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  1. Freddy ha detto:

    Luigi, credo che la tua rabbia sia dovuta alla frustrazione di uno che non riesce ad intravedere nessuna luce nel profondo buoi della politica italiana.

    Ho però l'impressione che tu stia parlando di Latina e della nostra amministrazione come fossero completamente distaccate dal contesto nazionale.

    Sembra quasi che usciti dalle mura del capoluogo pontino, si possa ammirare un paesaggio diverso, dove tutto è quasi perfetto.

    In realtà la tua triste analisi (probabilmente molto vicina alla realtà) a me sembra rappresenti molto bene l'intero "stivale", e Latina è solo la parte da noi più conosciuta.

    A mio modestissimo parere invece chi ha davvero a cuore le sorti di questa città non deve mai prescindere dal contesto nazionale, deve cioè fare una valutazione a 360° sulle reali differenze tra ciò che è tipicamente locale da ciò che invece è ormai radicato nel costume italico.

    Ad esempio, affermi che ci sono persone che usano il proprio voto come merce di scambio…benissimo, dimmi in quale altra realtà Italiana ciò non accade.

    Detto questo, lungi da me pensare che questi scempi della nostra sfumata civiltà, non vadano  denunciati, anzi bene hai fatto.

    Probabilmente la strada da fare è molto più lunga, nulla cambierà in pochi anni ne a Latina ne nel resto del Paese se prima non cambieranno gli Italiani.

    La ricetta perfetta non esiste e forse mai esisterà. Certamente da qualche parte bisogna iniziare e se anche i nostri sforzi rappresentano una goccia in mezzo ala mare ed risultati tarderanno a venire, non bisogna scoraggiarsi mai!. Ognuno di noi, con il proprio ruolo e con le proprie capacità, può e deve dare il proprio contributo.

    Basta darsi obiettivi razionali e raggiungibili. In ogni caso i risultati arriveranno e anche se noi non li vedremo, sarà importante poter pensare  che la direzione era quella giusta, il rispetto della legalità a tutti i livelli!

    Questa a mio parere è l'unica benzina di chi ha deciso di marciare contro corrente a dispetto di minacce, frustrazioni e bastoni fra le ruote.

    La gente vede, sente, capisce, non è stupida, e chissà, forse prima o poi…!

    freddy

     

     

     

  2. Salvatore ha detto:

    caro Luigi,

    nelle tua frustrazione rivedo la mia… e il tuo sfogo lo capisco e lo condivido. Sembra assurdo, ma la società civile italiana ha deciso di suicidarsi in nome di un egoismo e di un individualaismo che annebbia le menti e non fa vedere più in là del tornaconto personale immediato. L'Italia ormai sta inesorabilmente sprofondando nelle sabbie mobili dell'inciviltà, del degrado, del declino,  della corruzione, della connivenza, dell'illegalità e della miseria… ma tutti continuano, imperterriti, la marcia trionfale verso l'eutanasia. Eutanasia di un paese che potrebbe essere ai vertici mondiali, che potrebbe primeggiare in tutto, che potrebeb essere un faro di civiltà per il  mondo intero, e invece questo paese ha deciso di fare karakiri, mentre alcuni poveri donchiscitte caricano i mulini a vento. 

    Salvatore

  3. rossana ha detto:

    da rossana

    Caro Luigi contro questo governo non c'e' niente da fare , non ci sono intese con i cittadini, tutto decidono a casa loro come deve essere governata questa nostra povera Italia, le tante battaglie fatte in anni precedenti per chiudere le centrali nucleari, non sono valse a niente , ed  evidentemente neanche il disastro provocato da Chenobyl viene preso in considerazione , visto che questo governo ha deciso lui, senza nessun confronto con la  popolazione di riaprire le centrali nucleari , molti scenziati hanno parlato e detto che ci vorranno dai 15 / 20 anni per essere pronte ,ed allora non saranno piu' utili visto che in America molte centrali le stanno chiudendo perche' l'uranio che serve per alimentarle sta finendo, e tutto questo lavoro e tutti i miliardi di euro spesi saranno stati inutili, e poi come faranno a smaltire le scorie nucleari? In America le hanno sotterrate sotto una montagna di duemila metri riepiedno tutti i cunicoli e gallerie che avevano trovato , ma questa mattina ho sentito dire  sulla trasmissione il Caffe', che quelle scorie sotterrate si stanno surriscaldando. e non sanno cosa succedera' se dovessero scoppiare sotto la montagna , e  quali danni provocherebbero , e allora se sanno tutte queste cose, perche' pensare a riaprirle ? forse perche' ci sono in ballo tanti miliardi ? perche' non fanno un referendum per chiedere alle gente se le vogliono , o se si preferisce cercare altre fonti di energia pulita, Anche riutilizzando la monnezza come dicono a Napoli , come hanno fatto in Toscane e nel Trentino che usano tutto senza scarto anche come combustibile, per le auto e riscaldamento? e l'umido per la coltivazione dei campi come concime,  perche' il governo non chiede aiuto a quelle aziende per costruire termovalorizzatori per i rifiuti ? forse non ci guadagnerebbero abbastanza? oppure hanno timore che si risparmierebbero molti soldi per altri benefici,  altro  che spendere per centrali nucleari , o per opere assurde come il ponte di messina. Ora ci tocchera' pagare anche i danni che Berlusconi a provocato ad Europa 7 , in beneficio  di rete 4, ma vi pare giusto tutto questo?

    distinti saluti rossana 

  4. MarmaLT ha detto:

    C'è molta verità in quello che Luigi Gallo ha scritto, tant'altra nelle riflessioni di Freddy ed altri. Certo Latina non è migliore o peggiore del resto d'Italia, ma v'è un'Italia migliore che fa di questa città un pezzo dell'Italia peggiore. A Luigi ho mandato messaggi che potrebbe cogliere e esaminare un percorso possibile per cambiare questa città.. non che si ha un bacchetta magica, ma si può seminare per futuri raccolti per questa città, frutti che forse io non vedrò ma potrebbero essere la luce infondo la tunnel di Latina.

  5. Banzai ha detto:

    Semplice! o quasi…

    Il potere controlla l'informazione, il popolo dipende dall'informazione.

    Non è la teoria della relatività, ma quasi…

    Luoghi (liberi) come questo sul portale danno la possibilità al popolo di riflettere e organizzarsi.

    Il potere teme un popolo "attivo", perché il popolo "attivo" è in grado di pensare, riflettere, criticare.

    Un consumatore "critico" non compra un prodotto solo perché ne ha visto la pubblicità in TV, anzi…

    Un cittadino "critico" non vive passivamente tutte le scelte di chi amministra, anzi le valuta, le critica, le apprezza o le demolisce.

    Latina è la "nostra città"! Ci appartiene e sarà dei nostri figli, che dovranno rispettarla e migliorarla.

     A noi spetta un'opera di sensibilizzazione affinché le persone rispettino e valorizzino il bene comune.

    Piccoli passi ma costanti, portano lontano.

     

    Un abbraccio

     

    bruno