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Quelli che il ca… rcere – Terza Puntata

Continua la "saga" della nota famiglia 

Arrestati dalla Mobile Carmine, 18 anni, e Ferdinando, 19 anni.

Gli uomini della Squadra mobile di Latina hanno arrestato questa mattina (27/09/08) Carmine di Silvio, 18 anni, e il cugino Ferdinando Di Silvio, diciannovenne. I due, appartenenti ad una nota famiglia rom del capoluogo, sono accusati di rapina aggravata, tentata estorsione, ricettazione, violenza privata. Atti criminosi commessi nel capouluogo il 31 agosto e il primo settembre. I due sarebbero gli artefici di numerosi fatti di violenza commessi nei confronti di coetanei. Si ricordano le continue prepotenze, psicologiche e fisiche, eseguite ai danni di un ragazzo al quale Carmine Di Silvio, il 31 agosto, ha prima rubato il telefono cellulare per poi costringerlo ad eseguire un prelievo al bancomat. Ma da quella fessura, a causa del conto in rosso, non e’ uscita alcuna banconota. Tornare a casa a mani vuote non è nello stile dei piccoli malavitosi. Ecco quindi l’idea dell’estorsione: 50 euro, per restituire alla vittima il cellulare appena sottrattogli. Fatto l’accordo fissano l’appuntamento, per il giorno dopo. Carmine Di Silvio, accompagnato dal cugino Ferdinando, non ha con sé il cellulare. Il giovane ricattato non ha i soldi. Arrivano le minacce. La vittima e’ costretta a sottrarre da casa un lettore Dvd che i due rom hanno provveduto a rivendere all’istante. Scatta la denuncia alla polizia. Il ragazzo fornisce agli investigatori dettagli importanti gli permettono di risalire ai due cugini. Carmine Di Silvio è stato rintracciato nella sua abitazione, dove si trovava agli arresti domiciliari. Per analoghi reati commessi solo pochi giorni fa in danno di un altro giovane. A Ferdinando Di Silvio, invece, il provvedimento è stato notificato in carcere.

 

da: www.latinanotizie.it 

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Nessuna risposta

  1. Stevejo ha detto:

     Vorrei solo ricordare questa notizia, apparsa solo pochi giorni fa sui giornali:

    << Giovedì 18 settembre 2008

    Con un coltello puntato dietro la schiena stato costretto a raggiungere, in motorino, una zona isolata della città, poi è stato rapinato del denaro contante che aveva in tasca, circa 450 euro.

    […]

    questa mattina il rapinatore è stato rintracciato ed arrestato. Si tratta di Carmine Di Silvio, 18enne, appartenente a una nota famiglia rom del capoluogo.

    (http://www.roma-citta.it/roma/news_15652-Latina-minorenne-minacciato-e-rapinato-in-manette-un-rom-di-diciotto-anni-cronaca.html )>>

     

    Visto e considerato che questi delinquenti sono pluri-recidivi (e per gli stessi reati), che se ne fregano degli arresti domiciliari o di altre misure cautelari nei loro confronti…non ci sarebbero gli estremi per così tante aggravanti da doverli lasciare in carcere e buttare via la chiave?

    Non ci sarebbero gli estremi per il carcere preventivo, proprio perchè recidivi e pericolosi per la comunità?

     

    E allora perchè i nostri giudici li rilasciano pochi giorni dopo, liberi di delinquere nuovamente?

     

    saluti,

    Stefano

     

     

  2. Banzai ha detto:

     

     

    Bella domanda, Stefano…

    Bella domanda…. 

     

    Ti sei mai chiesto chi gestisce l'usura e lo spaccio di cocaina nel capoluogo?

    Ti sei mai chiesto il giro che fa il "denaro sporco" nella nostra città?

    Ti sei mai chiesto perché questi soggetti possono permettersi i migliori avvocati di Latina?

     

    Che dici. Ci sarà qualcuno capace di rispodere a queste domande?

     

    Ciao

     

    bruno 

  3. Stevejo ha detto:

    Banzai ha scritto:

     

     

    Bella domanda, Stefano…

    Bella domanda…. 

     

    Ti sei mai chiesto chi gestisce l'usura e lo spaccio di cocaina nel capoluogo?

    Ti sei mai chiesto il giro che fa il "denaro sporco" nella nostra città?

    Ti sei mai chiesto perché questi soggetti possono permettersi i migliori avvocati di Latina?

     

    Che dici. Ci sarà qualcuno capace di rispodere a queste domande?

     

    Ciao

     

    bruno 

    Me lo sono chiesto eccome, Bruno…e le risposte credo le sappiamo tutti e due..credo anzi che le sappiamo tutti.

    Peccato che nessuno possa permettersi di gridarlo, possa permettersi di dire nomi e cognomi delle persone coinvolte in questi sporchi affari.

    Ne possa permettersi di dire il come avvengono questi sporchi affari (che sono più o meno sotto gli occhi di tutti).

    E il perchè non lo si possa dire è ovvio..perchè mancano le prove, a noi comuni mortali.

    E se si accusa qualcuno senza averne le prove ci si becca una bella denuncia per diffamazione…è curioso come i delinquenti si appellino sempre alla legge quando gli fa comodo, come per salvare quel minimo di reputazione di facciata, che non hanno capito di aver perso prima ancora di essere nati.

    E tutto qeusto perchè chi dovrebbe cercare queste prove non lo fa!

    E Perchè non lo fa?

    E' ovvio anche questo: perchè a Latina la mafia, la camorra o "il sistema" non esistono. Sono tutte nostre (nonchè dell'Antimafia e delle varie organizzazioni contro il raket e l'usura) congetture e illazioni.

    E se qualcosa non esiste perchè bisognerebbe cercarlo?

    Giusto, no?! …

    Un salutone,

    Stefano