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Brunetta, avanti così… (forse è meglio no!)

la Repubblica

Il caso di Valentina Benni, 40 enne dell'Istituto Formazione Lavoro
Un suo progetto selezionato tra i cento casi di buona amministrazione

"Tra i migliori dipendenti pubblici"
Ma niente assunzione per la precaria

Il governo ha bloccato la stabilizzazione di 50mila lavoratori a tempo determinato
di MAURO MUNAFO'

La Home page de "Premiamo i risultati"


ROMA – "E' il momento di riconoscere i meriti e di premiare i migliori". Il proclama, rigorosamente in grassetto, domina la pagina "Non solo fannulloni" del sito del Ministero per la pubblica amministrazione, che da qualche settimana indice il concorso "Premiamo i risultati", per mettere in evidenza gli esempi di buona gestione. Valentina Benni, dell'Istituto Formazione Lavoro, è responsabile di uno dei cento lavori selezionati e, come premio, si è vista togliere la tanto attesa stabilizzazione: precaria da dodici anni e, commenta amara, "chissà per quanti altri ancora".

I precari. Un emendamento approvato dal governo blocca l'assunzione di circa 50 mila lavoratori a tempo determinato della pubblica amministrazione. Secondo gli impegni presi dalle ultime due finanziarie la stabilizzazione sarebbe iniziata con il nuovo anno per tutti coloro che possedevano tre requisiti: aver lavorato per almeno tre anni, aver sostenuto una prova selettiva ed essere entrati in graduatoria.

Tra le tante persone che si sono viste bloccare l'agognata assunzione a pochi mesi dal traguardo, emerge il caso di Valentina Benni, quarantenne dell'Isfol, precaria da dodici anni e responsabile del progetto "A European community of Practice on Sound Planning and managment", con l'obiettivo di migliorare la capacità di spesa dei finanziamenti internazionali: uno dei cento casi di buona amministrazione selezionati proprio dal ministero di Brunetta.


Il concorso. Dopo le sue campagne contro gli impiegati improduttivi, i cosiddetti "fannulloni", il Ministero per la pubblica amministrazione e l'innovazione ha infatti promosso un concorso volto a premiare i primi della classe. "Far emergere ed illuminare tali energie vitali, favorendone la valorizzazione e la messa in comune dei risultati raggiunti" gli intenti del concorso, come si può leggere sul sito di presentazione.

Parole che oggi suonano come una beffa per Benni: "Si parla di meritocrazia e poi ecco i risultati" si sfoga. Una laurea in Scienze Politiche, un master di secondo livello e un'altra laurea conseguita negli Stati Uniti non sono bastati ad ottenere il posto fisso. Di più, il progetto di cui è stata responsabile l'ha portata a lavorare anche durante la gravidanza, conclusa cinque mesi fa. "Abbiamo collaborato con Belgio e Polonia, e il nostro lavoro ha avuto tanto successo che il progetto avrà un seguito". Una continuazione che Benni, insieme ad altri circa 300 colleghi dell'Istituto Formazione Lavoro, dovrà seguire da precaria, come ha fatto finora. E alla beffa si aggiunge un'altra beffa: "Con la certezza di assunzione a breve – racconta – ci è stato anche sconsigliato di partecipare ad altri concorsi".
(28 settembre 2008)

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Nessuna risposta

  1. MarmaLT ha detto:

    Prova anche tu a chiamare, caso mai impeigati stranieri… da " Il caffè" quello di Lugano.

    Piazzini è favorevole all’assunzione di agenti non svizzeri

    "Sì al reclutamento di stranieri in polizia"

    Corrado Galimberti

    Ci sono stranieri che accusano la Svizzera di essere uno Stato di polizia. E ci sono Stati che gli stranieri li vorrebbero come poliziotti. Nella riunione tra i comandanti delle polizie cantonali svizzere che si è tenuta due settimana fa, il presidente della conferenza, nonché comandante della cantonale di Lucerna, Beat Hensler, nel suo intervento ha apertamente auspicato che, accanto a cittadini svizzeri vengano assunte anche persone che non sono in possesso della cittadinanza rosso crociata. Unico requisito, il domicilio (oltre alla fedina penale pulita, s’intende). Hensler ha voluto mettere con le spalle al muro i colleghi lanciando una proposta che però non ha scatenato nessuna discussione, né pacata, né tantomeno accesa, tra coloro che ci si potrebbe immaginare restii più di altri all’idea. Tra i favorevoli all’assunzione di stranieri in divisa anche il Comandante della polizia cantonale ticinese, Romano Piazzini, che senza battere ciglio dichiara al Caffè: "Personalmente è un ‘ipotesi che mi vede d’accordo nel caso si dovesse verificare, come avviene in altri cantoni, una carenza di personale". In Svizzera sono tre i cantoni in cui si è preso un provvedimento simile, senza registrare particolari opposizioni. Giura ha fatto da apripista pochi anni fa. Se la carenza di personale è ufficialmente il motivo principale del ricorso ad agenti non svizzeri, il fatto che uno straniero possa capire meglio mentalità, lingua e modus operandi dei suoi concittadini è sicuramente una valido motivo. Il comandante Piazzini lascia intendere che si tratterebbe di un’ultima ratio, da prendere in considerazione possibilmente solo di fronte a una seria carenza di personale. Ma la sua posizione non lascia adito a dubbi. "Non ci vedrei nulla di male – afferma il comandante – Anche se penso che per un agente di polizia sia importante un certo attaccamento al territorio e anche un po’ di patriottismo. Però se in alcuni cantoni la situazione dal punto di vista di personale è grave, francamente non vedo altre possibilità. Preferirei vedere indossare la divisa della polizia cantonale a uno straniero valido piuttosto che a uno svizzero dalla moralità non trasparente".  Le reazioni alla proposta di Hänsler non hanno sortito particolari effetti. Né tra gli alti funzionari di polizia, né all’esterno. In primo luogo perché non si è trattato di una proposta, ma solo di una riflessione personale. In secondo luogo perché ogni cantone è sovrano, e una decisione di questa portata dovrebbe giocoforza venire affrontata dal mondo politico. Che in Ticino e in altri cantoni potrebbe non essere in sintonia con Piazzini.  Nessuno a Palazzo Civico, a Lugano, si è dimenticato le reazioni di alcuni consiglieri comunali quando, nel dicembre 2007, ad auspicare l’assunzioni di stranieri in polizia era stato il comandante Torrente. Lamentando la stessa carenza di personale cui ha fatto cenno due settimane fa Hensler, il capo della Polcom aveva suscitato le ire della Lega dei Ticinesi e dell’Udc.

    [email protected]   del 28.09.2008

  2. MarmaLT ha detto:

    Ma le giurie servono per sovvertire i risultati del popolo… poi alla fine il 'popolo è sovversivo' perchè non la pensa come Lui. Diciamo un pò come i referendum, si vota per abolire una legge, poi la giuria governativa o parlamentare fa una legge e stravolge il risultato. Comunque c'è nella vignetta il segno dei tempi… prima il Brunetta-Mao tze tung, poi l'Italia come la Cina con latte avariato, falsi articoli sul lancio del missile, falsi cantanti all'inaugurazione delle Olimpiadii, imitazioni di originali, insomma sole una dietro l'altra…  una marea di balle e scopiature di democrazie… insomma stile Putin.

  3. MarmaLT ha detto:

    Volevo inserirlo nel POST… INTERCETTAZIONI, ma non l'ho più trovato, ma siccome attiene, altresì, al poliedrico e trasformista 'Brunetta' lo lascio quì…  Quando la mano destra di Berlusconi non sa cosa fa la sinistra mano di Berlusconi… «C'è un prezzo della corruzione che in una amministrazione pubblica estesa, burocratica e anche pletorica come la nostra ha radici antiche e ha assunto forma patologica ed endemica che non si può tollerare e che noi vogliamo estirpare». Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi nel corso di una conferenza stampa di presentazione del Servizio di anticorruzione e trasparenza a palazzo Chigi. «Vogliamo fare tutto ciò che è possibile per debellare il fenomeno della corruzione che ancora si annida nella nostra pubblica amministrazione», ha aggiunto il premier.    Così leggiamo su un quotidiano, ma vivaddio, come immagina di perseguire i reati di corruzione?  Questo è quanto afferma la mano destra del Silvio nazionale, mentre la sinistra mano scrive le legge per la sopprimendo l’uso del sistema della intercettazioni. Ma noi siamo abituati a sentire con le nostre orecchie farsi del Premier al Telegiornale della 13,00 e con le stesse orecchie sentire al Telegiornale delle 20,00 la smentita… “quella frase non l’ho mai pronunciata, è una invenzione dei giornalisti comunisti”, così ti scopri ‘comunista e giornalista’ senza aver mai la iscrizione e la relativa tessera del PCI e dell’Ordine dei Giornalisti. L’intervento della deputata di  I.d.V. Silvana MURA : «Stupiscono le parole del presidente del Consiglio sulla presenza di una corruzione patologica nella pubblica amministrazione e sulla ferma volontà del governo di estirparla». «Se è davvero così, il premier Berlusconi ci dovrebbe spiegare perché sta facendo fuoco e fiamme per far approvare una legge che impedisca l'uso delle intercettazioni proprio per i reati di corruzione. Ancora una volta – conclude – è evidente che il premier prende impunemente in giro l'intelligenza dei cittadini italiani». Ora se vi è questa diffusa corruzione, inizi a guardarsi in Casa (delle Libertà) o meglio nella Casa della LIbertà della Regione Sicilia dove  sono stati assunti cugini, fratelli e sorelle di assessori e politici del Centro DestraDove era Mister Brunetta?     O si fanno questi regali i politici locali (La Casta, insegna)… Ingresso gratuito allo stadio per le partite del Palermo. Ingresso gratuito e prenotazione al teatro Massimo e al Biondo. Telefonino con 15 numeri gratuiti e il resto delle telefonate a tariffa ridotta. Corsie preferenziali garantite e rimborso di viaggi in Italia e all´estero legati ad appuntamenti istituzionali e di aggiornamento. Per non parlare del posteggio gratuito anche sulle strisce blu.  Sono i benefit della vita da consigliere comunale, agevolazioni che spettano ai 50 inquilini di Sala delle Lapidi, che hanno ricevuto l´ultimo «regalo» qualche settimana fa: un computer ciascuno, per un costo complessivo di 40 mila euro. Tutti benefit che alla fine pesano sulle casse già disastrate di Palazzo delle Aquile: a partire dai viaggi,  per i quali sono stati stanziati 117 mila euro.   Soldi che si aggiungono ai 2,1 milioni di euro all´anno per i gettoni delle sedute dei consiglieri. Da  ‘La Repubblica’ edizione di Palermo 05.10.2008.

    Mario BERNARDIS – Segretario Cittadino ITALIA DEI VALORI –

     

  4. MarmaLT ha detto:

    Scusate se ritorno a Mister Brunetta…

    Per molto, oggi ‘essere comunista’ è una sorta di malattia infettiva, da cui tenersi alla larga. Io vorrei ricordare a quanti lo furono e si sentono di esserlo, che l’ascolto su You Tube di “Giorgio Gaber in ‘Qualcuno era comunista’ ” potrebbe essere un vero antidoto, perché al di là della  riflessione iniziale, sulle ‘ragioni dogmatiche’ dell’essere tale, v’è nel finale della ‘canzone’ il reale senso di quanti lo furono veramente senza retoriche affermazioni. Perché scrivo questo qui, dove si parla di ‘Brunetta, vai avanti così ( anzi meglio di no)”, perché v’è un passaggio in cui Gaber canta ‘qualcuno era comunista perché voleva statalizzare tutto, perché non conosceva dipendenti statali, parastatali,  ecc.’  Quindi se ne deduce che il Mister Brunetta, ex socialista craxiano, ora in Forza Italia, deve essersi ispirato a tale considerazione. Per cui si associava il dipendente pubblico al ‘nulla facente’. Vero è che certe assunzioni a chiamata fatte ad esempio dall’allora Ministro degli Esteri De Michelis, ex socialista craxiano, e non solo da Lui, avranno prodotto sicuramente quel fenomeno deprecabile e oggi combattuto, dall’ex compagno del PSI Brunetta.. .. ma forsequalcuno era socialista perché credeva nella privatizzazione e nel libero mercato.

  5. MarmaLT ha detto:

    Caro Roccia, vorrei precisare che credo che dopo il Prof. ICHINO – ora onorevole in quota PD – a far scandalo, almeno da queste parti fui io additando i 'Nullafancenti' si può fare ricerca su Latina Oggi scorso anno. Parlavo di stipendi che pagavano solo la presenza in ufficio e personale che voleva incentivi per lavorare, altrimenti non avrebbero espelatto il loro lavoro… gridavo, voce nel deserto, " MA LO STIPENDIO MI DITE COSA PAGA?" Nessuno ha saputo – da destra a sinistra, dagli Amministratori ai dipendenti dalla parte pubblica e dalla RSU Comunale – dare una risposta… eppure io l'avevo ma aspettavo di capire cosa intendessero loro per stipendio (?) e quel silenzio l'ho così interpretato…Faccio un concorso, con una raccomandazione, lo vinco ed ho fatto un bel '6 all'Enalotto', ma la P.A. non ha il denaro da darmi tutto insieme, così me lo rateizza mensilmente per una 35 – 40 anni, con saldo al pensionamento. Quello a cui non trovavo risposta era ma allora perchè dovrei andare in ufficio e fare qualcosa? Beh! La risposta l'ho trovata… chiedere piani di lavoro, incentivi vari, ecc… Caso mai con il placet del dirigente di turno… ma senza creare a lui problemi. Non puoi immaginare il putiferio scatenato, uno contro mille (io contro dipendenti, sindacati ed amminsitratori con dirigenti al fianco). Il problema che non avevano capito era che: 1) io accusavo un bel 10% di lavativi, noti a tutti, non solo a me… ma si ribellarono tutti (più o meno): Qualcuno mi suggerì ma 'ma non è che quelli avevavo la coda di paglia e si identificavano nel 10%?; 2) io me la prendevo con i R.S. eletti, troppo presi a difendere gli interssi di bottega, del loro servizio – compresi parenti – sistemati o da sistemarte in posti più elevati, dove si lavorasse di meno e si guadagnasse di più. Qualcun'altro su ciò mi suggerì… ma fosse che si sono sentiti tanati? 3) Mi sarei aspettato dalla parte pubblica (leggi Dirigenti) che questa offerta di disponibilità al dialogo fosse colta, ma probabilmente da 'uomini liberi' quali sono non potevano decidere senza sentire il loro Capo… e tenere lo strumento degli incentivi da dare a 'quelli vicini'. 

    Ora a me non piace il metodo con cui il Mister Brunetta affronta il problema… se Ichino offriva la vai d'uscita, quì si parla di 'tolleranza zero' per i nemici, per gli amici invece continua "la Saga della Regione Sicilia"…  e non solo di quella… "Latina docet"…  e Mister Brunetta, dove sta? A guardare i tornelli? Giuochi di un bambino, mai cresciuto… da quando era in quota Craxi.

    Per i permessi sindacali? Direi che di usi ed abusi, se ne sono fatti a iosa… non certo io ne ho tratto beneficio…. non è che 'a volte c'azzeccano',  ma è che lo stanno usando come strumento di pressione sui sindacati… insomma un pò come per l'Alitalia… ricatto e poi si scopre, ancora non siamo al termine della "Saga Alitalia",  che è la solita operazione di "Re Artù e i 16 cavalieri della Torta Rotonda "… la m…a (pronunciata in francese 'mer') resta al Ministero del Tesoro, ops' a noi italiani (pantaloni).

  6. MarmaLT ha detto:

    Lo avevo ben inteso… Roccia.. tant'è che per avvalorare la tua tesi su certi sindacati che fan danno più che utilità… eccoti la chicca.

    Aversa, i comunali boicottano i tornelli . Contestata la telecamera all'ingresso. Installati a luglio non sono mai entrati in funzione – Sono costati un occhio della testa alle casse comunali, ma dall'estate scorsa fanno bella mostra di sé nell'ingresso principale del municipio di Aversa, senza essere utilizzati. I tornelli, che dovrebbero registrare gli orari d'ingresso dei dipendenti comunali scoraggiando, così, gli allontanamenti ingiustificati dal posto di lavoro, sono stati installati a luglio e regolarmente elettrificati, ma non sono mai entrati in funzione. Una querelle, infatti, divide da tempo dirigenti comunali e sindacati. Questi ultimi temono una limitazione della privacy che deriverebbe non solo o non tanto dall'obbligo di registrare con i tesserini magnetici i movimenti dei dipendenti comunali ma dalla contemporanea presenza di un impianto di videosorveglianza, installato nell'ingresso della casa comunale che minerebbe, a giudizio delle rappresentanze sindacali, il diritto alla riservatezza dei dipendenti. Dal canto suo, Michele Loria, dirigente dell'ufficio personale del Comune di Aversa, getta acqua sul fuoco e parla di accordo in dirittura d'arrivo: "I rischi di una violazione della privacy paventati dai sindacati sono ingiustificati perché le videocamere servono, unicamente, ad impedire l'ingresso nella casa comunale di sconosciuti, scongiurando possibili aggressioni che, pure, in passato si sono verificate. Se, anche, un dipendente comunale abbandonasse senza permesso il proprio posto di lavoro per qualche ora noi non potremmo comunque utilizzare le immagini della videocamera perché la legge ce lo impedisce. E del resto, ci sarebbero i tornelli a registrare gli orari di ingresso e di uscita; servono proprio a questo". Intanto queste apparecchiature restano spente e se non fosse per gli uscieri comunali ancora oggi chiunque potrebbe entrare liberamente nel municipio: "Questo è vero, ma con i sindacati abbiamo ripreso a dialogare e presto dimostreremo loro che la privacy non è a rischio. Credo — conclude Loria —- che l'accordo per l'utilizzo dei tornelli sia a portata di mano e verrà ratificato con l'avvento della prossima giunta comunale". Antonio Marfuggi del Corriere del Mezzogiorno. 17 ottobre 2008