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Non vogliamo Geronimo Stilton

Gentile Preside,
quando oggi le nostre figlie sono tornate a casa (1^ B elementare e 3^ B Elementare), ci hanno mostrato l'avviso con il quale i genitori venivano invitati a far assistere i loro figli allo Show di Geronimo Stilton. Tale richiesta arriva oggi per domani, con l'obbligo di versare immediatamente la quota di partecipazione di 12 euro. 
Qualche giorno fa vedemmo la locandina dello show, e scartammo subito l'idea di portare le nostre figlie a vedere questo spettacolo.
Siamo entrambi genitori molto sensibili e ben favorevoli nei riguardi del teatro, in tutte le sue espressioni. Noi stessi, oltre ad essere degli insegnanti, siamo spesso coinvolti in attività teatrali e musicali. Come dicevo, avevamo da subito scartato l'idea di vedere lo show di Geronimo Stilton, come del resto abbiamo evitato lo show delle Winx, e per questo non abbiamo incontrato alcuna resistenza da parte delle nostre figlie, che hanno accettato le nostre, pur semplici, motivazioni sul carattere commerciale della proposta.
Ma oggi è stata la scuola a caldeggiare la partecipazione degli alunni, elevandosi a sponsor di uno spettacolo teatrale dal discusso contenuto culturale. Allora provo ad informarmi sull'evento, cercando su Internet, e leggo, in un articolo di Roberta Colazingari uscito su Parvapolis, che nella conferenza di presentazione dell'"EVENTO" la Presidente dell'Associazione LatinArte Pina Rigliaco ringrazia l'assessore ai Lavori Pubblici (cosa c'entra?) ed il Sindaco per la collaborazione, ricordando "l'importanza delle cultura per una crescita socio-culturale della città" (testuali parole).
Ma quale crescita socio-culturale è dietro un evento editoriale e commerciale di tale portata?. Quale crescita per la nostra realtà locale?
Come genitori ci siamo sentiti tirati per i capelli e coinvolti in una decisione presa da altri, che hanno fatto leva sull'ingenuo entusiasmo dei bambini.
Cosa fare allora? Accontentare il capriccio delle bambine, che ora vogliono andare a vedere lo show perché la maestra ha detto che è importante, oppure sminuire l'istituzione scolastica dovendo spiegare alle stesse che tale iniziativa andava programmata, presentata al consiglio di classe (con la presenza dei rappresentanti dei genitori) quanto meno per condividerne obiettivi e contenuti?
E' difficile dover ora dire… la maestra si è sbagliata, non doveva consentire al personaggio di entrare in classe e fare la sua propaganda. Ma noi sappiamo che se propaganda si è fatta questa è stata avallata dal dirigente scolastico. Era sufficiente attaccare la locandina, come è stato fatto, e lasciar decidere in autonomia alle famiglie, dal momento che è difficile far passare questo evento come parte dell'attività didattica.
Leggo ancora sull'articolo apparso su Parvapolis che c'è stato anche un importante lavoro svolto dalla dirigente del CSA Maria Rita Calvosa che si è occupata di distribuire materiale informativo alle scuole e capisco che l'iniziativa parte addirittura dall'alto…
Ma ancora oggi mi risulta difficile capire il contenuto dello spettacolo, al di là di nebulose affermazioni ritrovate su internet e che fanno sempre riferimento alla stessa frase che testualmente riporto:
Uno spettacolo coi baffi che vi farà arricciare la coda dal divertimento”!!! Settanta minuti di divertimento e grandi emozioni che raccontano il giorno del compleanno di Geronimo Stilton! Inoltre una novità assoluta: per la prima volta un musical per ragazzi in cui sara possibile annusare “Puzze e Profumi”! Un modo nuovo per “sentire” il mondo e le sensazioni di Geronimo.  
Uno spettacolo è uno spettacolo e non c'è nulla di male nell'andare a vederlo. Ma passare questo come un progetto culturale istituzionale al quale dobbiamo plaudere è troppo. Probabilmente saremo costretti a spiegare alle bambine che la maestra si è sbagliata, ma noi sappiamo che la maestra è solo l'ultimo anello.
Con osservanza.
Paolo Incollingo ed Elvira Parrocchia

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