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Raccolta differenziata: tutto da rifare

Latina 3 ottobre 2008 LA LATINAMBIENTE NON CREDE ALLA RACCOLTA DIFFERENZIATA  Con due anni di ritardo rispetto a quanto accaduto per il resto della città (quasi dieci se si pensa che il servizio per convenzione doveva iniziare nel 1998/99) LatinAmbiente si appresta a inaugurare la raccolta differenziata nei nuovi quartieri di Latina.E’ iniziata la distribuzione dei kit in Q4 e Q5, dove risiede oltre 1/3 della popolazione. Ciò fa sorgere il legittimo sospetto sull’attendibilità dei dati forniti dal gestore sulla quantità reale di rifiuti riciclabili raccolti in città: se il 35% dichiarato da LatinAmbiente si riferisce alle zone dove la raccolta differenziata è attiva, vuol dire che, in termini assoluti (ovvero considerando tutta la città), a dispetto delle dichiarazioni, la percentuale sarebbe molto più basa, attestandosi intorno al 20%.A questo dato, che, se risultasse veritiero, costituirebbe un gravissimo vulnus, bisogna aggiungere una modalità di raccolta irrazionale e sconsiderata. Il gestore si è limitato a disegnare sui marciapiedi dei simboli colorati lasciando in molte zone i bidoni bianchi ed azzurri per carta e plastica. Un messaggio incomprensibile per la popolazione che, da un lato non consente di capire chiaramente quando e dove lasciare i sacchetti, dall’altro giustifica un vero e proprio regime di anarchia.A cosa servono i manifesti con lo slogan “ogni giorno ha il suo rifiuto”? Forse il rifiuto è quello dei cittadini che, non potendo comprendere il messaggio, non sono in condizione di rispettare un regolamento sconosciuto ai più. E poi, a cosa serve chiedere di adeguarsi ad un regolamento se nessuno lo rende pubblico e, comunque, non ci sono né controlli né sanzioni?Il risultato è sotto gli occhi di tutti: a fronte di un aumento generalizzato delle tariffe intorno al 30% (con picchi del 60/70%), una città più sporca e disordinata,con lo spettacolo quotidiano di sacchetti e rifiuti di tutte le forme e dimensioni sparpagliati per tutta la città.  Insomma il sistema di raccolta differenziata è anacronistico e pieno di disfunzioni e produce un effetto assai limitato, mentre la disinformazione consente di lasciare fuori controllo tutte le violazioni.C'è quindi bisogno di una nuova e vera campagna di educazione, capillare e comprensibile.Le proposte sono semplici e di buon senso: – raccolta dei sacchetti multimateriale almeno 2 volte a settimana; – installazione nei punti di raccolta di cartelli informativi; – politica di controllo sul rispetto delle modalità di conferimento e applicazione di sanzioni; – punti informativi stabili in tutta la città anche per distribuzione di sacchetti e materiale divulgativo; – creazione di aree per il conferimento di rifiuti ingombranti in tutti i quartieri, con raccolta settimanale.Quello adottato è un sistema pieno di disfunzioni e, dopo due anni di disastro, si ripropone lo stesso metodo ai limiti della civiltà. Bisognerebbe superarlo e metterlo da parte, insieme a chi lo ha pensato e pensa di perpetrarlo.                                                                                               (Giuseppe Pannone) 

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