Carcere per Ferdinando Di Silvio, 33 anni e suo nipote

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Entrano ed escono dal carcere pur commettendo reati gravissimi.

Omicidi, aggressioni, estorsione, usura, spaccio, sequestri di persona, ecc… 

Sono bravi i loro avvocati (pagati con denaro sporco) o hanno un trattamento "speciale"?

Non lavorano (non è nella loro "cultura"), non pagano tasse, ma utilizzano tutti i servizi a favore delle persone svantaggiate.

Eppure sfilano per le strade della nostra città con auto lussuose e luccicanti.

Chi "copre" questa famiglia? Perché continuano ad essere il punto di riferimento della malavita locale?

Mah! Misteri di questa incredibile città. 

Banzai

 

Ultima notizia tratta da: latinanotizie.it 

Una denuncia per estorsione sporta da un giovane operaio di Latina ai danni di Ferdinando Di Silvio, 33 anni, e suo nipote Ferdinando, 19 anni, dai quali aveva comprato della droga che non era in grado di pagare. Da qui, nel mese di maggio, e’ partita l’indagine della Squadra mobile di Latina che oggi (3/09/08) ha tratto in arresto i due uomini. I Di Silvio sono stati rintracciati presso le rispettive abitazioni ed ora dovranno rispondere dei reati di estorsione, usura e spaccio di sostanze stupefacenti. Durante le indagini, gli investigatori hanno inoltre acquisito elementi carico di L.D.R., 38 anni, moglie di Di Silvio Ferdinando (nato nel 1975), considerata complice e pienamente consapevole delle condotte estorsive del marito. La donna è indagata in stato di libertà per il reato di concorso in estorsione. Ferdinando Di Silvio, zio e nipote, sono stati portati nel carcere di via Aspromonte a Latina. Sulla vicenda sono ancora in corso indagini per capire se i due siano legati ad altri episodi di spaccio e di usura.