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È sicuro il nostro Ufficio Postale?


L’ufficio è dotato di una semplice porta scorrevole azionata da una fotocellula sia dall’interno sia dall’esterno. Chiunque può aprire la porta e, rimanendo nel raggio d’azione della fotocellula, può tenerla aperta.  

Telecamere

Sono riuscito a vedere solo una telecamera, ed è posta in modo tale che inquadra solo il POSTAMAT. Il movimento di ingresso e uscita non è monitorato (a meno che non vi siano altre telecamere occultate che non ho visto). 

Guardia Giurata

Adesso c’è! Dopo che sono scappati i buoi hanno chiuso le porte, verrebbe da dire! Meglio tardi che mai. Ma durerà? O è solo una misura temporanea? 

Retro

Il retro dell’Ufficio postale è delimitato da una vetrata (Blindata?, Allarmata? Boh!) che da sul portico posteriore del centro commerciale. Un posto non proprio pieno di vita. Sul retro non c’è nemmeno una telecamera e di notte non è difficile immaginare una “banda del buco” agire indisturbata. 

Aggiungiamoci i problemi di sempre, la carenza cronica di controlli, la distanza enorme dal più vicino posto di polizia, la caserma dei Carabinieri promessa ad ogni tornata elettorale e mai aperta… ed ecco che il quadro comincia a tingersi di tinte fosche. Tanto fosche che oggi, per non sapere leggere né scrivere, ho preferito lasciare a casa la mia bimba di sei anni quando sono andato in posta per pagare un bollettino.

 

Salvatore Antoci

 

 

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Nessuna risposta

  1. Kla ha detto:

    Caro Salvatore, grazie inanzi tutto per i dubbi manifestati in modo così puntuale anche con il supporto fotografico.

    Anche io fin dal primo giorno ho avuto la sensazione che l'ambiente fosse poco sicuro. Niente da dire infatti sul nuovo "lay out" che le Poste hanno deciso di adottare ma sono restato  un pò perplesso quando ho notato il tipo di porta che non prevede nessun controllo preliminare come accade nelle banche.

    Constato che tutti gli uffici postali, vecchi o nuovi che siano non adottano controlli di sicurezza in entrata.

    Alle Poste si può entrare con una borsa contenete un PC portatile, un cassetta di attrezzi, un Casco. In Banca ciò non è consentito.

    Basta pensare cosa potrebbe essere possibile introdurre nell'Ufficio Postale  in una borsa per PC al posto di un PC o all'interno di una cassetta di attrezzi per farsi venire un pò di brividi.

    Ho notato con piacere che il nostro nuovo ufficio Postale e sempre pieno di gente, questo sottolinea il fatto che questo servizio era necessario in questi quartieri e che la sola chiusura temporanea di qualche ufficio postale nei dintorni non giustifica un afflusso cosi numeroso di persone. L'ufficio Postale serviva davvero.

    A far la fila ci sono persone di vario tipo, anziani giovani mamme con i propri figli che alcune volte sono tenuti nei passeggini.

    Sono spaventato al solo pensiero di cosa potrebbe accadere se un delinquente entrasse nell'ufficio postale con un'arma in mano con molti clienti dentro fra cui soprattutto bambini.

    Recentissimamente e a poco tempo dall'apertura l'ufficio Postale ha subito una rapina, pertanto credo che la direzione Postale dovrebbe prendere in seria considerazione un riesame della sicurezza del nuovo ufficio in largo Cesti (e non solo). Sono convinto che oltre a nuovi provvedimenti per la sorveglianza interna, esterna e sul retro occorra anche unna continua presenza di guardie giurate o in assenza di queste della presenza delle delle forze dell'ordine.

    Sono altresì del parere che l'apertura della Caserma dei Carabinieri nel quartiere Q5 dovrebbe essere anticipata al massimo e che la presenza fisica delle forze dell'ordine nei quartieri  migliori la sicurezza e sia un ottimo deterrente per scongiurare azioni di delinquenza.

    Salutoni 

     

  2. MarmaLT ha detto:

    Pillole di sicurezza: 1) quando si entra in un luogo a rischio… tenere il cellulare con attivato un numero di emergenza 112, 113 o altro…;  2) Se si va in due uno resti fuori, oppure con spirito di solidarietà ci si organizzi… Oggi alla poste di Via Isonzo, mentre attendevo il turno, fuori con il 112 inserito e con occhio attento ai movimenti… 3) Sollecitare un piano di sicurezza per le situazioni di emergena come quelle vissute; 4) Chiedere alla Questura o Carabinieri di fare lezioni sui comportamenti da tenere in caso di critici, compreso quello vissuto all'Ufficio Postale. 

    Qualcuno dirà ma non si può vivere così!! In questo mondo, con le problematiche che ci attanagliano, bisogna tenere gli occhi aperti e accrescere il senso di solidarietà e di appartenenza ad una comunità… pensare che sia un peso, significa mettersi e mettere, la comunità, a rischio.

  3. Salvatore ha detto:

    MarmaLT ha scritto:

    Pillole di sicurezza: 1) quando si entra in un luogo a rischio… tenere il cellulare con attivato un numero di emergenza 112, 113 o altro…;  2) Se si va in due uno resti fuori, oppure con spirito di solidarietà ci si organizzi… Oggi alla poste di Via Isonzo, mentre attendevo il turno, fuori con il 112 inserito e con occhio attento ai movimenti… 3) Sollecitare un piano di sicurezza per le situazioni di emergena come quelle vissute; 4) Chiedere alla Questura o Carabinieri di fare lezioni sui comportamenti da tenere in caso di critici, compreso quello vissuto all'Ufficio Postale. 

    Qualcuno dirà ma non si può vivere così!! In questo mondo, con le problematiche che ci attanagliano, bisogna tenere gli occhi aperti e accrescere il senso di solidarietà e di appartenenza ad una comunità… pensare che sia un peso, significa mettersi e mettere, la comunità, a rischio.

     

    Caro Mario,

    tra le cose che hai detto ci sono moltissimi modus operandi delle comunità "Neighborhood Watch" sparse in tutto il mondo.

    Piani di sicurezza, lezioni, incontri e cooperazioni tra le forze dell'ordine e i cittadini, sono all'ordine del giorno.

    Noi 2 anni fa, tramite il sito q4q5.it, avevamo seriamente tentato di introdurre un programma simile…  ma si è infranto contro la diffidenza della gente ancor prima di rimbalzare contro il muro di gomma delle Istituzioni.

    salvatore

  4. MarmaLT ha detto:

    Questo è il,momento di chiedere ufficialemnte con ua lettera aperta al Prfetto, al Questore , al Comandante Provle dei carabinieri, al Comandante Prov.le della Guardia di Finanza di volre concordare con l'Associazione dei Quartieri Cionnessi q4q5… la lettera inviamola anche p.c. ai Ministeri e comandi nazionali di riferimento, am soprattiutto alla stampa, non solo locale, ma anche nazionale… martellando sulla esigenza che si crei questa collaborazione fra Organi di Polizia e cittadinanza al fine di creare un simbiosi nella lotta alla micro… e conseguentemente, alla macrocriminalità. E' tempo di alzare il tiro visto che solo con una richissta di aiuto all Amplifon , può accadere che ci ascoltino localmente.

    Io resto dell'avviso che oggi, solo alzando al voce e facendo capire che si può movimentare gente sui problemi, può accaere che l'Amplifo lo vadio a comprare da soli

  5. Kla ha detto:

    Sono dell'opinione che in primis la Direzione delle Poste debba prendere in seria considerazione un riesame dei criteri di  sicurezza del nuovo ufficio in largo Cesti attraverso l'aumento di videocamere per la sorveglianza interna ed esterna estendendo questo tipo di controllo anche sul retro dell'edificio in concomitanza con le porte di accesso.  La Direzione delle Poste dovrebbe assicurare  sempre una continua presenza di guardie giurate durante i periodi di apertura al pubblico

    Sono altresì del parere che l'apertura della Caserma dei Carabinieri nel quartiere Q5 dovrebbe essere anticipata al massimo e che la presenza fisica delle forze dell'ordine nei quartieri  migliori la sicurezza e sia un ottimo deterrente per scongiurare azioni di delinquenza. La Direzione delle Poste dovrebbe spingere e sollecitare le Istituzioni affinchè la Caserma dei Carabinieri posta nello stesso quartiere dell'ufficio Postale sia attivata nel più breve tempo possibile e che nel transitorio venga garantito un continuo pattugliamento del territorio antistante questo ufficio (e non solo).

    Quanto detto non esclude progetti molto più ampi che prevedano sistemi di videosorveglianza in tutti i quartieri (non solo all'ufficio Postale), ma in attesa che possano essere approvati e realizzati, prevedendo tempi lunghi e considerando che eventuali ampliamenti possano solo che migliorare la situazione, ritengo opportuno che la Direzione Postale debba provvedere in proprio e più velocemente possibile ad attuare miglioramenti dei criteri di sicurezza attuali al fine di operare un controllo maggiore intorno e dentro l'Ufficio Postale. 

    Quanto detto non sottintende che la presenza di una caserma di Carabinieri possa rappresentare una garanzia in più in termini di sicurezza per tutti i quartieri Q4 e Q5 e non solo per l'ufficio Postale.

    Salutoni

    Claudio Ennas

  6. MarmaLT ha detto:

    Claudio, condivido pienamente i contenuti del tuo comemnto, credo che siano le 'normalità' inn un società civile, perchè si sapeva benissimo che ci sarebbe stata una rapina, così come sono a rischio oggi Uffici Postali, gioiellerie, tabaccai, ecc… il problema è in attesa che le Istituzioni e i preposti facciano quanto dovuto, la "difesa personale" è l'unica che può consentirci, sempre di conseguire il risultato di evitare un pericolo o far si che, se accade l'accidente di turno, potre fare in modoc he ci sia minor danno e catturare l'autor/i del fatto. Buona serata…  

  7. Baol ha detto:

    Ad oggi cosa è stato fatto per risolvere il problema della sicurezza dell'ufficio postale in largo Cesti? Qualcuno di voi ha delle notizie in merito? Mi hanno detto che il servizio di vigilanza è terminato, quindi all'esterno non ci sarà più una guardia giurata… ciò significa che sono state prese delle misure di sicurezza tali da garantire l'incolumità dei cittadini che si recano all'ufficio postale, o semplicemente che "passata la paura" il caso è stato "archiviato" e ci si rimette nelle mani della buona sorte, sperando che non accada di nuovo?  Sappiamo tutti che le rapine nella nostra città sono aumentate, sia nelle banche che negli esercizi commerciali, e senza dubbio, viste le premesse, la posta in Q5 rappresenta qualcosa di appetibile, perché non sorvegliata, una facile preda dunque… sarebbe opportuno approfondire questo argomento, nell'interesse di tutti i cittadini.