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Libero – valanga di firme per abolire le province

Dal quotidiano "Libero" 

Non immaginavo una reazione del genere nei lettori di Libero. Hanno accolto in pieno la nostra proposta di abolire le Province e durante l’ultima fine settimana ci hanno inviato migliaia di firme. Stupefacente. Già domenica abbiamo pubblicato un primo elenco di nomi, e oggi dedichiamo quattro pagine alle persone che intendono sollecitare il governo a sopprimere gli enti in questione, formidabili macchine mangiasoldi, stipendifici e poltronifici incapaci e (in parte) impossibilitati a produrre alcunché di utile. La loro sopravvivenza da oltre trentacinque anni è totalmente ingiustificata. Le Province dovevano morire nel momento stesso in cui sarebbero entrate in funzione le Regioni. Tutti i politici dell’epoca erano d’accordo. Lo ricordo alla perfezione. Si diceva. Le Regioni sono indispensabili per decentrare, lo Stato centralista non conosce i problemi locali in profondità e non è in grado di risolverli in modo soddisfacente. A qualcuno, timoroso che le nuove istituzioni avrebbero di fatto portato a un appesantimento burocratico, si rispondeva: no perché saranno cancellate contestualmente le amministrazioni provinciali. Come? Ovvio. Le competenze della Provincia verranno trasferite (…) (…) alla Regione in modo che non vi sia più disparità di regole tra enti del medesimo territorio. E si precisava: le nuove istituzioni non assumeranno dipendenti ma ingloberanno quelli delle strutture in dismissione. ……….

 

 

 

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Nessuna risposta

  1. Giovanni ha detto:

    speriamo veramente che spariscono queste provincie

  2. lollo ha detto:

    Ciao a tutti.

    Vorrei fare una considerazione: Ma, a che cosa servono le provincie, se c'è la regione?!?!?!?!?

    Qualcuno è in grado di darmi unarisposta?

    Da: lollo!!

  3. cecerchia ha detto:

    virtualmente firmo anche io Maria Cecerchia q5

  4. Vincenzo ha detto:

    L'abolizione delle province comporterebbe per lo Stato un risparmio di 10,6 miliardi di euro.

    RIPETO, QUASI 11 MILIARDI DI EURO…………….

    E’ quanto emerge dal Rapporto Italia 2008 dell’Eurispes il quale mette in evidenza che nel solo 2006 la spesa complessiva delle Province italiane è stata pari a 13 miliardi di euro, contro gli 11 ed i 2 miliardi di euro, rispettivamente, di flussi finanziari in entrata e di indebitamento. Di questi 13 miliardi di euro, il 18,3% sono costituiti da spese sostenute per i redditi da lavoro dipendente, contro il 28,4% dei consumi intermedi, il 22,3% di investimenti fissi lordi ed il 31% di tutte le altre voci di spesa.
    Nell’ipotesi in cui il personale delle Province (pari a 62.778 tra dirigenti e impiegati secondo la Ragioneria Generale dello Stato), venisse re-impiegato in altre Amministrazioni o Istituzioni locali, l’abolizione delle Province consentirebbe, quindi, un risparmio complessivo pari a 10,6 miliardi di euro nel solo 2006, dal momento che verrebbero meno tutte le altre voci di spesa attuali.

  5. anna ha detto:

    Premetto che non so se davvero questa è una battaglia che valga la pena di intraprendere. Mi spiego meglio: non sarebbe meglio prima di dire le province si le province no andare a vedere quali sono le competenze proprie della provincia e se assolve egregiamente questi incarichi? con quali spese, con quali risultati, se davvero c'è sproporzione tra personale impiegato e obiettivi raggiunti? Dipende dall'organico? Dal peso elettorale? Può essere, anzi sicuramente sarà così e la cosa non mi stupirebbe visto l'andazzo italiano.

    Però lancio solo un piccolo sasso:  Nella scuola dove lavoro si stanno svolgendo a carico della provincia lavori di ristrutturazione e manutenzione.  Questi lavori sono stati chiesti e velocemente messi in opera. I fatti di Torino sono stati successivi e non determinanti.  Abolendola chi avrebbe la stessa responsabilità della manutenzione degli edifici scolastici delle scuole superiori? Delle strade provinciali? Chi agirebbe con la stessa tempestività che ho visto in questo caso? Il comune? troppo povero di risorse. La Regione? troppo vasta e lontana dalle situazioni. A chi, allora?

    Forse basterebbe semplicemente snellire tutto l'aspetto dirigenziale, consigli, giunte,  presidenti. Forse!

     Anna

  6. Matteo ha detto:

    Spero il governo inizi ad eliminare almeno le pronvicie della città metropolitante, per poi in un futuro prossimo passare alla totale abolizione delle provincie che non portano nessun plusvalore nell'amministrazione dello Stato anzi contribuiscono solo a frammentare e disperdere l'efficacia dell'azione legislativa!