Archivio Mensile: Gennaio 2008

Megadiscarica a Pontinia!!!

Ieri sul giornale La Repubblica e sul sito www.repubblica.it è comparso un articolo riguardante una discarica abusiva di Pontinia che rischia di inquinare prodotti agricoli che vengono distribuiti nella nostra provincia e in quella di Roma.

Dal sito:

Rifiuti, scoperta megadiscarica abusiva

Otto ettari a Pontinia. "A rischio frutta e verdura che arrivano a Roma"
di Maria Elena Vincenzi

Otto ettari completamente abbandonati. Lasciati solo ai rifiuti, copertoni, carcasse di animali, medicinali scaduti. Siamo a Pontinia. A ridosso di una delle zone verdi più belle del Lazio. E poco lontano da coltivazioni, allevamenti, caseifici. Cioè frutta, verdure, carne e formaggi. Molti dei quali finiscono sulle tavole di Roma e dintorni. Carciofi, insalate, mais, grano. Poi ancora, bufale, mucche, capre e pecore.

Siamo nel cuore dell´Agropontino. Una zona, spiegano dall´Associazione Rete dei Cittadini, "che ha una naturale vocazione all´agroalimentare e alla zootecnia". Ma, a dire il vero, c´è anche altro. Ci sono i "Gricilli", meglio noti come i laghi del Vescovo, bacini di acqua solfurea e dolce, situati a ridosso dei Monti Lepini, tra Sezze e Priverno, vicino al fiume Ufente. Una zona rimasta intatta, di 175 ettari, inserita nel piano regionale dei parchi e delle riserve naturali e tenuta sotto controllo dalla Comunità Europea per la salvaguardia delle aree protette. Insomma, un´area di grande pregio ambientalistico.

Eppure, proprio accanto ai "Gricilli" c´è un appezzamento di circa 8 ettari, denominato vasca di espansione, che dovrebbe servire a contenere le acque in caso di straripamento. Ma qui l´unico straripamento visibile è quello dell´immondizia. Una mega discarica abusiva. A cielo aperto e non solo: alcuni scavi nel terreno rivelano che molti degli scarti sono stati nascosti sottoterra. Ci sono carcasse in putrefazione di animali morti, bufale e ovini che, invece di essere cremate come prevede la legge, sono state buttate qui a marcire. Ci sono tonnellate di pneumatici accatastati dappertutto. Ci sono cumuli di lastre d´eternit, centinaia di metri di tubature in plastica, nylon per serre, lavatrici, frigoriferi, mobili, fusti contenenti olio, rifiuti di cantieri edili, componenti di carrozzerie d´auto, prodotti chimici, sacchi contenenti con ogni probabilità scarti farmaceutici, rottami ferrosi. Insomma, c´è di tutto. Compresi i resti dei tanti incendi dolosi appiccati nel tentativo di far sparire questi rifiuti "scomodi".

Il tutto a pochi metri di distanza dal patrimonio protetto dei laghi del Vescovo da cui quest´area è separata solo da un canale. Tutto intorno, altri corsi d´acqua, tra cui anche il fiume Ufente. La direzione è quella del mare, in un viaggio lungo chilometri. Insomma, non bastasse la contaminazione di un´area unica da salvaguardare, la Rete denuncia un rischio contaminazione delle acque di irrigazione. Qualche giorno fa, l´associazione ha inviato un esposto alla procura di Latina per denunciare una situazione "pericolosa per noi locali, ma anche per i romani perché gran parte dei nostri prodotti finiscono nei mercati alimentari della Capitale". E la vergogna corre sul web: i cittadini hanno messo anche un eloquente filmato su YouTube, dal titolo "Anno 2008. Pontinia".

Fra i rifiuti contenitori di medicinali

Meno allarmista, pur riconoscendo i rischi ambientali, Giorgio Libralato, presidente di Pontinia Ecologia e Territorio. "Le acque sono sulfuree, per cui dannose all´irrigazione. Certo, il pericolo di infiltrazioni nelle falde c´è, anche perché in zona sono superficiali. Non so quanto possa nuocere sull´agricoltura, di sicuro è molto preoccupante dal punto di vista ambientale". Dura la reazione del sindaco di Pontinia, Eligio Tombolillo, che esclude ogni rischio di contaminazione dei prodotti della zona: "Si tratta di allarmismo strumentale, non creiamo il mostro sull´agricoltura della nostra zona. La filiera è sana.

La vasca di espansione fu fatta per contenere eventuali straripamenti: per questo non è dedita all´agricoltura. Ed è isolata. Per di più, in pieno inverno nemmeno si irriga". Il problema dei rifiuti accatastati esiste, però. "Proprio per questo – ha spiegato il primo cittadino – Con il consorzio di bonifica vogliamo chiudere l´accesso all´area per evitare che entrino persone estranee".

(28 gennaio 2008)
Di seguito il link del video messo su you tube:
Oppure andate sul sito e scrivete "Pontinia anno 2008"
Il link dell'articolo de La Repubblica:
Questa notizia dimostra che il problema dei rifiuti non è solo di Napoli, ma riguarda tutti noi.
Andrea Barboni

Cirilli: Grande partecipazione ai Gazebi

Da: Fabrizio Cirilli
Data: 01/28/08 17:29:02
Oggetto: COMUNICATO STAMPA

Gazebo de ‘l’altra faccia della politica’: grande partecipazione da parte dei cittadini e centinaia di firme raccolte nelle petizioni popolari.

 

Sabato e domenica scorsi sono ritornati per le vie del centro della città, nei quartieri Q4 e Q5 e a Latina scalo, i gazebo del movimento popolare “l’altra faccia della politica”. Un’iniziativa, quella dell’organizzazione che fa capo a Fabrizio Cirilli, nata dopo l’occupazione dell’aula consiliare in merito alla questione delle bollette Tia della Latina Ambiente e che intende riportare la politica direttamente alla base, ossia tra quei cittadini che il più delle volte si trovano all’oscuro delle decisioni che riguardano la città per poi pagarne le conseguenze. Tra le varie battaglie portate avanti, prosegue quella della petizione popolare sulla Latina Ambiente, ed anche in questo week-end sono state centinaia le firme raccolte per arrivare allo scioglimento della società mista. “Abbiamo constatato – spiegano con entusiasmo i responsabili dei gazebo – come la gente sia rimasta particolarmente scossa dalle ultime vicende che hanno riguardato Acqualatina. Per questo in molti hanno firmato per lo scioglimento della Latina Ambiente, perché è ormai chiaro a tutti che le società miste tutto fanno eccetto che tutelare i cittadini. La partecipazione da parte della gente è stata davvero sensibile”. Oltre alla raccolta firme per lo scioglimento della Latina Ambiente, i cittadini hanno potuto reperire materiale informativo su altre importanti questioni, quali ad esempio quella della realizzazione della metro leggera. “Riteniamo la metro leggera un servizio importante per la città, ma se dovesse essere realizzata così come previsto dal progetto e dal piano economico, significherebbe portare la nostra città, e quindi le tasche di noi contribuenti, al dissesto finanziario. I cittadini finalmente, in merito a quest’opera, stanno capendo la realtà dei fatti e in molti, tra l’altro, hanno aderito anche al nostro movimento. A tal proposito ci teniamo a precisare che chi aderisce al Movimento può avere qualsiasi colore politico, ma deve essere accomunato da un unico intento: salvaguardare il futuro della nostra città e del nostro territorio dagli interessi di una politica fatta per pochi e non per i molti”. I gazebo torneranno in piazza del popolo il 3 febbraio, intanto è possibile seguire le iniziative del movimento ed interagire con Fabrizio Cirilli e gli altri responsabile de L’altra faccia della politica anche attraverso l’aggiornatissimo portale www.laltrafacciadellapolitica.it

PD: Campagna informativa su Acqualatina

COMUNE DI LATINA Gruppo Consiliare “Partito Democratico” Latina, lì  28 gennaio 2008 

    “In margine alla vicenda giudiziaria che ha interessato Acqualatina, decapitandone i vertici e la direzione operativa, il PD ha preso le già note posizioni e si prepara comunque ad una campagna informativa anche su scala provinciale al pari di quanto già fatto per i rifiuti.

Devo precisare però che sia il sottoscritto che l’intero Gruppo Consiliare di Latina da tempo hanno invocato una chiarezza che non c’è stata da parte della maggioranza e dello stesso Sindaco Zaccheo, il quale ha preferito tacere, forse per carità di allenza, sulla congruità e la legittimità sia della Convenzione che delle sue modifiche, degli obblighi a carico del gestore Acqualatina non osservati, della modulazione tariffaria e degli indiscriminati aumenti in assenza del contenimento delle perdite e degli investimenti sulla rete, così come di ingiustificati regali fatti dall’Amministrazione Zaccheo al gestore ( questione delle caditoie ).

    E’ chiaro l’obiettivo della maggioranza: chiusura a riccio e nessuna discussione sulla sostanza delle cose, se vi sono responsabilità singole se ne occupino i magistrati. Ma questo è inaccettabile per l’opposizione democratica.

    L’affare acqua è nato in piena filiera di governo di centrodestra, ha conosciuto coperture autorevoli, i suoi contorni sono tutti riconducibili alla maggioranza che all’epoca non solo la ispirò ma la spinse fino alle scelte dei dirigenti, dei manager, di gran parte del personale: scaricare tutto su alcune ancora non dimostrate colpe singole è come fare gli struzzi.

    E’ necessario che la politica, tutta la politica, sia quella dei partiti che quella delle istituzioni, dalla Provincia alla Regione all’ATO 4, ripensino integralmente la questione, dal sistema istituzionale – gestore privato – alle regole di funzionamento, dall’ambito unico provinciale al sistema tariffario, dagli oneri dei comuni e dei cittadini ai capitali che dovrebbero essere investiti e alle fonti di questi, per ottimizzare un servizio essenziale – ciclo idrico integrato – ma che investe un bene primario come l’acqua, impedendo che taluno lucri senza ragione apprezzabile.

    Per questo il Gruppo Consiliare del PD ha chiesto che questo dibattito, che dovrà vedere come parte anche la Regione, inizi URGENTEMENTE  già dal Comune di Latina, vero e proprio Comune capofila  sia in termini quantitativi – Latina rappresenta circa il 12% dell’Ambito – che politici, senza sfuggire alle responsabilità politiche.

    Ai Magistrati l’accertamento, se ve ne sono, delle colpe e degli eventuali  reati, ma la politica deve recuperare una riflessione ampia e profonda sia sul perché ciò sia accaduto  e cosa non funzioni nel sistema, peraltro pensato, organizzato e varato in epoca di pieno e solitario centrodestra.

Eurispes ed Unioncamere hanno stimato che in un decennio la tariffa idrica a carico degli utenti sia aumentata di circa il 60%!

Questo il senso della richiesta di convocazione del Consiglio di Latina depositata oggi”.

  

Il  Capogruppo Maurizio Mansutti

L’assordante silenzio del Sindaco

Da: stabile
Data: 01/28/08 12:49:04
Oggetto: [Contattaci] Comunicato stampa

 

La Destra chiede al sindaco di Latina di rassicurare i
cittadini-contribuenti sul fatto che l’amministrazione da lui guidata
è pronta a porsi al loro servizio, rispetto a quanto potrebbe
emergere dalla vicenda Acqualatina.
La Destra chiede anche al sindaco del Comune di Latina, socio maggioritario
di parte pubblica di Acqualatina S.p.A., di informare i
cittadini-contribuenti delle eventuali azioni intraprese dalla costituzione
della società ad oggi in merito al costo dell’acqua (sempre più elevato), ai
“costi politici” della società, al miglioramento dei servizi.
Non possiamo non rilevare che il sindaco del capoluogo, ad oggi, non ha
proferito parola alcuna.
Non gli chiediamo di esprimersi sulla vicenda giudiziaria o
di entrare nel merito della stessa, ma di informare i cittadini su come
l’amministrazione intenda tutelare i loro interessi e, soprattutto, di
dimostrare che durante la gestione Acqualatina il Comune di Latina,
ripetiamo socio maggioritario di parte pubblica, ha svolto il proprio ruolo
nel primario interesse dei cittadini.
Lo invitiamo ad andare in giro per
la città, ad ascoltare le persone, a farsi dire degli importi delle
bollette, per molti insostenibili.
Ricordi il sindaco, che lui è il
primo cittadino, ha responsabilità precise, e visto che nel passato
ha sempre rivendicato il primato della politica, faccia in modo che
la politica svolga il suo ruolo cercando di chiarire tutte le zone d’ombra.
Non dia modo di pensare che il silenzio della politica e quello suo
personale debba essere interpretato come un silenzio che nasconde un
profondo imbarazzo.
Convochi urgentemente un inevitabile consiglio comunale per chiarire quello
che l’amministrazione comunale ha fatto sul problema dell’acqua in questi
ultimi anni e
coinvolgere tutti i consiglieri in ordine alla valutazione di eventuali
decisioni da adottare.
Andrea Stabile
Responsabile Dipartimento Tutela Sociale “La Destra”

Inaugurato nuovo parco giochi in Via Villafranca

Nei giorni scorsi il valente sindaco Zaccheo ed il suo assessore all'arredo urbano hanno inagurato l'ennesimo parco giochi a via Villafranca, angolo via Tanaro nei pressi del palazzetto dello sport e delle nuove palestre e piscina.

Quanti ne avranno inaugurati dal 2002? 46? E quanti sono ancora in buone condizioni e quanti no, visto che dopo l'inaugurazione l'amministrazione non se ne è più curata, lasciandoli andare in malora, con i vandali che hanno devastato tutto?

Perchè non fare un bel reportage con le foto della situazione attuale e con un voto al grado di manutenzione di questi spazi verdi?

Riguardo al parco Locatelli ed al parco giochi di Via Sante Palumbo (quella piazza sotto i palazzoni Ater che si vedono alle spalle della caserma dei Vigili del Fuoco), devo dire che negli ultimi mesi la manutenzione è migliorata..

Questo perchè era stato affidato l'appalto di manutenzione del Parco Locatelli, Piazza Moro, Piazza Berlinguer, Parco del Pantanaccio, e di Via Sante Palumbo ad una cooperativa sociale, "La Tartaruga" per circa 100 mila euro.

Il problema è che siccome l'appalto era sperimentale, non si sà se verrà rinnovato, e dunque c'è il forte presintimento che queste aree, relativamente nuove, torneranno nel degrado più profondo…

ARKAN

L’Ass. Latina CiclAbile su Latina Oggi

Riportaimo di seguito l'articolo pubblicato spontaneamente da Latina Oggi sull'associaione "Latina CiclAbile" (anche se il quotidiano riporta ancora il vecchio nome "Amici della Bicicletta".

Cogliamo l'occasione per ringraziare la redazione di Latina Oggi, per solita attenzione ridervata a tutte le nostre iniziative (in questo caso, in particolare, di Vincenzo Spica).

Ferdinando Cedrone

Enormi sprechi di energia elettrica

 Latina, 26 Gennaio 2008

 

Al Sig. Sindaco di LatinaOn. Vincenzo Zaccheo  Con la presente Vi comunichiamo che, lungo le strade comunali, l’illuminazione pubblica si accende nelle prime ore del pomeriggio, con un enorme consumo di energia elettrica.Si chiede di far controllare l’orario, visto che le giornate si stanno allungando.   

Il  Vice Presidente Nazionale

        Giovanni Delle Cave

Giornata della memoria

http://www.comune.latina.it/news.php?id=2898

 

Data:26/01/2008
Giornata della Memoria, per non dimenticare


Messaggio del sindaco


Latina quest’anno ha scelto di sottolineare il Giorno della Memoria con un momento teatrale dedicato ai giovani. Non è scelta casuale. Perché ai giovani, soprattutto ai giovani, va dedicata questa opportunità di riflessione che giustamente il Parlamento italiano ha voluto istituzionalizzare nel 2000.
Quando il 27 gennaio 1945  la prima pattuglia russa giunse in vista del Lager di Auschwitz, il mondo conobbe una verità aberrante, fatta di milioni di uomini, donne, bambini travolti dall'orrore della deportazione e del genocidio.  
Ricordare la Shoah, le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, è un dovere morale di tutti.
Perché chi non conosce il passato è condannato a ripeterlo.
Lunedì in teatro, attraverso gli spunti di riflessione che ci verranno dalla rappresentazione curata da Costanzo e Farau, rivivremo quel dramma: spero rappresenti per tutti un’occasione per una sensibilizzazione profonda sui temi legati ai diritti umani ed alla loro negazione, un’opportunità per rilanciare la cultura del dialogo, del confronto, della solidarietà e dell’amore, per rinvigorire il nostro impegno ad essere costruttori di pace.
Con questo spirito celebriamo la Giornata della Memoria: come opportunità, oltre la ritualità, per rafforzare l’impegno a costruire – tutti insieme – un futuro migliore.
on.le Vincenzo Zaccheo – Sindaco di Latina

Lettera aperta (di A. Turri) a Grassucci

Da: zizou87
Data: 01/26/08 09:33:22
Oggetto: [ReteLegale] Lettera aperta a Lidano Grassucci. di Antonio Turri in risposta all'articolo "la mafia dei coglioni"

 

Lettera Aperta a Lidano Grassucci
Egr.Direttore
Con questa lettera rispondo a quanto contenuto nel tuo articolo del 24
gennaio 2008 dal titolo: la mafia dei coglioni.
Non entro in polemica in merito a quanto asserisci su fatti
riconducibili a persone o categorie professionali o con le tue legittime
opinioni sul loro conto ma, mi permetto di dissentire sulle affermazioni
che fai su quanto attiene le emergenze criminali e sull´analisi che
riguarda molti giovani di questa città.
Probabilmente viviamo in due luoghi diversi.
Probabilmente dimentichi di dirigere un giornale nel quale riportate
quotidianamente in cronaca reiterati fatti di intensa gravità .
Probabilmente il solo fatto di essere giornalista ti fa ritenere di
avere certezze anche su episodi di questa città e della sua provincia
che,non certo io piccolo piccolo, ma altri, con riconosciute
capacità,leggono in maniera meno superficiale di quanto mi sembra tu
faccia. Giornalisti compresi.
Non sto qui a parlarti delle relazioni della Direzione Investigativa
antimafia e dei rapporti della Dia su Latina e sul Basso Lazio.
Non ti cito le ultime dichiarazioni del dottor Ormanni , di altri
magistrati e di quanto scritto negli innumerevoli rapporti di eccellenti
Ufficiali dell´Arma o di responsabili politici del Ministero
dell´Interno, sul radicamento delle mafie.
Certo, non si analizzano questi fenomeni negli incontri da bar nel
centro di Latina,davanti ad un buon caffè.
Mi permetto di invitarti ad aprire gli occhi su quanto avviene nella
città che sostieni di amare. A non sottovalutare le difficoltà di molti
cittadini non solo sotto il profilo economico ma anche in tema di
diritti,specie al lavoro che non è concessione benevola per gli amici.
In particolare non può esserlo per un socialista come ti definisci
Nella nostra città non sono solo i pur rispettabili mattinali di
Questura a confermare il disagio delle giovani generazioni e i livelli
di violenza e di sofferenza sociale che le investe.
I fatti, le storie personali di alcuni,non pochi,politici e
imprenditori, fuori dai loro curriculum giudiziari, non lasciano, a mio
avviso, dubbi su come il concetto di legalità nella nostra città sia inteso.
Non si possono"sbertucciare" come fastidiose e prive di riscontro le
gravi affermazioni fatte a suo tempo dal dottor Bianchi, presidente del
Tar del Lazio.
Non è una questione di processi e sentenze.
Sarebbe riduttiva l´analisi di un territorio fatta di articoli di legge
e commi.
Su questo come sono legittime le tue opinioni lascia poter definire tali
anche le contrarie.
Non certo le opinioni sul tema sono meno importanti o meritano ilarità
se non manifestate nella qualità di giornalista, conduttore di programmi
tv o di editore diviso tra calcestruzzo e media.
Un esperto in materia, di nome Paolo Borsellino, sosteneva che la lotta
alle mafie si perde se diventa un problema solo per i giudici e per i
poliziotti, senza coinvolgere i cittadini.
Non credo tu condivida, visto che affermi il contrario.
Non ritengo giusto e corretto, non solo per buongusto, la definizione di
coglione per chi vede mafia in alcuni comportamenti politici ed
imprenditoriali né per chi nega l´esistenza dell´agire mafioso.
Semmai parlerei di buona fede e libertà o meno nei giudizi.
Permettimi di ricordare che nel diario del giudice Rosario Livatino,
ucciso dalla mafia, fu trovato scritto: *…non ci sarà chiesto in cosa
abbiamo creduto ma se siamo stati credibili* . E il conto con questa
verità prima o poi lo facciamo tutti.
Tutti dicono di amare Latina. La nostra è una città ospitale. Ma
accoglienza non vuol dire non difenderla da quanti la usano e
violentano, anche non tanto celatamente.
Non ti nascondo che l´invettiva meno opportuna dell´articolo nei miei
confronti è stato quell´invito a tacere fatto al poliziotto.
E´ *quell´altrimenti taccia* che mi ricorda altri episodi e pare
oltremodo minaccioso.
Anche se, devo dirti, non mi spaventa.
Vedi, nelle ore in cui scrivevi "la mafia dei coglioni", avevo la
fortuna di stare accanto a Don Roberto Sardelli, il parroco dei
baraccati della capitale.
Mentre tu ci "spiegavi"le dinamiche sociali e criminali di questa città,
in un locale di Roma proiettavano un film sulla vicenda straordinaria
della "scuola 725". Una esperienza rimasta soprattutto nella memoria di
chi viveva allora nelle baracche dell'Acquedotto Felice di Roma e
portava avanti la battaglia contro l'emarginazione e l'indifferenza.
Il titolo di quel film realizzato e diretto da Fabio Grimaldi e che, tra
alcuni giorni, Libera proietterà a Latina, ha per titolo:*Non tacere. *
Pensa che brutte frequentazioni ho! Non bastavano i socialisti e i
comunisti.
Don Sardelli, la sua esperienza e quella di "scuola 725" si inserirono
in un momento particolarmente significativo della storia della Capitale,
quando le borgate cominciarono a riempirsi di persone costrette a vivere
in condizioni di assoluta precarietà…
*Quel prete con il suo esempio invita anche il "poliziotto" e cittadino
Turri a Non Tacere.*
Non so se per te sarà una buona notizia. Ho deciso che a breve lascerò
il mio lavoro. Per me la vecchiaia incombe.
*Ma ti assicuro…Non Taccio*!
/ Perché: Un uomo fa quello che è suo dovere fare,// //quali che siano
le conseguenze personali,quali che siano gli ostacoli, i pericoli o le
pressioni.Questa è la base di tutta la moralità umana"./ Questo lo
affermava/ //J.F.Kennedy, e Giovanni Falcone l´amava ripetere.* *
E tra questi giganti e i "bravi ragazzi" prendo come esempio i primi per
imparare umilmente./
/Cordialmente /
* Antonio Turri Libera *