Archivio Mensile: Dicembre 2007

Usura? No, grazie!

Se hai difficoltà finanziarie e non vuoi correre il rischio di cadere nelle mani degli usurai, oppure se ne sei già vittima e vuoi uscirne, chiama LINEA APERTA, il Centro d'Ascolto Antiusura. Numero Verde 800.013.805

[img]http://www.q4q5.it/uploads/3594791889.jpg[/img]

[img]http://www.q4q5.it/uploads/3594792534.jpg[/img]

[img]http://www.q4q5.it/uploads/3594792744.jpg[/img]

[img]http://www.q4q5.it/uploads/3594792936.jpg[/img]

[img]http://www.q4q5.it/uploads/2396528680.jpg[/img]

[img]http://www.q4q5.it/uploads/4793057496.jpg[/img]

Salvatore

Gli Auguri più belli !

Da: Bruno Mucci (Mail)
Data: 12/21/07 12:59:23
A: Amici
Oggetto: Auguri speciali dal Rwanda!

Sono arrivati gli auguri più belli.

Quelli di Vedaste, ragazzo rwandese orfano e non vedente.

Grazie al suo incontro con don Emanuele sono iniziati i nostri progetti a Kigali.

Siamo la sua nuova famiglia. 

Un grazie particolare a tutti gli amici 
che ci hanno sostenuto e continuano a farlo.

Un abbraccio

Bruno


dear gino, giada, bruno, and maximo,
my friends,
merrychristimass and happy new year,
you are on my heart all the time, 
i know the best needs you do for me,
i will never forget you,
i wish you all the best regards in 2008,
chiao,
Vedaste,

                                             kigari rwanda,

Schengen ed i paesi ex comunisti

(ANSA) – ROMA, 21 DIC – Lo spazio Schengen di libera circolazione e' stato esteso a mezzanotte da 15 a 24 Paesi. Gli ex Paesi comunisti entrati nel 2004 nell'Unione europea – Estonia, Lettonia, Lituania, Ungheria, Polonia, Slovacchia, Slovenia e Repubblica ceca – hanno abolito i controlli terrestri e marittimi con gli Stati vicini dell'Ue, mentre l'isola di Malta ha soppresso le formalita' per i traghetti diretti ai porti europei.

In Austria proliferano le aziende di portoni blindati e grate cominciano ad esserci preoccupazioni e noi che vogliamo fare? Emettere poi decreti di espulsione di massa oppure cercare una civile integrazione e convivenza?

Roccia

I Soldi delle Mafie a Roma e nel Lazio

A Roma e più in generale nella regione  Lazio, operano come fossero
una qualsiasi  grande impresa, le consorterie mafiose  del Paese.
Mafia siciliana, camorra, e 'ndrangheta, così come le mafie straniere,
in particolare la Triade cinese e la mafia russa, tentano
costantemente di radicare la loro presenza, attraverso società e
insospettabili prestanome, in vecchi e nuovi  settori del riciclaggio
del denaro "sporco" . Prova di questa affermazione sono i 322 beni
confiscati nel Lazio ai clan e le numerose operazioni di polizia
concluse nella Capitale, nel suo litorale, e nel basso Lazio e le
costanti analisi stilate dalla Dia. Questa Regione è uno dei territori
dove  trova maggiore investimento e profitto quella grande massa di
capitali illeciti che le mafie accumulano nel meridione con  il
racket, le estorsioni, la tratta degli esseri umani, il traffico
internazionale di armi e di sostanze stupefacenti.
Nella Capitale, in alcuni  centri della sua provincia e in molte altre
realtà territoriali della Regione, risiedono i rappresentanti  di note
famiglie criminali che, nel corso degli ultimi 30 anni, hanno avviato
vere e proprie centrali di riciclaggio nelle attività"lecite"
dell'edilizia, dell'agricoltura, del commercio, del turismo e
dell'intermediazione finanziaria.
  Risale ai primi anni settanta l'insediamento del primo vero ed
organizzato clan mafioso nel Lazio il cui capo Frank Coppola, dimostrò
che partendo da un comune medio-piccolo, come quello di Pomezia, si
potevano avviare e concludere grandi affari a Roma.
Il fenomeno fu talmente sottovalutato che numerosi altri boss campani,
siciliani e calabresi decisero di stabilire la loro residenza e quella
dei loro familiari nei comuni limitrofi alla provincia romana,
favoriti anche da istituti quali quello del divieto di soggiorno. Si
verificò quindi una sorta di "accerchiamento propedeutico" al futuro
agire  della criminalità "spa" nella Capitale.
Roma è centro politico ed economico tale da sollecitare gli interessi
di qualsiasi tipo di mercato e gruppo organizzato. Ritenere, allora
come oggi, che le mafie possano rinunciare alle opportunità di
sviluppo dei loro affari nella Capitale è quantomeno inverosimile.
E così dagli anni settanta alle porte di Roma si stabiliscono le
residenze e le attività del gotha delle grandi famiglie criminali.
Come risulta   dalle relazioni della Direzione Distrettuale Antimafia
e agli Organi Investigativi del Lazio nei comuni di Aprilia e Pomezia
si sono insediati nel corso degli ultimi due decenni i clan calabresi
di maggior capacità criminale due esponenti dei quali sono stati di
recente tratti in arresto per i noti fatti di Duisburg.
Nel sud Pontino  è radicata la presenza di elementi legati a vari
gruppi della camorra storica campana (i clan Zaza, Di Maio, Moccia,
Magliulo, Bardellino, e dei Casalesi). Il clan dei Casalesi è una
delle organizzazioni più strutturate nella costellazione dei gruppi
camorristici; come è noto, è capeggiato da Francesco Schiavone, il
quale è stato arrestato a Casal di Principe nel lontano 18 luglio
1998, ma nonostante questo arresto il clan conserva tutta la sua
capacità criminale e rappresenta nuovamente una minaccia rilevante. I
casalesi attraverso prestanome hanno investito ingenti somme di danaro
nella capitale, sono sicuramente attivi nel mercato immobiliare e in
quello del commercio, collaborando in quest'ultimo settore con gruppi
criminali cinesi.
Latina, Formia Gaeta, Terracina e non ultimi i centri turistici di
Sabaudia, San Felice Circeo e le isole di Ponza e Ventotene, situate
tra Roma  e  l'hinterland campano svolgono un ruolo fondamentale nello
sviluppo economico della Regione Lazio.
Qui i clan si mostrano particolarmente attivi nei settori delle
produzioni agricole, ittiche, nelle attività turistico alberghiere e
in quelle dell'edilizia, del commercio nella grande distribuzione e
del rapporto con le pubbliche amministrazioni, in particolare negli
appalti e nello smaltimento dei rifiuti.
La possibilità di realizzare grandi affari e di conseguenza di
costituire avamposti strategici verso Roma per il riciclaggio del
danaro ha da tempo attivato operazioni immobiliari e finanziarie,
spesso condotte da società e personaggi apparentemente insospettabili
ma i cui capitali sono di origine illecità.
Dietro gli insospettabili ci sono i soldi delle mafie e c'è la
connivenza di settori non trascurabili della politica, come dimostrano
i recenti  accertamenti giudiziari giunti a sentenza (  Clan Gallace
a Nettuno).
  Tante le aree del Lazio interessate ad infiltrazioni di componenti
camorristiche. La camorra investe e si radica in comuni del sud
pontino come Minturno, Formia, Gaeta, Terracina, Santi Cosma e
Damiano, Castelforte e Fondi. Questi territori ospitano elementi dei
clan camorristici dei Casalesi, dei Moccia, dei Magliulo, dei Mendico.
In questi ultimi mesi sono innumerevoli gli attentati incendiari a
danno di imprenditori, professionisti e pubblici amministratori in
particolare a Terracina e Fondi.
…. In questa area sono attivi da anni alcuni elementi legati ai clan
dei, dei La Torre di Mondragone, dei Muzzoni e di quasi tutte le
consorterie criminali campane. .
A Fondi vi è una presenza riconducibile alla 'ndrangheta; si tratta
del sodalizio calabrese dei Tripodo,  affiliati alla cosca denominata
"Minore" operante a San Luca, qui gli affari ruotano intorno al grande
mercato ortofrutticolo, il secondo d'Italia e nel settore
dell'autotrasporto.
Nel Lazio si deve registrare l'attiva  presenza di personaggi
provenienti dalla Sicilia come Benedetto Stabile, elemento di spicco
della famiglia mafiosa Rimi di Alcamo il cui agire è particolarmente
preoccupante  per la capacità di interagire con la delinquenza locale.
  Stabile ed il suo clan è risultato implicato in un ingente traffico
di sostanze stupefacenti provenienti dalla Spagna e destinato al
consumo nelle aree di Roma e della sua provincia. Del resto agli
investigatori risulta essere in aumento costante in questi ultimi
anni il consumo di cocaina a Roma e nel Lazio e  il traffico
internazionale degli stupefacenti è affare di mafia.
E'  nell'attività di spaccio degli stupefacenti che i clan tentano di
avviare una capillare attività di controllo criminale del territorio e
che si creano le interazioni tra mafie nazionali e mafie straniere.
  Altra zona del Lazio "attenzionata" dalla magistratura e dagli
investigatori è sicuramente il litorale romano dove il recente
commissariamento per infiltrazioni mafiose del comune di Nettuno ha
evidenziato una intensa attività delle 'ndrine calabresi dei
Gallace-Novella e la capacità dei clan di condizionare la vita
politica ed amministrativa di quel comune.
A Civitavecchia  la mafia siciliana, in particolare le famiglie di
Gela  ambiscono al controllo di alcuni settori strategici come quello
degli appalti nel settore della nautica e della cantieristica. Due i
personaggi di spicco coinvolti in inchieste giudiziarie, i fratelli
Salvatore ed Antonio Rinzivillo. Il porto è sicuramente un
catalizzatore per gli affari dei clan .
La provincia di Frosinone, in particolare il territorio del cassinate,
ha consistenze criminali di tipo mafioso assimilabili a quelle della
confinante provincia di Latina. Anche su questo territorio la presenza
asfissiante dei clan della camorra ha solide radice, in particolare
dei clan casertani provenienti dalla Terra di Lavoro, capeggiati dai
casalesi e dai muzzoni.   La provincia di Viterbo ha il suo spazio in
questa non entusiasmate storia criminale, infatti i carabinieri del
Noe, nei mesi passati, in una vasta operazione di polizia ambientale
tesa a contrastare il fenomeno delle ecomafie,  hanno scoperto ed
interrotto l'attività  di una organizzazione che ha gestito per anni
circa 250mila tonnellate di rifiuti speciali pericolosi provenienti da
tutto il Paese. Questo traffico ha assicurato ai criminali coinvolti
introiti per circa 2, 5 milioni di euro e  ha procurato lo smaltimento
illegale di queste pericolose sostanze, tra le quali: zinco, mercurio,
nichel, rifiuti ospedalieri e fanghi tossici in discariche abusive.
In questo panorama anche Rieti, centro geografico del Paese, è
interessata a tentativi di inserimento delle mafie nei grandi affari.
In questo centro così come è stato per gli altri capoluoghi di
provincia della Regione, siamo ancora allo stato della negazione dei
fenomeni in attesa che si evidenzino a livello investigativo e
giudiziario.
Roma e la regione Lazio  nell'ultimo decennio sono interessate
all''agire delle mafie straniere.
Un recente rapporto della Dia ha rivelato  la pericolosità  nella
Capitale di quella cinese. In particolare gli investigatori segnalano
l'abilità della triade nel gestire il traffico di clandestini sul
nostro territorio nazionale ed a sfruttare il lavoro dei loro
connazionali, la cui condizione è assimilabile ad una nuova forma di
schiavitù.
  Altri settori di intervento della mafia cinese sono quelli dello
sfruttamento di tutte le attività illecite all'interno della loro
comunità, dalla prostituzione al gioco d'azzardo, dalla contraffazione
dei marchi al riciclaggio di danaro sporco in attività commerciali di
copertura. Si assiste in alcuni quartieri della capitale ad una sorta
di acquisizione strisciante di interi settori di economia e pare
sfuggire ancora il controllo sull'immenso flusso di danaro in contanti
che "uomini d'affari" cinesi immettono sul mercato immobiliare,
commerciale e finanziario. Certo è che pezzi interi di ex siti
industriali dismessi della provincia romana si trasformano in depositi
delle merci provenienti dalla Cina. Qui alcuni primi riscontri
investigativi evidenziano l'interagire tra malavita organizzata cinese
e camorra.
Anche in questo ambito della criminalità organizzata di matrice
straniera, come quella russa, turca, albanese e rumena, le
sottovalutazioni e i ritardi della politica non aiutano, in
particolare sulle necessarie riforme  legislative per garantire il
controllo e la "tracciabilità" dei capitali .
Questa breve analisi sulla situazione del Lazio, incompleta nei fatti
e nei protagonisti, lascia intendere che è tempo di restare vigili e
di tenere dritta la barra dell'impegno antimafia, non con sterili
parole ma con i fatti e con azioni concrete e credibili. Come quella
dell'emanazione di norme e regolamenti anti riciclaggio nell'economia
legale.
  L'attuale consistenza dei fenomeni mafiosi nel Lazio sommati a
realtà  criminali di preoccupante spessore come quello dell'usura,
dello sfruttamento dei lavoratori immigrati e della corruzione, ci
inducono a ritenere che l'emergenza legalità e sicurezza democratica
dei cittadini non è certamente rappresentata dai lavavetri, dai rom e
da chi fatica a vivere.
Antonio Turri, Libera Lazio

Mostra fotografica sul tema urbanistica

Comunicato Stampa:

Nella città di Latina si sta sviluppando un intenso dibattito sul tema dell’urbanistica e sulle ricadute che questo importante settore ha nelle questioni di carattere sociale, economico, culturale e politico. Libera ha organizzato a partire dal 22 dicembre al 2 gennaio (la mattina dalle ore 10 alle ore 12, il pomeriggio dalle 17 alle 20), presso la Sala Convegni “Il Gabbiano”  Latina – via XVIII dicembre n°124, una mostra fotografica sul tema, in collaborazione con altre realtà del mondo associativo e culturale della città, a dimostrazione di come il tema sia particolarmente avvertito.

Il dibattito politico che da anni non trova una risposta coerente e quanto più possibile unanime sulla necessità della adozione di un nuovo piano regolatore, vede interventi di politici, amministratori e uomini di cultura sui quotidiani locali che non lasciano trasparire soluzioni condivise e partecipate dalla cittadinanza e che sembra tenere noi cittadini ai margini di un così importante confronto.

Il mancato adeguamento del vecchio piano regolatore alle attuali esigenze di sviluppo e crescita della nostra città (nei settori del lavoro, dell’economia, del sociale, della cultura,  della sanità e dell’ambiente) coinvolge ciascuno di noi nella vita di ogni giorno e inconsapevolmente subiamo gli effetti negativi. Non è più possibile continuare a delegare un tema così centrale per la vita di ciascuno a chi sottovaluta l’importanza di regole certe e coerenti. È arrivato il momento di chiedere con forza ed in modo condiviso che la nostra città diventi luogo di regole che garantiscano legalità e diritti.

Oggi la replica de “La Speranza siete Voi !

OGGI ALLE ORE 14.30, NELL'AUDITORIUM DELLA DON MILANI, (Q4)  LA REPLICA DELLA SCENETTA TEATRALE:

 "LA SPERANZA SIETE VOI" (di Salvatore Antoci)

(PER LE PRIME MEDIE E PER LE V ELEMENTARI DELLA DON MILANI.

SE QUAòCUNO VOLESSE PARTECIPARE (ANCHE PER DARE UN AIUTO) E' IL BENVENUTO.

Si ricorda che lo spettacolo al il fine di sensibilizzare giovani e adulti al rispetto del bene comune e la senso civico.

FERDINANDO CEDRONE

 

 

Carni Alternative e Musica

Il "Carni Alternative" ti invita a passare qualche ora in compagnia di
ottima musica, Venerdì 21 Dicembre presso la Lucciola di Latina alle ore 21.
Ovviamente ti starai chiedendo che cosa è il "Carni Alternative"
Un gruppo di macellai con la passione della musica ? (Acqua)
Un meeting di cuochi ? (Acquetta)
Quattro scellerati ex vegetariani pentiti ? (Fuochino)
Musicisti che hanno tanta voglia di promuovere musica inedita di artisti
locali ? (Fuoco)
Il "Carni Alternative" nasce da un'idea di 2 gruppi locali, i "Michele
Esposito Uscito Dal Coma" e i "Vintage".
L'idea è quella  di proporre la musica inedita di gruppi locali che spesso
non riescono a trovare spazi in cui suonare la loro musica o, comunque, con
molta difficoltà e senza laudi riscontri.
L'idea vincente e collaudata, in quanto l'evento è arrivato alla settima
edizione, è quella di dare uno spazio musicale supportato da strumenti di
prim'ordine gestiti da fonici professionisti, e una visibilità a 360° gradi
grazie ad un'intervista a contatto con il pubblico animata dal presentatore
della serata, il tutto immortalato da fotografi che con i loro servizi
andranno ad alimentare i siti web dei gruppi.
I gruppi che si alterneranno sul palco per questa 7° edizione del "Carni
Alternative" sono :
  – Alkimia
  – La Darsena
  – Mururoa
Se pensi che tutto ciò ti possa interessare vieni a trovarci e non rimarrai
deluso.
Ti aspettiamo
Saluti
Carni Alternative
  —

La città nuova?

Questione di punti di vista, ..e non solo.

 

 

Da ragazzo andavo spesso a Parigi. Di Parigi mi piace tutto, persino i parigini. Il  suo fascino è indiscutibile, una riuscita mescolanza d’antico e moderno. Una città, che in tutte le sue espressioni, sa coniugare il passato e il futuro. In modo particolare nell’architettura. Un primo esempio, secondo me ben riuscito, è stato certamente il Centre Pompidou, conosciuto anche come il “Beaubourg”, un centro culturale che porta la firma anche dell’architetto italiano Renzo Piano. A seguire, il centro d’affari “La Defense”. Infine la “Piramide di Vetro” al Museo del Louvre. Parigi è come una bella donna. Alle volte ti appare nei sogni. Nell’ultimo sogno mi sono apparsi gli Champs Èlysèes. come una lunga verde isola pedonale, a seguire l’elegante Place Vendome, dove a partire dall’Hotel Ritz l’intera piazza era pedonalizzata, verde ovunque e tanti cipressi. Una nuova pavimentazione. Il sogno continuava tra gli “odori” di Parigi e i cipressi che mi ricordavano Giosue Carducci, quando all’improvviso mi è apparso un uomo elegante, tipicamente francese, anzi parigino. Era Jean-Michel Wilmotte. Mi sono svegliato subito dopo. Non mi trovavo a Parigi. Ero a Latina in Piazza Roma. Dalla finestra della mia casa ho visto quello che vedo tutti i giorni. Una semplice, ma bella piazza e tutti palazzi di fondazione. Anche in piazza San Marco ci sono palazzi di fondazione, c’è l’Opera Balilla, dentro c’è il museo Cambellotti e dentro il museo c’è in questi giorni una mostra del lavoro che  monsieur Wilmotte sta svolgendo per la riqualificazione urbana degli “spazi” della città: Piazza del Popolo, Via Diaz, Piazza della Libertà, Piazza Dante, Piazzale dei Bonificatori, Viale Italia, Piazza del Quadrato, Corso della Repubblica e Piazza San Marco. Questo, non è un sogno, è tutto terribilmente vero. Certo la scelta dell’amministrazione e del sindaco pare convinta, ed è cosa buona esporre gli elaborati alla visione di tutti i cittadini. Magari già che c’erano però, non era male mettere un’urna, rigorosamente trasparente, nella quale i cittadini, attraverso un semplice questionario certificavano la loro opinione. Tanto per dare un tocco di partecipazione. In questa fase conta poco però sapere se Wilmotte ha avuto a suo tempo un incarico ufficiale con regolare delibera, quanto ci costa, e se anche questa è l’ennesima boutade del sindaco, visto che si continua a presentare progetti senza una benché minimo piano finanziario. Il libro dei sogni si allunga. Quello che conta oggi, è che si apra subito un dibattito per coinvolgere la città intera. Un intervento così radicale sull’impianto urbano non è cosa da poco. Non lo decide solamente una giunta, un consiglio comunale e tanto meno il sindaco.
Bisognerà ricordare sempre al sindaco che Littoria fu progettata per un traffico veicolare, che è certamente opinabile l’idea di creare tante isole pedonali, che l’architettura razionalista che caratterizza la città di fondazione, tanto apprezzata anche da Wilmotte, non è detto che sia meglio valorizzata con il suo progetto. Sarà bene che il sindaco e anche l’architetto francese spieghino a tutti come si fa ad inserire l’intervento solamente nel piano R0, e non in un progetto più ampio di pianificazione. Certo è molto più semplice procedere in tal modo, senza fissare regole che invece un nuovo strumento urbanistico (PRG) fisserebbe. Si avrebbe una visione generale della città e del territorio, evitando che ci sia un salotto buono (?) e un contorno di disordine tipologico e urbanistico. La memoria storica è l’identità di una città. Lo sono anche le sue piazze, i suoi palazzi, i suoi spazi. La sua tutela è d’obbligo. Provi il sindaco ad immaginare quando tra molti anni qualcuno verrà a Latina e la troverà diversa da come magari l’ha vista sui libri d’architettura, sulle cartoline. Provi a ricordare gli scempi architettonici che Latina ha dovuto subire e quelli che stanno avvenendo, per sua responsabilità, nei borghi di fondazione. Certo, nulla è immutabile, ma le “testimonianze” non si toccano, non si fanno esercizi grafici sulla storia. Caro sindaco, incominciamo a parlarne.

 

Nando Cappelletti
Portavoce de “La Destra”

Giovedì si replica alla Don Milani !

Giovedì (forse) si replica !

e chi l'avrebbe mai detto ?

La dirigente scolastica dell'Istituto Comprensivo Don Milani, la dott.ssa Annamaria Martino, sabato scorso, dopo aver assistito con attenzione alla scenetta teatrale "La Speranza siete Voi", saliva sul palco e ci chiedeva di non smontare la scenografia (la navicella spaziale) per replicare il tutto non appena fosse stato possibile.

Questa mattina, la dottoressa Martino, mi ha telefonato, ribadendo tale volontà.

Nessun migliore complimento per quei 4 sciagurati che sabato scorso, in barba ad ogni logica e con una grande faccia tosta, sono amdati in scena per interpretare i ruoli di Vivix, Salix, Kirk e Axel, 4 astronauti provenienti dal 3027, con lo scopo di assistere all'evento che nel 2027 avrebbe cambiato il destino della nostra città, Latina.

La storia di Salvatore Antoci, interpretata da Viviana (Vivix), Salvatore (Salix), Freddy (Comandante Kirk) e Axel (Axel), ha fatto breccia nelle speranze della sensibilissima dirigente scolastica, la quale ha ritenuto evidentemente educativa, prima ancora che simpatica, la trama dello spettacolo.

L'obiettivo, infatti, era quello di sensibilizzare i giovani (e gli adulti) al rispetto per il bene comune e del senso civico.

Forse attraverso un mezzo come quello utilizzato per l'occasione, il messaggio è arrivato forte e chiaro e per questo motivo, faremo l'impossibile per replicare giovedì prossimo ai ragazzi delle prime medie e delle V elementari. Chissà che questa non sia una buona strada per fare della seria prevenzione !

Comunuque, tranquilli …..se diventeremo famosi, ci ricorderemo di voi ! 

Freddy Cedrone