Archivio Annuale: 2008

Festival dei Corti

Pubblichiamo volentieri le email-invito al FestivalCorti, anche se con un po' di ritardo dovuto a problemi tecnici (imprevisti…).

Il Nuovo che avanza..Maurizio Costanzo

Una città che guarda al futuro. Questa è secondo il sindaco Zaccheo Latina. Talmente nel futuro che alla guida del teatro della città è stato chiamato niente di meno che un 70enne, dal nome di Maurizio Costanzo. Un giovane talentuoso che sarà capace di portare a Latina quella ventata di novità di cui la città ha bisogno, completando quel percorso che la vuole fare diventare come la vera prima succursale, fuori dalla tv, del Grande Fratello. Finalmente potremo avere lo spettacolo di "Amici" e "Platinette" anche nel teatro della città, come successo al Brancaccio di Roma. Finalmente la grande fiction Mediaset invaderà la mente dei giovani pontini, già preparata a dovere da ore e ore di tv berlusconiana.

Ovviamente come potere dimenticare quella vecchia storia della Loggia Massonica P2, un'associazione segreta che voleva controllare lo Stato piazzando i suoi uomini in vari luoghi di potere. Due degli associati erano proprio Maurizio Costanzo e Silvio Berlusconi. Scoperta l'associazione, al cui comando c'era Licio Gelli, i suoi "adepti" hanno in pratica realizzato il suo programma che prevedeva un largo controllo dell'informazione. Ovviamente Costanzo è rimasto per 20 anni o forse più a Mediaset, Berlusconi è stato presidente del Consiglio controllando tutto quello che poteva controllare direttamente e indirettamente..

il resto sono tutte fandonie.. come i finti dossier Telekom Serbia, le finte notizie sugli oppositori politici fabbricate da Nicola Pollari e co. dei servizi segreti, rilanciate dai tg  Mediaset e co.   , gli uomini fedeli in Rai tipo Saccà, quelli che non ordinavano di non dare le notizie durante sulle elezioni perse come l'ex direttore Rai Cattaneo, quelli che fabbricavano programmi ad hoc, con domande su misura come Bruno Vespa, quelli stipendiati dai servizi segreti come Renato Farina, quelli stipendiati direttamente dal Berlusca come Belpietro, Giordano, Rossella…. mamma mia quante falsità comuniste!!!

 

LOGGIA P2 – GLI ISCRITTI

Ecco il punto del programma della Loggia P2 che riguarda i media.. vi ricorda qualcuno????

2) Nei confronti della stampa (o, meglio, dei giornalisti) l'impiego degli strumenti finanziari non può, in questa fase, essere previsto nominativamente. Occorrerà redigere un elenco di almeno 2 o 3 elementi, per ciascun quotidiano o periodico (Feltri, Farina, Belpietro, Rossella, Vespa, Pionati, Giordano, Socci, Fede… sono solo i più evidenti… mia nota personale) in modo tale che nessuno sappia dell'altro. L'azione dovrà essere condotta a macchia d'olio, o, meglio, a catena, da non più di 3 o 4 elementi che conoscono l'ambiente. Ai giornalisti acquisti dovrà essere affidato il compito di "simpatizzare" per gli esponenti politici come sopra prescelti in entrambe le ipotesi alternative 1c e 1d.
In un secondo tempo occorrerà:


a) acquisire alcuni settimanali di battaglia (
Panorama, tv sorrisi e canzoni, Chi…)
b) coordinare tutta la stampa provinciale e locale attraverso una agenzia centralizzata; (
Il Giornale edito da Berlusconi gratis con Latina oggi e altri quotidiani locale)
c) coordinare molte TV via cavo con l'agenzia per la stampa locale; (non solo Mediaset
leggi qui)
d) dissolvere la RAI-TV in nome della libertà di antenna ex art. 21 Costit. (ci hanno provato nel passato Governo, ma non ci sono riusciti)

A questo punto non so per cosa festeggiare.. l'arrivo di un 70enne?? la conquista di Latina da parte di Mediaset, l'arrivo della Massoneria a Latina… bah.. forse tutte e tre le cose.. Brindiamo a questo splendido e nuovo 2008!!!!

ELEZIONILATINA.SPLINDER.COM

 

 

 

Bimbi in difficoltà …..

Ricordo a tutti un'importante iniziativa rivolta a coloro che intendono dare un aiuto concreto a bimbi in difficoltà.
Venerdì 11 gennaio inizia un ciclo di incontri dal titolo "PERCORSO FORMATIVO e di SENSIBILIZZAZIONE all’ACCOGLIENZA ed AFFIDAMENTO FAMILIARE".
Tutti i dettagli sono disponibili cliccando di seguito http://www.q4q5.it/modules/news/article.php?storyid=2044 o sulla locandina nella sezione "Locandine Manifestazioni/Eventi".
Antonio duex4

Latina in mano alla camorra

http://www.provincialatina.tv/news/dett.aspx?id=17971

Latina in mano alla camorra
Le affermazioni di Francesco Curcio, giudice dell'antimafia

immagine notizia Latina (09/01/2008) – Nel Lazio meridionale domina incontrastata la camorra. Questa grave affermazione è del giudice Francesco Curcio, sostituto procuratore antimafia, ed è stata riportata in un ampio servizio pubblicato dal <+corsivo>Corriere della Sera<+testo chiaro> in merito alla presenza della criminalità organizzata nella Capitale.
Il giudice Curcio se ne intende di camorra e dintorni poiché presta servizio presso la Direzione distrettuale antimafia di Napoli, e da poco più di un anno e mezzo è stato "applicato" per tre giorni a settimana presso la Procura di Roma.
Ai suoi colleghi della Capitale dovrà portare la sua esperienza nel contrasto alla criminalità organizzata e alle sue nuove modalità operative per riciclare il denaro di provenienza illecita. In particolare, per quanto riguarda le attività svolte nel Lazio che derivano dai collegamenti tra famiglie che risiedono in Campania e quelle che si trovano nel Lazio.
La Capitale è diventata un terreno di conquista da parte dei clan camorristici, che sembra cerchino di investire nella maggior parte dei casi in ristoranti. Il quotidiano milanese riporta anche le dichiarazioni del presidente del Centro Storico di Roma, il quale denuncia circa 800 volture di attività commerciali solo negli ultimi tre anni e che riguardano esercizi che rientrano nell'ambito geografico dell'associazione.
Secondo il giudice Francesco Curcio la situazione nella parte meridionale del Lazio è ancor più grave di quella nella Capitale. Il problema grosso delle province di Latina e Frosinone, quelle che confinano con la provincia di Caserta, è che "il loro tessuto sociale è intriso di criminalità organizzata", ha spiegato in modo risoluto il giudice Curcio al quotidiano milanese.
Le indagini coordinate dalla Dda competente (Napoli o Roma a seconda dei casi) però sono inevitabilmente destinate a impantanarsi nelle paludi dell'omertà. La lagnanza di Francesco Curcio è micidiale: gli inquirenti non trovano testimoni che denuncino alcunché. Una situazione simile a quella che lui ha registrato nel napoletano in molte delle sue inchieste.
Circa l'operatività dei vari clan camorristici nel Lazio meridionale, Francesco Curcio ha le idee chiare. Il suo ufficio "ha registrato infiltrazioni importanti nelle province del Lazio che confinano con quella di Caserta, soprattutto da parte del clan dei Casalesi, ma non solo".
Tra i settori economici preferiti ci sono la gestione del ciclo dei rifiuti e quello degli appalti pubblici. A questi si affiancano le altre "attività" più tradizionali come l'usura e le estersioni, fino anche alle intimidazioni e agli attentati.
Allarmi in tal senso sono stati lanciati già in passato da altri magistrati della Direzione distrettuale antimafia e dai politici regionali che si occupano di criminalità e sicurezza. Da ogni parte sono concordi nel ritenere che una parte fondamentale del contrasto alla criminalità organizzata sta nell'individuazione dei passaggi dalle attività lecite a illecite con il riciclaggio di denaro sporco. In questo senso già nel 1995 si era espressa addirittura la Divisione "Anticriminalità organizzata" dell'allora Servizio segreto militare in una relazione a un seminario europeo.
Remigio Russo
Pagina 17. La Provincia è sotto controllo…
Le considerazioni di Giuseppe Mancini, capo della Procura di Latina "La provincia è sotto controllo
grazie al nostro lavoro"
Negli uffici in via Ezio, sede della Procura della Repubblica, scrollano un po' le spalle dopo la lettura del servizio del <+corsivo>Corriere della Sera<+testo chiaro> e delle dichiarazioni del sostituto procuratore Francesco Curcio in servizio alla Direzione distrettuale antimafia di Napoli. Secondo il magistrato partenopeo il territorio del Lazio Sud è in mano alla camorra.
Il capo della Procura pontina, Giuseppe Mancini, rimane scettico. "Noi, più che come giudice come cittadino, gradiremmo che questi esperti facessero nomi e cognomi e circostanze quando ci parlano di annidamento della criminalità organizzata", ha risposto lapidario Giuseppe Mancini. Prima di ogni spiegazione la sua precisazione sulle competenze: "L'associazione per delinquere di stampo mafioso è di competenza della Procura antimafia, ufficio cui noi trasferiamo i nostri fascicoli quando ravvisiamo questo tipo di reato".
Dunque, le attività della procura pontina a contrasto della criminaità organizzata sono basate a "bruciare il campo" ai clan evitando di renderlgi il territorio appetibile per i loro investimenti. "Noi abbiamo il controllo di quei fenomeni su cui vegetano le organizzazioni criminali come l'abusivismo edilizio con tutto il contorno, concessioni e imprese, i fallimenti e le acquisizioni delle attività commerciali", ha affermato il Procuratore Capo.
A dimostrazione di quanto detto lo stesso procuratore ha spiegato che "ormai gli abusi edilizi di cui ci perviene la denuncia sono da considerarsi marginali dal punto di vista dell'entità del reato". Addirittura, sono sotto la lente del pool della Procura tutti gli Uffici "Urbanistica" dei Comuni pontini per una serie di concessioni edilizie regolari da un punto di vista formale, ma che per il contesto risultavano sospette. "Così ci sono Comuni, come quelli del Sud pontino che hanno sospeso questi rilasci", ha ricordato Mancini.
Tra le attività a contrasto della criminalità il procuratore Mancini ha posto l'attenzione su alcune misure di prevenzione patrimoniale che hanno portato al sequestro di beni ai fini della confisca. Oltre a un caso di usura portato in giudizio.
"Insomma, se qualcuno ha informazioni concrete per le nostre indagini le segnalasse senza problemi", ha concluso il procuratore Giuseppe Mancini.
Remigio Russo

Rifiuti: il Sindaco…

hDichiarazione del Sindaco Zaccheo:

Dal 1999 nella Regione Lazio vige lo stato di emergenza ambientale connesso con la gestione del ciclo dei rifiuti. Le gestioni commissariali non hanno consentito di superare la situazione di crisi socio ambientale ma hanno determinato solo l’ampliamento delle discariche esistenti e la realizzazione di nuovi bacini nel sito di Borgo Montello, area tra l’altro già fortemente compromessa sotto il profilo ambientale. La messa in discussione degli strumenti di pianificazione vigenti da parte del Presidente Marrazzo ha determinato per lungo tempo il congelamento di ogni iniziativa in itinere relativamente alla gestione dei rifiuti urbani nella provincia di Latina. La mancanza di un quadro pianificatorio di riferimento certo e la proposta di revisione presentata dal Commissario, non offrono alcuna prospettiva di risoluzione concreta delle problematiche. Si registra, invece, la carente capacità decisionale e organizzativa della Regione e degli organi istituzionali preposti alla gestione dell’emergenza nel settore dello smaltimento dei rifiuti. La proposta di revisione del ‘Piano degli interventi di emergenza dei rifiuti urbani nel Lazio’, non è in linea con le previsioni delle norme statali che prevedono l’autonomia provinciale nella gestione del ciclo integrato dei rifiuti (ATO) e penalizza fortemente la provincia di Latina imponendogli un sito di conferimento del CDR in termovalorizzatori posti al di fuori dell’ambito territoriale con conseguenti aumenti dei costi e senza possibilità di regolazione della tariffa di igiene ambientale assoggettata alla gestione di altri ambiti. Non è più possibile andare avanti con la realizzazione di nuove discariche senza la costruzione di idonei impianti di trattamento, di selezione e di valorizzazione dei rifiuti che completino il ciclo integrato. Nonostante le iniziative, le numerose e reiterate richieste formali, sia di questo Comune, sia della Provincia di Latina, il Presidente Marrazzo nella sua doppia veste di Presidente della Regione e Commissario per l’emergenza rifiuti, non ha inteso recepire l’istanza di rendere autonoma la provincia di Latina alimentando la promiscuità nella gestione dei rifiuti tra diversi ambiti. La situazione di emergenza denunciata già da tempo da questo Comune e l’ "effetto Campania", impongono di sollecitare nuovamente al Commissario Marrazzo la richiesta di immediate decisioni di realizzazione del sistema impiantistico per l’autosufficienza gestionale dell’ambito di Latina. In assenza di quanto sopra questo Comune ribadisce la propria contrarietà alla costruzione di nuovi bacini di discarica che non risolvono il problema ma lo differiscono nel tempo a danno dell’ambiente, erigendo a sistema l’emergenza.

Rifiuti: la maggioranza…

In merito alla questione posta all’attenzione dei cittadini e relativa alla emergenza dei rifiuti che sta interessando la Campania, i capi gruppo consiliari della Cdl ribadiscono quanto già più volte manifestato, ovvero la necessità di garantire piena autonomia alla Provincia di Latina con il ciclo dei rifiuti che preveda la realizzazione di un termoinceneritore per l’autosufficienza gestionale dell’ambito territoriale. La mancanza dei termoinceneritori, cosi come successo in Campania ha, infatti, comportato l’incremento dell’utilizzo delle discariche con l’ulteriore rischio di veder confluire nei bacini, come è avvenuto a Borgo Montello, rifiuti delle altre province. Scongiuriamo sin da ora l’ipotesi di utilizzo della discarica come unico sistema di smaltimento dei rifiuti e men che meno accettiamo di far confluire presso il nostro territorio rifiuti di altre province o magari di altre regioni.
Giuseppe Di Rubbo – Capo Gruppo Forza Italia
Cesare Bruni – Capo Gruppo An
Massimiliano Carnevale – Capo Gruppo Udc

Il sondaggio della speranza

Apprendiamo con grande piacere che il Governance Poll, sondaggio effettuato dall'Istituto demoscopico IPR Marketing, per conto del Sole-24 Ore, posiziona il sindaco Zaccheo al 25° posto della classifica dei sindaci italiani. Sul sito del Sole-24 Ore, in premessa ai dati diffusi, si legge che non sempre al dato rilevato, corrisponda una buona amministrazione. Che fosse il caso di Latina? Inoltre si legge che è da tener presente, che il giorno delle elezioni, i vari amministratori hanno ottenuto percentuali di consenso diversificate tra loro, ragion per cui, per leggere criticamente il risultato raggiunto dal singolo amministratore nel 2007 è necessario analizzare la differenza, tra il consenso nel 2007 ed il voto reale ottenuto nel giorno delle elezioni e non esclusivamente il posto occupato nella classifica nazionale. Noi l'abbiamo  fatto, e se il dato delle elezioni (62,2%), al ballottaggio chiaramente, lo confrontiamo con i risultati riportati dal sondaggio nel 2007 (59,5%), c'è da parte del sindaco Zaccheo una perdita del 2,7%.
Lentamente, ma continua a perdere consenso. Se poi, lasciatecelo immaginare, si dovesse sottrarre il 2,7% al 49,7% del primo turno elettorale delle ultime amministrative, il sindaco sarebbe (…verosimilmente) al 47%. Ma Zaccheo ci dirà che è il sindaco più amato d'Italia.

Nando Cappelletti
Portavoce comunale La Destra

Ancora sangue nella prov di Latina

Latina, 05 Gennaio 2008

   

Ancora una volta la provincia di Latina bagnata di sangue

  Ieri, per la cronaca,  il gesto folle di un malvivente alla guida ubriaco di una BMW impazzita ha strappato alla famiglia il povero Giovanni Pacini di Monte San Biagio, uccidendolo sul colpo. Da un pezzo è giunto il momento che la società civile tutta si ribelli a questa guerra, la più grave di tutte le guerre in atto, ancor di più perchè si combatte in casa nostra! Perché mai le telecamere dei nostri telegiornali non fissano per qualche giorno il proprio obiettivo sulle nostre strade? Perché i nostri giornali informano soltanto di chi muore trafitto da un proiettile, “esploso” da una bomba, dimenticando invece chi viene ucciso da una autovettura impazzita; troppo spesso anche quest’ultima viene utilizzata alla stessa tregua di un arma. Non vi sono morti di serie “A” e morti di serie “B”, sopra tutto c’è la vita, sacra ed inviolabile. Maledetti, maledetti, maledetti!!! Tutti coloro che quotidianamente consentono questo scempio.Politici incapaci, pusillanimi, intorno a quel maledetto tavolo, adagiati su quelle comode poltrone, smettetela di indugiare ancora. Ogni anno sulle nostre strade è raso al suolo un paese della provincia di Latina.Basta con questi disegni legge, pacchetti o “pacchettini” per la sicurezza stradale, che all’esito di ogni iter parlamentare, vediamo puntualmente sviliti negli obiettivi. Sappiate, la prossima volta vi chiameremo assassini!Basta!! Vergogna!!Confidiamo in prossimi fatti, le parole non ci interessano. 

PS: purché serva a dare rilevanza alla tragedia, se in questa lettera ne ravviserete i presupposti, vi esorto a denunciarmi.

 

Il  Vice Presidente Nazionale

                                     Giovanni Delle Cave