Archivio Mensile: Giugno 2006

Un dosso in via Respighi

Ecco il dosso appena realizzato in via Respighi (Q5).
Molti utenti si sono chiesti perchè quel dosso, perchè proprio lì ?
Non abbiamo certezze, ma qualcosa ci fa pensare che potrebbe servire per rallentare la velocità delle macchine e delle moto, proprio a ridosso di una delle due telecamere della videosorveglianza attualmente installate nei nostri quartieri.

Ovviamente, possiamo immaginare, che tale soluzione non serve tanto a multare qualche automobilista indisciplinato, quanto a documentare meglio eventuali passaggi di auto in fuga.

Vogliamo precisare però che tale soluzione è solo frutto della nostra immaginazione e che finora nessuno si è espresso ufficialmente in tal senso.

Personalmente, per una questione di principio, sono contrario ai dossi.
Se esiste un codice della strada questo va rispettato. Punto e basta.

Ci chiediamo, però, se proprio dossi di quel genere, si devono fare, non sarebbe più utile realizzarli su strade ad alto e veloce scorrimento (come ad esempio, viale p. da Palestrina e Viale Paganini) ?.

Sicuramente si, ma come sappiamo si entrerebbe in conflitto con le norme del codice della strada che vieta l’impiego sulle strade che costituiscono itinerari preferenziali dei veicoli normalmente impiegati per servizi di soccorso o di pronto intervento ed il cui limite di velocità consentito è sotto i 50 Km orari.

Un bel paradosso, si può limitare la velocità solo dove la velocità è già limitata !

Mah !

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Grazie ad Enrico per la foto ed a Sergio per avercelo segnalato.

Firmatari iniziativa via Tartini

Di seguito la lettera aperta inviata al Sindaco di Latina con i primi 58 firmatari:

Lettera aperta al Sindaco di Latina

Latina, 20 giugno 2006

Onorevole Vincenzo Zaccheo,

Le scriviamo per sottoporle un problema che crea gravi disagi ma che può essere facilmente risolto senza alcuno sforzo o dispendio di risorse.
Sappiamo che quella di cambiare il nome delle strade ad ogni incrocio è una moda tipica di Latina, forse dovuta al desiderio di onorare e ricordare il maggior numero di illustri personaggi di luoghi e di date importanti, ma il caso del quartiere Q4 che vogliamo sottoporle è davvero grottesco.
Stiamo parlando di Via Giuseppe Tartini che parte da Viale Paganini e, dopo meno di 100 metri, diventa Via Cilea.

A meno che l’intenzione dell’Ufficio Toponomastica del Comune di Latina non è quello di essere menzionati nel Guinnes dei primati per la strada più corta del mondo, e/o per l’unica strada al mondo che non ha residenti, (dato che Via Tartini non ha alcun numero civico), a nostro parere tutto ciò non ha senso e serve solo a creare confusione. Infatti chi percorre Viale Paganini alla ricerca di Via Cilea (importante strada con molti residenti, dove c’è pure l’Istituto Comprensivo “Don Milani”), viene tratto in inganno dalla targa “Via G. Tartini” e passa oltre, così rischia di girare a vuoto per ore.
Se lo scopo era quello di onorare la memoria del compositore e violinista Giuseppe Tartini, esso è stato raggiunto avendogli intitolato il grande piazzale adiacente, Largo G. Tartini appunto!

Quindi a che servono quei pochi metri di quella che dovrebbe essere Via Cilea, intitolati al Tartini?

Noi del portale www.q4q5.it, proponiamo di sopprimere Via Tartini e chiediamo che via Cilea arrivi fino a Viale Paganini. È un cambiamento indolore, dato che non comporta il cambio di residenza di alcun cittadino. Anche il costo dell’operazione è irrisorio; una volta approvata la variazione, basta svitare la targa “Via G. Tartini” e avvitare la targa “Via F. Cilea”.

Confidando nella sua sensibilità e fiduciosi che vorrà dare riscontro a questo nostro appello, Le porgiamo cordiali saluti.

Gli utenti del portale www.q4q5.it

Salvatore Antoci
Ferdinando Cedrone
Stefano Persichino
Vincenzo Spica
Alessandro Molon
Francesca Suale
Antonella Finotti
Cynthia Guerrero
Giulio Capirci
Enzo Borrelli
Renato Malinconico
Antonio Di Spirito
Alessandra Donninelli
Vittorio Suale
Maria Antonia Marziali
Stefano Suale
Manuela Tommasi
Maria Lorenzini
Cristina Neri
Anna Maria Triunfo
Daniela Spica
Francesco Spica
Mirco Turrin
Annarita Santoro
Maurizio Santià
Domiziana Santià
Attilio Zuccari
Pina Evangelista
Antonio Piracci
Maria Querin
Michela Bondioli
Paolo de Simoni
Clara Marsala
Giovanni Battista
Micol de Simoni
Antonio Sacco
Paolo Incollingo
Elvira Parrocchia
Mirella Narciso
Armando Antonucci
Diodati Almerinda
Rita Meniconi
Gianluca Baldasso
Filippo Baldasso
Lorenzo Baldasso
Stefano Bassetti
Conte Clara
Rosaria Di Trapano
Francesco Imperatore
Guido Panno
Paolo Cosmi
Patrizia Lauretti
Stefania Santucci
Laura Santucci
Giancarlo Roma
Annamaria Marotta
Vincenzo Ardolino
A. Tramontano

Consiglio Comunale del 29/06

ORDINE DEL GIORNO DEL CONSIGLIO COMUNALE

del 29/06/2006 ore 9,00

Da notare gli argomenti evidenziati in rosso

1. [color=FF0000] Intitolazione aree urbane viarie [/color] ;

2. Intitolazione aree di circolazione nel territorio comunale;

3. [color=FF0000]Approvazione piano particolareggiato per la gestione del servizio di noleggio di biciclette nel Comune di Latina denominato c’entro in bici;[/color]

4. Adeguamento presenza numerica dei gruppi consiliari all’interno delle Commissioni. Richiesta dai Consiglieri della Minoranza;

5. Legge 26 ottobre 1995 n. 447 – Legge Regionale 3 agosto 2001 n. 18. Atto di indirizzo per la classificazione acustica del territorio comunale e per l’attuazione della disciplina statale e regionale per la tutela dell’inquinamento acustico;

6. Società Latina Ambiente S.p.A.: attività e rapporti con l’Ente. Richiesta da parte dei Consiglieri della minoranza;

7. [color=FF0000]Mozione presentata dal Consigliere Creo: Situazione quartieri Nuova Latina-Nascosa;[/color]

8. [color=FF0000]Mozione presentata dai Consiglieri: Carnevale, De Marchis e Tripodi: Quartieri Q/4 e Q/5.[/color]

Ringraziamo Paolo Ferretti per averci inviato l’informativa.
Ferdinando Cedrone

Io c’ero !…quasi …..

Chi l’avrebbe mai detto !
il prefetto di Latina, il Questore, il Sindaco, la presidente della Commissione Sicurezza della Regione Lazio, alcuni consiglieri comunali e regionali (tra i quali Spolon e Moscardelli) insomma, i vertici di tutte le forze dell’ordine e degli organi competenti in tema di Sicurezza, più………………..Ferdinando Cedrone !
Per un attimo ho sognato di essere diventato importante anch’io………..poi mi sono svegliato (per fortuna).
Ieri mattina, infatti, su richiesta della presidente della Commissione Sicurezza della Regione Lazio, Luisa Laurelli, mi sono ritrovato seduto al Tavolo Permanente sulla Sicurezza dei quartieri Nascosa e Nuova Latina, ed il mio ruolo, in realtà, così come quello del sig. Agresti, commerciante del centro Lesterella, era evidentemente quello di rappresentare commercianti e cittadini, circa il loro parere sulla questione sicurezza quartieri Q4 e Q5.
In realtà, la nostra partecipazione non era esattamente prevista, ma l’insistenza della Laurelli, ha permesso quantomeno di essere ascoltati, prima ancora che la riunione iniziasse davvero.
Esposti i nostri pareri, infatti, siamo stati gentilmente invitati a lasciare spazio ad un’intensa riunione, durata circa tre ore, dopo la quale siamo stati richiamati, dal Prefetto stesso, per essere informati su quanto deciso. A quel punto siamo stati raggiunti anche da altri due commercianti del Lestrella, tra i quali il sig. Marco Di Pinto, noto tabaccaio del Q4, vittima di 15 furti in 10 anni (un record nazionale).
Cosa abbiamo detto ?
Semplice, non ho fatto altro che riportare le decine e decine di e-mail arrivate sul nostro sito in sei mesi, tutte riportanti dichiarazioni che posso sintetizzare così:
– per quanto riguarda la situazione a breve termine, “di giorno i nostri quartieri NON sono diversi, in termini di sicurezza, da altre zone di Latina ma di notte sono decisamente abbandonati al loro destino e quindi facile preda di malintenzionati di ogni categoria”. Ergo, è necessario un maggiore controllo nelle ore notturne.
– per quanto riguarda la situazione nel lungo periodo:
“la zona ha bisogno di infrastrutture e servizi, tali da impedire il terreno fertile alla crescita della microcriminalità locale e scoraggiare quella proveniente dall’esterno.
La risposta è stata: “il presidio delle forze dell’ordine, in particolare dei carabinieri anche nelle ore notturne è già in atto da un paio di settimane”. Questo ha già riportato una drastica riduzioni di episodi delinquenziali”.
Replica: si ma quanto durerà ?
Risposta: fino a che sarà necessario.
Seconda replica: ma non costa di più presidiare con le pattuglie tutta la zona giorno e notte, rispetto a realizzare un posto fisso di polizia ?
Risposta: No !
Terza replica: Ma quindi non l’avremo mai ?
Risposta: nel centro comm. Lestrella dovrebbe nascere un ufficio “diurno” dei Vigili Urbani, questo è quanto.

Nella riunione, in realtà, si è parlato anche di altro e cioè: di Ufficio Postale (di cui sembrerebbe ormai decisa l’apertura in Q5) , del Poliambulatorio, sempre nel centro Lestrella (in Q4) e della “Videosorveglianza”.
Per quest’ultima, non ancora funzionante, il Prefetto ha dichiarato che la ditta appaltatrice è in contenzioso con il Comune (o sta per entrarci) perché il software istallato non funziona bene, motivo per il quale dai monitor della questura le immagini si vedono male.
E’ intenzione quindi del Sindaco di Latina, chiedere alla stessa ditta di provvedere a sostituire il software, pena recessione del contratto e risarcimento danni (direttamente ad una seconda ditta incaricata).

Se dovessi fare un bilancio della giornata, direi che l’attenzione sul tema sicurezza nei nostri quartieri da parte degli organi competenti, c’è, ma che le basi perché si possa sperare in un netto miglioramento della situazione, sono ancora tutte da costruire.
Mi sembra di aver individuato comunque una grande professionalità e voglia di affrontare la questione da parte di tutti i partecipanti.
Speriamo che il tavolo di confronto permanente, come dice la parola, continuerà e che il tempo darà ragione a chi afferma che le soluzioni in atto più quelle che stanno per entrare in azione (come la videosorveglianza, appunto) saranno sufficienti.
Ce lo auguriamo davvero !

Al prossimo aggiornamento !
Ferdinando Cedrone

Viabilità comunale: uno strano modo di concepire la sicurezza

Oggi il comune ha fatto costruire un passaggio pedonale rialzato (dosso) in via Respighi, proprio in prossimità di uno scivolo per portatori di handicap . 😕

[img]http://www.q4q5.it/uploads/photos/331.jpg[/img]
[i]Dosso su Via Ottorino Respighi[/i]

Chissà quale criterio è stato usato per deciderne il posizionamento?
Via respighi è lunga circa un centinaio di metri e inizia da via Nascosa e finisce in Via P. da Palestrina con intersezioni a T, il dosso è stato posizionato più o meno a metà strada. Non si capisce quali alte velocità si debbano rallentare.
In compenso, sia all’inizo che alla fine, [b]ci sono due segnali di Stop completamente coperti dalla vegetazione[/b]. Quello lato via P.L.da Palestrina, dietro i rami, si confonde con un cartello pubblicitario,

[img]http://www.q4q5.it/uploads/photos/329.jpg[/img]
[i]Via Ottorino Respighi – Lato Pier Luigi Da Palestrina – Prospettiva Veicolo[/i]

[img]http://www.q4q5.it/uploads/photos/330.jpg[/img]
[i]Via Ottorino Respighi – Lato Pier Luigi Da Palestrina – Visione completa[/i]

mentre l’incrocio su via Nascosa ha una visibilità limitata, anche quì, da un cartello pubblicitario e da due collinette di terreno ai lati della strada, facilmente eliminabili.

[img]http://www.q4q5.it/uploads/photos/332.jpg[/img]
[i]Via Ottorino Respighi – Lato Strada Nascosa – Prospettiva da 30 metri[/i]

[img]http://www.q4q5.it/uploads/photos/333.jpg[/img]
[i]Via Ottorino Respighi – Lato Strada Nascosa – Prospettiva da 5 metri[/i]

Questo incrocio poi è particolarmente pericoloso perchè anche da via Nascosa non è visibile, non a caso è il punto dove si verificano più incidenti, anche di una certa gravità.
Una domanda sorge spontanea. Il responsabile del comune, in sede di sopralluogo, possibile che non se sia accorto?
Tra l’altro ci sono anche segnalazioni formali fatte dai vari comitati di Via Nascosa cui ho partecipato.
Ormai quella dei dossi è diventata quasi una moda a Latina e vengono posizionati senza alcun criterio o analisi specifica. Sembra come se si volesse sopperire alla mancanza di controlli con artifici di dubbia efficacia, ma di sicuro fastidio.

Stefano

Storia di un semaforo inutile:… una mattina in Comune!

Come preannunciato, stamattina, Freddy Cedrone ed io siamo andati all’appuntamento che la presidente della circoscrizione ci aveva gentilmente fissato con l’assessore Galetto e l’ing.Brinati,preposti al settore, per cercare di risolvere il problema del”nuovo” semaforo, che si è aggiunto a quelli esistenti all’incrocio a raso della 148. Parliamo sempre di quello che è stato istallato sullo svincolo a destra, uscendo dal q4, immediatamente prima dell’incrocio a raso, all’inizio dei 50 metri scarsi di strada che portano all’altro semaforo, prima del sottopasso storico verso il Morbella. Dalle premesse eravamo abbastanza preparati a non avere un riscontro immediato, ma speravamo di poter fare qualche passo in più! Invece siamo sempre daccapo a dodici…..Ma facciamo la storia della mattinata: la Presidente ci ha presentati ricordando i motivi per cui avevamo chiesto l’incontro,l’Assessore,dando mostra di grande disponibilità e con modi gentili, ha incominciato a farci la storia di tutti gli interventi che l’Amministrazione, attingendo a finanziamenti dedicati, vorrebbe realizzare nel territorio comunale, compreso l’attraversamento a raso; l’ing. Brinati assisteva, ostentando una certa “rigidità”, ribadendo quanto fosse impegnato, e quindi impossibilitato ad occuparsi della vicenda per i prossimi 15 giorni…..Lo confesso…quando mi accorgo che si cerca di menare il can per l’aia divento intemperante!!! Con il cipiglio che mi contraddistingue in questi casi, ho cercato di rimette “il semaforo” al centro del confronto: a quel punto l’Assessore, comunicandoci di avere al telefono il vicepresidente della provincia (…..ragazzi che emozione!) ha lasciato temporaneamente la stanza, l’ing.Brinati , forse pensando ad un attacco rivolto alla sua persona,ha tirato fuori gli aculei ed ha ribadito seccamente di non avere nessuna intenzione di cambiare il semaforo, in quanto l’istallazione dello stesso gli era stata “imposta” dal Prefetto per “mettere in sicurezza” lo svincolo secondo le norme vigenti. Abbiamo cercato di spiegare che, in nome di una generica “ messa in sicurezza secondo le norme vigenti”, si dovrebbe pensare di installare semafori ad ogni angolo di strada!….. e quanto, come in questo caso, i disagi di un simile intervento siano superiori ai presunti benefici: niente da fare…..muro! Tra l’altro l’ingegnere, ci ha fatto presente che, in circa 2 mesi dalla posa in opera del semaforo, non aveva ricevuto nessuna segnalazione formale dei presunti disagi arrecati dallo stesso! Di avere solo letto qualcosa pubblicata sui giornali, “secondo un malvezzo tutto latinense”…….Che dire!? Noi. pensavamo di aver coinvolto la Circoscrizione!…e pensavamo che si fosse attivata non solo per fissarci un appuntamento…….A quel punto l’ottimo Freddy ha chiesto se, inviando una richiesta formale, corredata da un congruo numero di firme, potevamo almeno ottenere che il semaforo divenisse “lampeggiante”: molto più rilassato l’ingegnere ci ha risposto che siamo in democrazia, che rientra nelle facoltà dei cittadini presentare le loro rimostranze, ed in quelle dell’Amministrazione decidere di prenderle in considerazione!…di mandargli la segnalazione e poi si vedrà!…Bene…ciascuno tragga le sue conclusioni…noi non abbiamo intenzione di mollare….e, senza trascurare altre possibilità, ricominciamo da qui!

Foto Torneo Calcetto

Pubblicate le foto del primo torneo (quadrangolare) di Calcetto WWW.Q4Q5.IT, categoria pulcini (bambini 10 anni) svoltosi domenica 11 giugno 2006, nei campi dell’oratorio della Parrocchia San Luca (per la cronaca vinto dalla Latinense).
Ringraziamo per la gentile collaborazione Don Mario Sbarigia, Leo Randich e Federico Caputi.
Ringraziamo inoltre i dirigenti delle 4 società sportive coinvolte:
Polisportiva Latinense-Borgo Grappa (in collaborazione con Atletico Nascosa)-24 Mila Baci-A.S. Città di Latina.
Ringraziamo soprattutto, però, tutti i bambini che hanno partecipato ed hanno dato vita ad un vero torneo, affrontato con spirito agonistico e soprattutto sportivo.
Auguriamo loro un grande futuro, come giocatori, ma soprattutto come ragazzi e poi uomini. Speriamo, riusciranno sempre a conservare l’onestà e la lealtà dimostrata in questo caso e rappresentare una nuova generazione, sotto tutti i punti di vista, migliore di quella dei loro attuali idoli.

Ferdinando Cedrone
Stefano Persichino

per vedere le foto clicca[url=http://www.q4q5.it/modules/myalbum/viewcat.php?cid=37]qui. [/url]
p.s. per ingrandirle cliccaci sopra

Biciclette pubbliche

BICICLETTA PUBBLICA

Avete visto le nuove biciclette pubbliche disponibili in alcune zone della nostra città?

La stessa può essere utilizzata dalle ore 7 alle ore 23,00 e necessita di apposita chiavetta di sganciamento che deve essere ritirata presso il Servizio Mobilità del Comune di Latina sottoscrivendo un apposito modulo e versando la somma di €.10,00.

Trovo un pochino farraginoso il meccanismo del ritiro della chiave, delle penalità ecc. ecc. ma come idea è senz’altro buona.

Buona passeggiata a tutti.

Purtroppo mancano le piste ciclabili e comunque appositi spazi per la libera circolazione, ma questa è un’altra storia…..

Vincenzo Spica
[img]http://www.q4q5.it/uploads/photos/328.jpg[/img]

Parcheggio “San Luca”

Da: Mirella Narciso
Data: 06/17/06 10:39:29
A: [email protected]
Oggetto: raccolta firme e varie

Gent.mo Freddy
aderisco senz’altro alla raccolta di firme per l’eliminazione di via Tartini in quanto, ora come in altri casi, la toponomastica cittadina nonché la cartellonistica stradale appaiono un po’ improvvisate.
Approfitto dell’occasione per proporre ai residenti della q4 e q5 l’utilizzo del parcheggio retrostante la chiesa di San Luca piuttosto che l’ingombro selvaggio di Viale P.L. da Palestrina allorché vanno a Messa o partecipano a cerimonie. Secondo me sarebbe per loro anche più agevole e meno rischioso raggiungere la chiesa da quel piazzale.
Cordiali saluti da Mir

La raccomandazione

Cari amici,
Già due volte ho promesso di affrontare il tema della raccomandazione, e non voglio sottrarmi oltre!
Premetto che non voglio parlarvi della solita raccomandazione però! Non di quella che evoca repulsione, fastidio, imbarazzo. Non di quella che quasi tutti ricercano, che quasi tutti hanno (reale o millantata che sia), ma che nessuno osa nominare apertamente… quasi una calamità naturale inevitabile, ma necessaria. Non della raccomandazione usata per prevaricare, per scavalcare gli altri, per ottenere qualcosa che non spetterebbe (o che spetterebbe ma che andrebbe ad altri se la loro raccomandazione non fosse neutralizzata da una più pesante). Insomma non della raccomandazione intesa come graduatoria dei santi in paradiso e come negazione delle competenze e dei meriti (una specie di “pizzo” da pagare per ottenere quello che spetterebbe di diritto)…
Oggi voglio parlarvi di una raccomandazione diversa, una raccomandazione buona (sì, la raccomandazione è come il colesterolo, c’è quella cattiva… ma c’è pure quella buona!).
Sperando di non annoiarvi troppo (potete sempre spegnere il computer!) voglio raccontarvi un aneddoto di circa 20 anni fa, quando ero un giovane sottotenente dell’Aeronautica e stavo frequentando, insieme a 40 colleghi di varie nazionalità, il corso di pilotaggio in una scuola della NATO.
Un giorno, con l’attività di volo cancellata per condizioni meteorologiche avverse, stavamo chiacchierando del più e del meno quando la conversazione è scivolata sulle circostanze che avevano portato ciascuno di noi ad indossare la divisa di aviatore.
Ad un certo punto un sottotenente americano disse di essere entrato nell’USAF perché era stato raccomandato dal Generale che comandava l’Accademia Aeronautica di Colorado Spring.
Avreste dovuto vedere le facce di noi italiani: una maschera di meraviglia e sgomento! Gli occhi che si abbassavano a controllare i dettagli della moquette… il dubbio di aver capito male in quella lingua ancora ostica… l’imbarazzo palpabile… il tentativo di cambiare discorso… la battuta cretina per sdrammatizzare…
Come osava costui ammettere impunemente di essere stato raccomandato dal generale comandante? Non aveva egli alcun pudore? Non temeva di essere denunciato dai suoi colleghi?
C’è voluto un po’ di tempo, alla fine però ho capito che in America la raccomandazione è tutt’altra cosa. Non solo è legale, è anche un indispensabile strumento per far funzionare la società americana! Non come da noi! Lì è una cosa alla luce del sole, sia nel mondo pubblico (governo federale, stati, contee, municipalità, forze armate eccetera) sia nel mondo privato (business, corporations, industria, distribuzione, scuola, ricerca…).
La raccomandazione è questo: “Caro addetto alle assunzioni, tu mi conosci personalmente, o conosci la mia fama di manager, amministratore, preside, insegnante, medico, ufficiale dei marins etc.. Dato che mi conosci e mi stimi, voglio segnalarti il Signor o la Signora XY, che conosco personalmente, perché è stato/a mio/a allievo/a, o perché ha lavorato per (o con) me….. Sono convinto che XY sarebbe una preziosa risorsa per la tua organizzazione, poiché so per certo che ha questa o quella caratteristica positiva, per cui te lo raccomando!”
Capito la differenza? Chi raccomanda impegna la sua credibilità e il suo nome. Nessuno raccomanderebbe un incapace o un fannullone. Lì non esistono i concorsi per assumere. Esistono le raccomandazioni e le interview (interviste). Chi vuole essere assunto manda la sua application (domanda) corredata da curriculum e di lettere di raccomandazione. Se da un esame di questi documenti il candidato risulta potenzialmente idoneo alla posizione, viene convocato per l’interview, dove, senza tanti bizantinismi, l’addetto alle assunzioni decide se assumerlo o meno. Pensate che per policy, alcune ditte, non prendono nemmeno in considerazione le domande che non sono corredate da almeno una lettera di raccomandazione convincente.
La raccomandazione in America è un mezzo lecito ed efficace per far conoscere la competenza, la preparazione, la perizia, la bravura, la motivazione, l’entusiasmo dei candidati. Non servono farraginosi concorsi, temi di italiano chiusi in buste senza nome, processi asettici ed impersonali che hanno la pretesa di essere un metodo scientifico ed infallibile, ma che tutti sappiamo benissimo essere un grande bluff!
Quella americana è la raccomandazione che mi piace! Non quella ipocrita e nepotista che asfissia l’Italia. Non quella che dice “fai entrare Tizio al Comune perché è amico mio, o perché è il cugino di mia cognata, o perché ha votato per me”. Non quella che scavalcando il meritevole, piazza nei posti chiave degli emeriti incapaci… con grave danno, non solo alle persone prevaricate, ma per l’intero Paese.

Salvatore Antoci