dato e brava Daniela Spica per la simpaticissima ed azzeccatissima vignetta.

    Insomma un bel lavoro d'insieme partito dallo spunto di un ragazzo, degno rappresentante della famiglia Bassetti, alla quale va il mio sincero Grazie di esistere.

    Freddy

     

  3. lollo ha detto:

    Grazie di tutti questi complimenti!! Colgo l'occasione, per ringraziare Francesca, e Daniela per avermi sostenuto e per l'aiuto che mi hanno dato.

    Ma un vero ringraziamento va a Freddy,Salvatore,Claudio,mio fratello Enrico e a tutti i collaboratori del sito, che in questi anni hanno lavorato senza sosta e con tutte le difficoltà della vita,il lavoro, la famiglia, anche la scuola.

    Ancora un grazie, perché senza di loro ora non esisterebbe questo sito, e tutte le manifestazioni, gli spettacoli, e tutti gli eventi che hanno fatto crescere i nostri quartieri. Vi ringrazio con tutto il cuore!

    Lollo!!

  4. anna ha detto:

    Cari tutti davvero!

    ma soprattutto caro Lorenzo,

    mi sono squagliata di risate. SEI IN GAMBA, sul serio! Dovrebbero clonarti e spargere il tuo DNA qua e là, a destra e a manca, nella speranza di migliorarla un po', questa umanità. E complimenti anche per lo stile del racconto… mi fa pensare… Calvino forse?…

    Insomma bravo e se Francesca ti ha aiutato, brava anche lei, e sono sicura che lo avrà fatto rispettando in pieno quella maturità precoce ironica e sagace con cui guardi il mondo e lo sai descrivere.

    Continua così… spero  di leggere altre cose.

    Anna

  5. Baol ha detto:

    Grazie a tutti, soprattutto per le risate che, come ho già detto a Lorenzo, sono impagabili! Ma soprattutto devo ammetterlo, mi ha fatto un grande piacere poter collaborare con Lorenzo, è una di quelle occasioni in cui ti dici che effettivamente vale proprio la pena di essere qui e di continuare per questa strada… Lorenzo  è una specie di oasi nel deserto che quando stai lì a boccheggiare e pensi che ormai morirai di sete, ecco che ti spunta un Lorenzo e ti ritrovi pieno di energia…  buon 2009!!

    Francesca

  6. Freddy ha detto:

    Diciamocelo!!

    freddy

  7. stefano ha detto:

    Beh! che dire?

    Grazie dei complimenti.
    Ma non ci sentiamo affatto genitori speciali.
    Anzi ci sentiamo piuttosto "normali", e non facciamo nessuna fatica ad essere così.
    Non facciamo altro che trasmettere i valori che abbiamo ricevuto a nostra volta dai nostri genitori e dai nostri insegnanti. E per fortuna siamo in buona compagnia.

    Per qualcun'altro questo meccanismo si deve essere inceppato…

    Stefano e Loredana

  8. lollo ha detto:

    Sono lusingato di tutti questi complimenti, sembra che fino ad ora avete visto solo ragazzi che: facevano graffiti, vandalizzavano i parchi, facevano i bulli.

    – Eh che è!

    Non è vero che i ragazzi di oggi sono tutti degli sbandati. Come me ce ne sono tanti altri, che si comportano civilmente, ma non vengono affatto notati.

    Vorrei fare una precisazione, il merito, lo ribadisco, non è solo mio, io ho dato la storia, ma poi è Francesca che che l'ha scritta nella forma divertente, esattamente come avrei voluto che fosse.

    Lollo!

  9. Vincenzo ha detto:

    Lollo, propio oggi dal balcone di casa ho visto due ragazzi della tua età che si "divertivano" a prendere a calci i cassonetti marroni dell'umido. Dopo diversi colpi sono riusciti a rovesciarli (figuriamoci – sono piccoli, leggeri e di plastica),  ma uno di loro, quello che è riuscito a ribaltarlo per primo  saltava gioiosamente per aver battuto l'amico in questa mitica impresa.

    Probabilmente ha vinto una sigaretta in quanto dopo "l'impresa"  l'amico gli passava qualcosa ……

     

     

     

  10. Freddy ha detto:

    Caro Lollo,

    per certi versi hai ragione, i ragazzi di oggi sono come quelli di ieri, ci sono quelli responsabili, quelli educati, quelli che già conoscono il valore del senso civico (come te) e quelli che sono l'esatto opposto, o forse meglio dire, si comportano in maniera completamente opposta.

    Da questo punto le epoche si equivalgon e sempre credo si equivarranno.

    Sicuramente però la differenza va posta in termini di quantità, sia  nel numero di quelli che rappresentano la seconda "specie" sia nell'entità dei danni provocati.

    Raramente ho visto in passato opere di vandalismo e bullismo come quelle alle quali siamo costretti ad assistere quasi quotidianamente, (vedi ad es. post precedente di Vincenzo) purtroppo anche e soprattutto nei nostri quartieri.

    In più ci sono i mezzi di comunicazione che spesso e volentieri lanciano messaggi sbagliati, usando terminologie sbagliate, come baby gang, che non fanno altro che incoraggiare ed esaltare questi imbecilli (diciamoglielo ogni tanto) facendogli  pubblicità e stimolandone l'emulazione.

    Non vi è dubbio alcuno che la stragrande maggioranza della colpa è nostra, della nostra generazione intendo, (e forse quella precedente) quella che vi ha insegnato poco in termini di rispetto per il prossimo e di educazione civica, trascurato tanto in termini di tempo e dato troppo in termini di vizi.

    Non sono un esperto di sociologia quindi la finisco qui, però ci tengo a sottolineare che incontare persone come te o come Enrico (tuo fratello) mi/ci rinfranca molto e quindi ti prego di farcelo dire senza mezzi termini….grazie di esistere a voi e hai vostri "normali" genitori!

    Freddy

  11. Salvatore ha detto:

    All'analisi di Freddy aggiungo un altro tassello: oggi è venuto a mancare completamente il cosidetto "controllo sociale". Una volta qualsiasi adulto sentiva la responsabilità di educare qualsiasi giovane della sua comunità. Un adulto che avesse visto i due ragazzi prendere a calci i cassonetti li avrebbe ammoniti e questi avrebbero messo la coda in mezzo alle gambe e avrebbero incasato la lezione. E i genitori di quei ragazzi avrebebro ringraziato l'adulto. Oggi per una malintesa idea di privacy e di farsi gli affari propri questo controllo sociale è del tutto inesistente. Lo vediamo persino a scuola dove i genitori solidarizzano coi pargoli contro l'insegnante: davvero un atteggiamento deleterio per la salute psicologica delle future generazioni.

    Salvatore