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L’Italia che sogno

Vorrei però che il mio Paese progredisse insieme agli altri paesi civili, invece di sonnecchiare o, peggio, regredire verso un degrado da terzo mondo come ormai, purtroppo, appare inevitabile. Dov’è il nostro orgoglio e il nostro amor proprio? Che fine ha fatto il nostro amor patrio (quello buono intendo, non l’irragionevole nazionalismo)?
Un paio d’anni fa ho sofferto, (giuro, fu quasi dolore fisico) quando lessi un articolo (del Corriere della Sera mi pare) che riferiva di una comitiva di turisti americani che, armati di sacchi di plastica, hanno ripulito il piazzale antistante non ricordo quale sito archeologico in Sicilia. Mi sono chiesto e mi chiedo tuttora: ma che sorta di strana razza di esseri incivili siamo? Come abbiamo potuto trasformare il prezioso giardino che potrebbe essere l’Italia in un immondezzaio? Perché mai il buon Dio ha dato le perle ai porci?
Due o tre volte l’anno io e la mia famiglia riceviamo la visita di amici o parenti dagli Stati Uniti e dal Canada (ma a volte anche dalla Spagna e dall’Inghilterra)che si fermano da noi per alcuni giorni o a volte per qualche settimana. Se da un lato sono orgoglioso di mostrare loro i tesori artistici, archeologici e paesaggistici sparsi ovunque a piene mani, dall’altro devo confessarvi che sono estremamente imbarazzato per lo stato di incuria e di abbandono in cui versa il nostro Paese, per la spazzatura che abbonda ovunque e per l’inciviltà della gente. Mi ferisce il sincero sconcerto con cui i miei ospiti assistono a certe scene di quotidiana inciviltà stradale; mi infastidisce il loro sguardo che indugia a lungo sulla spazzatura e sul degrado sempre abbondante. Vedo i loro occhi increduli incollati sul ciglio della strada (dove spicca un vasto campionario di spazzatura… muto testimone della nostra inciviltà odierna) che purtroppo perdono l’acquedotto romano, il tempio greco, il borgo medievale, la quercia secolare…muti testimoni della nostra civiltà andata.
Molti di loro si astengono con garbo dal fare commenti, ma il loro sbigottimento traspare lo stesso; altri, sinceramente stupefatti, magari chiedono educatamente spiegazioni sul perchè di tanto degrado; alcuni infine esprimono apertamente la loro riprovazione, a volte persino disprezzo, per la nostra inciviltà. E la tragedia è che hanno ragione!

Eppure ci vorrebbe così poco… l’Italia potrebbe essere un paradiso terrestre, potrebbe essere un grande parco a cielo aperto dove i turisti accorrerebbero numerosi, e la nostra economia potrebbe prosperare, anzi primeggiare. La nostra industria principale potrebbe essere il turismo, l’agricoltura (quella di qualità) e la gastronomia. Altro che industrie siderurgiche e petrolchimiche; potremmo vivere di turismo! Invece, con la nostra miopia, stiamo facendo di tutto per fare disamorare i turisti, per farli scappare.

Se i borghi medievali, e i quartieri rinascimentali delle nostre città non fossero stati assediati dalla più brutta edilizia boom-spontaneo-abusiva che mente umana possa concepire… se invece di un Paese sommerso dai rifiuti e dal degrado facessimo trovare ai turisti pulizia e decoro… se invece dei continui scioperi e dei musei chiusi facessimo trovare servizi funzionanti e accoglienza 24 al giorno… se invece dei ristoratori e degli altri commercianti specializzati nella truffa al turista facessimo trovare prodotti di qualità a prezzi onesti… se rinunciassimo a fregare il turista (tanto non capisce, tanto non sa la lingua)… se facessimo in modo che i turisti non diventino facile vittima dei taccheggiatori degli zingari e degli scippatori… se… se… se… allora l’Italia potrebbe essere il primo paese al mondo per presenza di turisti, mentre invece siamo regrediti al quinto posto dopo Francia, Cina, Spagna, e Stati Uniti.

(fine prima parte)

Salvatore Antoci

PS: Intanto vi invito a leggere i post di Davide sul forum http://www.q4q5.it/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=118&forum=3&post_id=3623#forumpost3623

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