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Chi verrà sorpreso ad imbrattare un muro dovrà pulirne altri dieci

Alemanno ha lanciato la sua sfida ai graffitari. "Se verranno sorpresi ad imbrattare un muro dovranno pulirne altri dieci". "Un provvedimento che potrebbe essere varato a breve e che – assicura il Sindaco di Roma – varrà anche per chi farà altre sciocchezze''. Divieto quindi di lasciare messaggi d’amore, o frasi identificatorie della propria fede sportiva o politica. Proibiti anche disegni, tag e murales. Ed è proprio questo il nodo della questione che, da anni, scatena l’eterno dibattito: quando i graffiti possono essere considerati arte? A prendere le difese dei writers creativi è Vittorio Sgarbi, noto critico d'arte, che all’Agi dichiara: "I veri orrori di Roma – lo dovrebbe sapere Alemanno che è stato per tanto tempo all'opposizione – non sono i graffiti sui muri, ma i quartieri “non luogo” frutto della connivenza che, per tanti anni, c'e' stata tra costruttori romani e Democrazia Cristiana. E' bene che le città metropolitane facciano una riflessione su questa forma d'arte, come e' stato fatto a Rio de Janeiro e a Londra, per regolamentare quella che spesso è un'esperienza creativa molto più viva ed energica di quella che esce dalle accademie". Insomma per Sgarbi le battaglie del Sindaco di Roma dovrebbero essere altre. Ma Alemanno sembra deciso a continuare per la sua strada. Chi sarà sorpreso a scrivere sui muri della capitale sarà costretto a ripulire il proprio lavoro e quello di altri dieci writers. La proposta è stata subito sottoscritta dall'esponente romano del Pdl, Piergiorgio Benvenuti. E siamo certi che continuerà a far discutere.
 

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Nessuna risposta

  1. Giovanni ha detto:

    era ora  e latina quarda zaccheo datte nà  mossa

  2. Matteo ha detto:

    SPero che anche il nostro sindaco possa attuare tale provvedimento. Per quanto riguarda i graffiti considerati arte penso che bisogna adibire luoghi ad hoc, come ad esempio oratorio spazi vuoti dove poter far sfogare queste vene artistiche.

  3. Vincenzo ha detto:

    Corcordo con Matteo. Nessuno mette in discussione l'arte rappresentata ma la stessa non deve arrecare danno ad edifici ed automezzi pubblici e privati.

    Quindi, caro Zaccheo vedi che devi fare………………….. 

    Vincenzo

     

     

  4. Salvatore ha detto:

    Anche Latina si sta (finalmente!!!) muovendo contro i vandali e gli imbrattatori. Dalle Pagine de "La Provincia" del 15 agosto scorso, l'assessore Guercio, nelle vesti di Sindaco supplente, annuncia una ordinanza con la quale il Comune dichiara guerra ai graffitari (ma anche alla prostituzione su strada, all'accattonaggio molesto e al consumo di alcol in specifiche aree pubbliche).

    Contro i graffitari – fa sapere Guercio – il Comune applicherà sempre la pena massima pari a 500 euro. La pena prevista dalla legge per chi viene colto in flagrante va da un minimo di 24 ad un massimo di 500 euro, ma il Comune ha scelto la linea dura  e applicherà sempre il massimo della pena. 

    In qualità di presidente dell'associazione Quartieri Connessi che ha promosso una petizione contro il vandalismo raccogliendo 1.113 firme, esprimo viva soddisfazione per le dichiarazioni d'intenti dell'amministrazione latinense, insieme all'auspicio che alle dichiarazioni seguano i fatti.

    Salvatore Antoci

    PS: per vedere la petizione clicca  http://www.q4q5.it/modules/news/article.php?storyid=2720&highlight=petizione%20vandalismo

     

  5. anna ha detto:

    C'è da mettersi in finestra e guardare, allora!

    Certo, chi devasta panchine, scarica materiale d'ogni tipo e in ogni luogo, attacca pubblicità su qualunque superficie a ridosso di incroci, quelli no… quelli al Comune di Latina i sonni non li disturbano ma… i graffitari… eh no! quelli sì che sono da perseguire, insieme ai lavavetri impertinenti e perchè no, qualche ragazzino al parco che con gli amici si fa forte esibendo qualche birra….

    Sai che c'è Salvatore, non nutro alcuna fiducia sull'analogia tra quello che intendi tu e di sicuro tanti altri, tra cui me, per vandalismo, e quello che invece finiranno per intendere gli addetti del comune.

    Sarà che l'uscita di Alemanno, permettimi, mi ha fatto un po' sorridere, per quel lapsus, o come dire, un'abitudine che riaffiora, tirando fuori guarda caso dal suo cilindro proprio l'uno a dieci, sì, proprio uno a dieci. 

    Oops, vi ricorda qualcosa?

    No, temo proprio che la sostanza, quella che ci indigna davvero, non verrà toccata. Ci sarà solo qualche padre in più che sborserà soldi per l'incontinenza grafica del figlio, nulla di più. Un modo come un altro per rimpinguare le casse del comune, chiudendo gli occhi su tutti gli scempi di cui proprio tu e non solo tu riesci ad informarci così bene.

    Anna 

  6. enzo1950 ha detto:

    Salvatore ha scritto:

    Anche Latina si sta (finalmente!!!) muovendo contro i vandali e gli imbrattatori. Dalle Pagine de "La Provincia" del 15 agosto scorso, l'assessore Guercio, nelle vesti di Sindaco supplente, annuncia una ordinanza con la quale il Comune dichiara guerra ai graffitari (ma anche alla prostituzione su strada, all'accattonaggio molesto e al consumo di alcol in specifiche aree pubbliche).

    Contro i graffitari – fa sapere Guercio – il Comune applicherà sempre la pena massima pari a 500 euro. La pena prevista dalla legge per chi viene colto in flagrante va da un minimo di 24 ad un massimo di 500 euro, ma il Comune ha scelto la linea dura  e applicherà sempre il massimo della pena. 

    In qualità di presidente dell'associazione Quartieri Connessi che ha promosso una petizione contro il vandalismo raccogliendo 1.113 firme, esprimo viva soddisfazione per le dichiarazioni d'intenti dell'amministrazione latinense, insieme all'auspicio che alle dichiarazioni seguano i fatti.

    Salvatore Antoci

    PS: per vedere la petizione clicca  http://www.q4q5.it/modules/news/article.php?storyid=2720&highlight=petizione%20vandalismo

     

    Scusa Salvatò, che sono 500 euro al giorno d'oggi!

    Una volta per chi sbagliava si comminavano le pene corporali. Poi sono state abolite per il rispetto alla persona.

    Forse queste persone sono rispettose verso di noi e verso l'ambiente?

    Allora ben venga la proposta che se s' imbratta un muro, non solo gli fanno pulire quello ma ne dovranno pulire altri dieci. Se ci pensate bene, con questa punizione si otterrà il miglior risultato possibile e, rappresenterà il miglior deterrente nel far desistere questi vandali. A questi ragazzi costringerli a farli lavorare… e sodo, rappresenta la peggiore punizione che si possa combinare.

    V.B. 

  7. Freddy ha detto:

    Posso capire i dubbi di Anna, ma secondo il mio parere la questione non sta nel decidere quale siano i gesti identificabili sotto il fenomeno del vandalismo e quali quelli collocabili nelle classiche imbecillate di pocco conto; il problema qui è legato soprattutto a quando vedremo veramente mettere in pratica queste pene.

    Personalmente dopo aver impegnato tanto del mio tempo per organizzare insieme alla nostra associazione diverse iniziative contro il vandalismo ma senza aver mai riscontrato una seria presa di posizione delle Istituzioni, veder fioccare qualche multa equivarrebbe a respirare una boccata di ossigeno.

    Certo, come afferma Enzo, il massimo sarebbe ottenere anche la ripulitura di altre sozzerie (altro che graffiti), ma se anche iniziasse a fioccare qualche multa vera, sarebbe già un primo passo.

    Ciò non toglie che il fenomeno del vandalismo lo conosciamo sotto molte altre forme, ivi comprese quelle dei manifesti elettorali, che i nostri cari politici continuano ad affiggere ogni dove senza vergogna alcuna e ad ogni tornata elettorale ma visto e considerato che l'epoca dei benaltrismo e del buonismo sembra aver segnato il passo, ben mi accontenterei se da qualche parte si iniziasse davvero.

    Freddy

  8. Salvatore ha detto:

    Cari Anna e Enzo1950,

    io sono a Latina da circa 10 anni e mi interesso (diciamo così!) della cosa pubblica da circa 5 anni. Mai in questi 5 anni avevo sentito un rappresentante delle Istituzioni locali affermare che a Latina esiste il problema vandalismo e che faranno qualcosa per contrastarlo. Ora finalmente Guercio ne ha parlato (anche se limitatamente ai graffitari) e ha detto che daranno delle multe. Questo per me è un importante precedente: il primo passo per risolvere un problema è sempre quello di prendere coscienza che il problema esiste. Se poi è più grave imbrattare un muro o spaccare una panchina non lo so, nè mi interessa: per il momento concedetemi di essere soddisfatto del fatto che intendono dare 500 euro di multa a chi sporca un muro e lasciatemi sperare che qualche multa la diano veramente.

    Per quanto riguarda l'uno a dieci di Alemanno, non so che dirvi: come vedete avete reazioni diametralmente opposte. Alle Fosse Ardeatine l'uno-a-dieci suscitò orrore; applicato ai graffitari potrebbe andare meglio.

    Salvatore 

  9. anna ha detto:

    No, non mi trovo distante da Enzo nella sostanza, facevo solo dell'ironia sull’infelice accostamento numerico di Alemanno.

    Comunque tranquilli, è un film che a Latina non vedremo mai. Figuratevi se ci potrà mai essere qualche papà disposto a subire l'onta del pubblico ludibrio mentre il proprio esuberante pargolo con secchio e pennellessa in mano ripulisce il muro poco prima imbrattato, magari sorvegliato a vista…. Piuttosto quanti ce ne saranno disposti a coprire gli esiti della propria educazione con i soldi? Tanti…troppi.

    E questo il comune lo sa… da qui partiva l’altra mia, facile, scontata, diffidente, sfiduciata, inutile, se volete, considerazione.

    Soldi facili per le casse del comune!

    Comunque concordo su un punto. Che i nostri amministratori abbiano finalmente preso coscienza di uno tra le miriadi di problemi che affliggono Latina è sempre buona cosa. Chissà quanta fatica gli sarà costata!

    Anna

  10. Enrico ha detto:

    roccia ha scritto:
    Il problema si porrà alle prossime elezioni coloro che devono ripresentarsi si automulteranno? […]

    Son daccordo. Ok i "graffiti" con bombolette o altro, ma le loro facce attaccate al posto dei segnali di senso unico?

    Spero davvero che sia vero quello che dice Salvatore, che forse qualcosa si sta muovendo sotto sotto.

    Enrico

  11. DeMoN3 ha detto:

    Personalmente ritengo giuste sia il provvedimento sia l'opinione di sgarbi: se è vero che i graffiti sono una nuova forma d'arte giovanile, un'arte che viene direttamente dalla strada e dalle proprie esperienze personali e non trasmessa dai professori accademici e trovo che, ad esempio, un treno sia molto più bello se colorato e personalizzato, ritengo anche giusto che questa forma d'arte non sia diffusa ovunque, sopratutto là dove non la si vuole… il problema è che, tra l'altro, i graffiti si distinguono tra disegni (nel gergo, "pezzi") e firme (nel gergo,"tag")… se i primi son belli da vedersi e "ornamentali", le seconde sono al livello di scarabocchi che insozzano i muri… tra l'altro, il graffitaro, proprio per sua natura, raramente accetta uno spazio a lui preposto, sia perchè finirebbe in breve tempo, sia perchè fa parte di questo nuovo tipo d'arte il cercare il proprio posto, meglio se vietato e inaccessibile (cantieri,acquedotti,etc…)…

    è un problema dalle più sfaccettature, che probabilmente andrebbe analizzato a fondo… continuo però a ribadire che le firme e scarabocchi vari, specie se su segnaletica stradale, siano assolutamente da combattere, così come gli adesivi messi con gli stessi scopi (se non sbaglio, in un cartello della rotonda dei "palazzoni" c'è un adesivo a forma di mano che clicka… beh,quella è una specie di tag, è il "marchio di fabbrica" di chi l'ha attaccato)

  12. Salvatore ha detto:

    Caro Davide,

    parte del problema sono proprio i vari "Sgarbi" è i vari sociologi che si affollano a definire "arte" quello che in realtà è un reato. Non si può distinguere tra lo sgorbio e il disegno bello. Anzi, non si deve distinguere, perchè altrimenti, data la patente di artista a questi teppisti, chi i ferma più? Chi ha vero talento (e a Latina francamente non mi pare di aver mai visto un graffito che mi ha impressionato per la sua bellezza) lo può ben esprimere in altro modo, senza dover insozzare il muro di un edificio, o un segnale stradale. Questo fenomeno deve essere combattuto seriamente e non ci deve essere spazio per alcun distinguo.

    Salvatore

  13. renatosd ha detto:

    Salvatore ha scritto:

    …. a Latina francamente non mi pare di aver mai visto un graffito che mi ha impressionato per la sua bellezza ….

     

     quel che dici non è del tutto vero … l'esperimento che fecero sui muri di cinta dell'oratorio era interessante e c'erano anche disegni notevoli come quel piccolo cameo del bimbo nella bolla …..

    Fermo restando che il fenomeno ha assunto dimensioni preoccupanti e che per primi i grafitari non accettano di esprimersi in spazi dedicati … io sarei per riprovare ancora esperimenti di quel tipo …. ovvero proporre spazi in cui loro periodicamente possono esprimersi proponendo contemporaneamente all'esposizione momenti di informazione sul senso civico (magari che non sappiano troppo di pistolotto). Pensavo a spazi che periodicamente possono essere ricoperti (facendo anche una galleria fotografica permanente) e su cui tutti possano liberamente esprimersi dando prova di saper andare oltre la semplice imbrattatura in serie di sigle tipo "Sbam" …. il cui autore meriterebbe davvero di sentire lo sbam delle grate a via Aspromonte …. a meno che non sappia dare prova di saper fare di meglio in tutti i sensi … in primo luogo per il suo amor proprio.

    renato

     

     

     

  14. DeMoN3 ha detto:

    Quello che proponi,per quanto sensato dal punto di vista comune,è inconcepibile per un writer…uno dei più grandi "crimini",infatti,è proprio disegnare sul disegno di un altro…e non penso che se fosse il comune a cancellarlo cambierebbe qualcosa…

     

     

    OT:per enrico:c'è un problema con l'invio del messaggio…se per sbaglio premi l'invia che sta sotto gli allegati,il modulo cerca all'infinito un file che non hai specificato…sarebbe + ovvio che,se lo premi per sbaglio(aka:non hai inserito il percorso del file),lui si comporti come il primo invio,ovvero scrive il messaggio senza allegato

  15. renatosd ha detto:

    Infatti proponevo di mantenerne memoria in un archivio fotografico permanente …. insomma con il buon senso si può trovare una via comune … io penso che ad esempio le pareti del sottopasso sarebbero più belle dipinte invece che grigie …. ma così come sono adesso sono solo sporche di sigle incomprensibili … diamo la possibilità a questi writers di mettersi alla prova …. quando lo spazio finisce si fotografa il tutto, si imbianca e si ricomincia … non mi sembra irragionevole … d'altronde vi sono tante forme d'arte e allestimenti che per quanto assolutamente pregevoli sono per loro stessa natura "temporanee" e poi in fondo siamo tutti temporanei e di passaggio …. la scelta di un "sottopassaggio" in questo senso sarebbe ancor più simbolico e in tema.

    renato

  16. Enrico ha detto:

    DeMoN3 ha scritto:

    [zap] OT:per enrico:c'è un problema con l'invio del messaggio…se per sbaglio premi l'invia che sta sotto gli allegati,il modulo cerca all'infinito un file che non hai specificato…sarebbe + ovvio che,se lo premi per sbaglio(aka:non hai inserito il percorso del file),lui si comporti come il primo invio,ovvero scrive il messaggio senza allegato

    Ok, ci lavoro appena posso 😉

    [OT] PS: ma come, da te mi sarei aspettato anche la soluzione!! 😛 Ma non vi insegnano "un po' di web" all'ultimo anno? 😛

    Enrico

  17. Kla ha detto:

    Ok, quello di dedicare spazi ai writer, già sperimentato in diverse parti del mondo,  può essere interessante è utile ma di solito i veri writer non aderiscono a queste iniziative.

    Purtroppo i veri writer non si accontentano di spazi limitati e più riescono a trasgredire o ad abbellire squallide strutture cittadine più si sentono soddisfatti del loro operato.

    Purtoppo, anche per emulazione ma non solo, ci sono molti ragazzi a cui piace disegnare o scrivere qualcosa di proprio in luoghi pubblici e per affinare la tecnica (allenarsi) e poter diventare sempre più writer fanno dei veri e propri scarabbocchi e imbrattano ovunque.

    Ci sono dei writer "professionisti" che scelgono strutture pubbliche degradate come muri di cinta, fabbriche chiuse piene di ruggine, vecchi relitti di barche, ecc.: e cercano di abbellirli con effetti grafici che risultano molte volte gradevoli.

    Purtroppo fra i writer la soglia di come comportarsi non è uguale per tutti, pertanto fanno bene gli amministratori delle città a cercare in tutti i modi di contrastare questo fenomeno e fanno bene soprattutto quando ad essere prese di mira sono opere d'arte fra cui bisogna collocare anche edifici, strade e piazze delle maggior parte delle nostre città italiane (davvero difficile trovarne una che non meriti rispetto).

    Salutoni

  18. davide ha detto:

    Sono d'accordo sulla proposta di Renato di abbellire il cemento del nuovo sottopasso con dei disegni, sullo stile di quanto fatto a suo tempo per il muro dell'oratorio di San Marco.

    Da allora quel muro è rimasto immacolato, nessuno si è più permesso di scrivere su quei murales, neppure con i "tag".

    Quando venne inaugurato il sottopasso io criticai l'anonimo grigio del cemento, suggerendo di dargli almeno una pittaruta. Mi rendo conto, che, se lo avessero fatto, oggi sarebbe pieno di scarabocchi.

    Dunque perchè non replicare quanto fatto sui muri dell'oratorio San Marco? Naturalmente se il soppasso fosse stato rivestito con pietra ed altri materiali sarei stato contrario, ma visto che così non è, sono favorevole a creare dei murales luminosi che vadano a dare dignità a quell'anonimo manufatto…

    Credo che Freddy e Quartieri Connessi debbano incontrare al più presto Guercio e proporre questa soluzione.

    DAVIDE

  19. DeMoN3 ha detto:

    se son rimasti immacolati è proprio per il codice d'onore tra writers,che li porta a non sovrascriversi(a parte in caso di varie "guerre tra bande")…il problema è che ora i murales dell'oratorio sarebbero quantomeno da sistemare,in quanto si son scrostati in svariati punti…

  20. Enrico ha detto:

    Come già detto da più di qualcuno, penso anche io che i writers "professionisti" non coprano i disegni degli altri. Ed è anche vero, sempre IMHO, che di certo non si metteranno come tutti a disegnare in uno spazio apposito (cercano di raggiungere le zone "vietate", discorso ampio…), ma dobbiamo lo stesso creare zone dove gli apprendisti imparino a disegnare. Sembra assurdo, ma credo che la soluzione non sia tentare di stroncare queste cose qui "perseguitando" i writers, ma semplicemente facendo degli spazi appositi dove chi non è bravo impara. Mentre chi è già un professionista, trova eticamente corretto non rovinare i lavori degli altri.

    PS: funziona così anche "nel mio campo", anche se qualcuno li definisce terroristi…

    Enrico

  21. Enrico ha detto:

    … aggiungerei di escludere dalla mia analisi quelli che fanno veri e propri atti vandalici.

    Perché il problema è sempre che si fa di tutta l'erba un fascio. Mentre IMHO alcuni non sono vandali, ma addirittura artisti.

    Enrico

  22. Salvatore ha detto:

    DeMoN3 ha scritto:

    Quello che proponi,per quanto sensato dal punto di vista comune,è inconcepibile per un writer…uno dei più grandi "crimini",infatti,è proprio disegnare sul disegno di un altro…e non penso che se fosse il comune a cancellarlo cambierebbe qualcosa…

     

    Concordo pienamente con la proposta di Renato.

    Per quanto riguarda la considerazione di DeMoN3, vorrei far notare che non è la società civile a doversi piegare a quello che è concepibile o non concepibile per un writer. Casomai sono questi imbecilli criminali (i writer, appunto) che devono essere piegati alla legge della società civile.

    Salvatore

  23. DeMoN3 ha detto:

    Salvatore ha scritto:

    DeMoN3 ha scritto:

    Quello che proponi,per quanto sensato dal punto di vista comune,è inconcepibile per un writer…uno dei più grandi "crimini",infatti,è proprio disegnare sul disegno di un altro…e non penso che se fosse il comune a cancellarlo cambierebbe qualcosa…

     

    Concordo pienamente con la proposta di Renato.

    per quanto riguarda la considerazione di DeMoN3, vorrei far notare che non è la società civile a doversi piegare a quello che è concepibile o non concepibile per un writer. Casomai sono questi imbecilli criminali (i writer, appunto) che devono essere piegati alla legge della società civile.

    Salvatore

    Non capisci…per un writers disegnare sul disegno di un altro(cancellato da lui o da un'altro)è come se ad un pittore facessero dipingere sulla tela usata da un'altro distruggendo quel lavoro o per uno scrittore usare il manoscritto unica copia di un'altro scrittore cancellato col bianchetto…l'unico problema è che al writers servono muri e non tele,e capisco bene che è un problema dato che non si possono costruire palazzi solo per farglieli disegnare…ma quello che chiedi di fare è inconcepibile

  24. Salvatore ha detto:

    Inconcepibile per un writer, non inconcepibile per la società civile.

    Caro Enrico, se un "artista" va a esprimere la sua "arte" imbrattando il muro di casa mia, o di un'opera pubblica, è un vandalo. Anche se quello che ha disegnato è bello, l'artista resta pur sempre un vandalo.

    Salvatore

  25. DeMoN3 ha detto:

    Uhm…la società sembra civile a chi ci abita,probabilmente vista dagli occhi di un'esterno sarà la più incivile che ci sia…non penso che gli incas si giudicassero incivili,ma i conquistadores li considerarono tali…

     

    In qualsiasi caso,non sempre arte e "civiltà"(o dovremmo dire regolamenti?)vanno a braccetto,basti pensare a tante forme di arte moderna(che ,sottolineo,non mi piace),come i pupazzi-bambini appesi per il collo ad un albero,che sconvolsero la cittadinanza del paese in cui vennero issati,ma che erano autorizzati da comune(mi pare)…

     

    Certo,quando si va a ledere la proprietà privata si viene sempre visti(giustamente)come vandali e delinquenti,ma questo non vuol dire che viene esclusa la componente artistica…

    tutto il discorso,naturalmente,tiene conto di writers con un minimo di buon senso,ovvero che non vanno ad insozzare opere d'arte di altre persone(statue,fontane,palazzi monumentali,etc…)…

     

    il problema è la filosofia che c'è dietro al writing(abbellire il grigiore delle città in qualsiasi forma si presenti,da muri di case,a sottopassi,a autobus,etc…) e la naturale protezione della propria proprietà privata…son due cose inconciliabili…e non aspettatevi che dando loro spazi appositi il fenomeno si blocchi…magari "di giorno" useranno quelli,e "di notte" si sceglieranno i loro posti preferiti…

    Tra l'altro,non vorrei sembrare esagerato,la pena di pulire altri 10 muri oltre al proprio potrebbe essere "pericolosa" (il livello di pericolosità dipende da chi si ha a che fare…) per il punito,proprio per il grande peccato che rappresenta cancellare opere di altri tra i writers…

     

    vi consiglio la visione di un film, "scrivilo sui muri"…la storia è naturalmente romanzata per poter creare il film e le meccaniche sociali gonfiate artificialmente,ma rispecchia abbastanza bene il mondo di writers che ho potuto conoscere,pur non facendone parte

  26. Salvatore ha detto:

    roccia ha scritto:

    A volte i murales sono arte

    Federico Fellini: “Non voglio dimostrare nulla, voglio solo mostrare”.

    http://www.muralesinsardegna.net/

     

    Caro Roccia,

    penso stiamo parlando di due cose diverse: i murale che si vedono nel sito da te proposto, non penso che siano stati scarabocchaiti in fretta e furia di notte, col cappuccio calato sugli occhi. Quelle sembrano opere d'arte commissionate per abbellire una casa o una chiesa o un altro manufatto.

    Salvatore

  27. Salvatore ha detto:

    DeMoN3 ha scritto:

    (…) Tra l'altro,non vorrei sembrare esagerato,la pena di pulire altri 10 muri oltre al proprio potrebbe essere "pericolosa" (il livello di pericolosità dipende da chi si ha a che fare…) per il punito,proprio per il grande peccato che rappresenta cancellare opere di altri tra i writers…

     

    …allora è la soluzione ideale! Se dover ripulire gli sgorbi fatti da qualche altro prepotente imbecille espone a dei rischi, allora quale migliore deterrente!!!

    Salvatore

  28. anna ha detto:

    Ho sempre fatto distinzione tra chi compie un processo artistico come quelli che ci hai mostrato sopra e chi invece non ha proprio niente da dire ma lo dice comunque marcando il territorio come potrebbe fare per motivi ben più fisiologici un qualunque quattrozampe.

    A me invece viene dire… che peccato non avere un muro di casa bianco da mettere a disposizione dei primi. Mi sembrano semplicemente dei poeti innocenti e geniali, da proteggere e incoraggiare. A loro tutta la mia ammirazione.

    Anna

  29. Kla ha detto:

    Per fare un solo esempio fra molti pongo una domanda:

    Erano writer deliquenti quelli che hanno "DIPINTO"  il muro di Berlino?

    Avendoli visti personalmente credo proprio di no. Per me sono e restano opere d'arte.

    Con questo non voglio negare che bisogna essere estremante cauti nel dare definizioni artistiche a tutto ciò che fanno i writer.

    Ci sono dei writer "professionisti" che scelgono strutture pubbliche degradate come muri di cinta, fabbriche chiuse piene di ruggine, vecchi relitti di barche, sottopassi, ecc.: e cercano di abbellirli con effetti grafici che risultano il più delle volte molto gradevoli.

    Purtroppo fra i writer la soglia di come comportarsi rispetto alle aree da decorare non è uguale per tutti, pertanto fanno bene gli amministratori delle città a cercare in tutti i modi (compreso quello di offrire degli spazi anche sapendo che i veri writer non li utilizzeranno) di contrastare questo fenomeno e fanno bene soprattutto quando ad essere prese di mira sono opere d'arte fra cui bisogna collocare anche edifici, strade e piazze delle maggior parte delle nostre città italiane (davvero difficile trovarne una che non meriti rispetto).

    Contestualmente i Sindaci dovrebbero attuare tutti ciò che è possibile affinchè tutte le aree urbane siano manutenute e mantenute sotto controllo e non siano abbandonate favorendone il degrado. Quando un'area è degradata diventa terreno ancor più fertile per tutti i tipi di VANDALI.

    Salutoni