Archivio Mensile: Febbraio 2006

EUROPAN IN Q4

Sul sito del Comune di Latina sono presenti i 3 progetti selezionati del concorso Europan 8.
Il progetto vincitore (non ancora ufficialmente dichiarato),risulta il n. 1 denominato : Mediterraneo .
Di questo progetto Mediterraneo è possibile visionarne, subito sul sito, le numerose tavole specifiche allegate. Buona visione Enzo 1950

[url=http://www.europan-italia.com/it/latina/risultati.html]Clicca qui per vedere.[/url]

Eventi del CIS

[b][size=x-large][color=006600] …IAT[/color][/size][/b]
[b][size=small][color=990000]Servizio Comunicazione Eventi Latina[/color][/size] [/b]
a cura di
[b][size=small][color=0033FF]C.I.S. Iniziative Sociali Coop. Sociale[/color][/size][/b]

con il patrocinio dell’Azienda di Promozione Turistica della Provincia di Latina, ORGANIZZA I SEGUENTI EVENTI:
[url=http://www.latinaeventi.it/res/site3609/res26068_SCE%20n.429.pdf]Per vedere gli eventi organizzati dal CIS clicca qui.[/url]

S.F.I.D.A.

[b][size=small][color=0033FF]LETTERA APERTA AGLI ITALIANI[/color][/size][/b]

S F I D A Sindacato Famiglie Italiane Diverse Abilità

[url=http://www.sindacatosfida.org/Comunicati_stampa/Lettera_agli_italiani_2006_02_16.pdf]Per leggere la lettera clicca qui.[/url]

Discariche abusive a Latina

[b][size=small][color=0000FF]Inseriamo una notizia tratta dai forum ed inviata dal sig. Davide[/color][/size][/b]

Discariche abusive a Latina e dintorni…
Salve,
siccome noto che ci sono ,molti post in cui si parla di rifiuti ingombranti, discariche abusive e aree verdi vorrei dare il mio contributo:

Egregio Sindaco di Latina e Presidente della Provincia
Sono quì per segnalare alcune zone della città di Latina e dei borghi dove si sono formate e si formano sempre più discariche abusive:

1) Via Epitaffio nei pressi del ponte del Canale delle Acque Medie, presenza di un frigorifero abbandonato;
2) Via Epitaffio (2 frigoriferi vicino 2 cassonetti e diverse discariche di inerti e sporcizia sui marciapiedi delle pensiline dei bus (es. Pensilina vicino ex Regione Lazio e Pensilina di fronte Nuova Dublo);
3)Via S. Carlo da Sezze e limitrofe (discariche di inerti tra i vari palazzi appena costruiti)
4) Area verde di fronte il Campo Sportivo della Samagor è diventata una discarica a cielo aperto;
5) S.P. che collega la SS 148 a Borgo Podgora, presenza di un frigorifero a margine della careggiata in prossimità del ponte che scavalca il Canale Mussolini;
6) Via dell’Aeroporto (discarica nella scolina vicina il cassonetto e discarica di inerti nei pressi del sottopasso ferroviario che conduce su S.P. della Dormigliosa;
7) Via Vespucci e Via Zani a Latina (presenza di maxidiscariche di inerti e calcinacci);
8) Via della Stazione a Latina Scalo prima dell’imbocco del cavalcaferrovia (presenti 2 frigoriferi sul margine opposto alla ex edifificio “Censi e Cerocchi”;
9) Asse attrezzato a Latina Scalo (discariche di inerti nei pressi di tutti i cassonetti e maxidiscarica sul ponte che segna il confine con il Comune di Sermoneta, il quale da tempo ha bonificato la sua parte di territorio);
10) Via Carrara a Latina Scalo (inerti e detriti vicino cassonetto e cabina ENEL di fronte entrata azienda Alfamatic);
11) SS. 156 a Borgo S. Michele sulla sinistra presenza di discarica di inerti mimetizzata da canneto, più o meno di fronte alla Pfizer;
12) Via Monfalcone a Borgo Montello (inerti presso cassonetto che fà angolo con Strada del Bosco, e nei pressi di un cavalcafosso in direzione S.P. Borgo Piave-Nettuno);
13) S.P. Borgo Piave-Sabotino (presenza di inerti e rifiuti accanto diversi cassonetti);
14) Asse di collegamento Appia-Intermodale a Latina Scalo, presenza di un frigorifero marrone dentro la scolina al margine della strada in direzione Appia (ben nascosto);
15) Ex Mattatoio in località Chiesuola, presenza di una discarica di inerti vicino il muro perimetrale, sul piazzale asfaltato;
16) S.P. Litoranea nel tratto tra Borgo Sabotino e Via del Lido, presenza di un frigorifero che è stato fatto vedere dalla Tv Teleetere durante le piogge intense di Ottobre e che è ancora lì);
17) Complanare in direzione Roma della SS 148, nei subito dopo aver attraversato il Canale Mussolini (presenza di un divano davanti la sbarra che blocca l’accesso al canale stesso);

Tale lettera verrà spedita anche alla Latina Ambiente, al Consorzio di Bonifica, alla Polizia Provinciale, al Corpo Forestale dello Stato e alla Procura della Repubblica di Latina.

DAVIDE

Guasti Enel e Suppostone

[b][size=small][color=0033FF]Pubblichiamo 2 e-mail/segnalazioni inviateci da Francesca (Baol) circa i guasti Enel dovuti (forse) al Suppostone ![/color][/size][/b]
Da: Francesca
Data: 02/26/06 10:13:30
A: Ferdinando Cedrone \(sito www.q4-q5.it\)
Oggetto: Re: Re: Una riflessione personale

Ti scrivo per segnalarti l’ennesimo episodio che ha recato non poco disagio alle tre palazzine presenti in prossimità dell’antenna in q4.
Come ben sai, a seguito delle giuste lamentele di alcune signore, l’antenna era stata spenta, in quanto il rumore lamentato derivava da un gruppo elettrogeno installato per alimentare la stessa, e così, poco dopo, una ditta con tanto di scavatore si è presentata ed ha effettuato l’ allaccio alla rete elettrica, con uno scavo sull’asfalto del piazzale.
Da allora l’antenna funziona senza rumore molesto, però sempre da allora le palazzine adiacenti alla stessa, su Largo Montemezzi, subiscono improvvise interruzioni di corrente elettrica con tutte le aggravanti del caso, disagi vari, mancanza di acqua, luce, quindi qualcuno che rimane o rischia di rimanere chiuso nelle ascensori, nonché frigoriferi che rischiano di scongelare alimenti, anche per il supermercato Eurospin presente in uno dei palazzi in questione.
Ora è verosimile, o comunque legittimo, sospettare che l’assorbimento di corrente di questa antenna o comunque l’intervento di allaccio della stessa alla rete elettrica abbia determinato le interruzioni improvvise di elettricità con quel che ne consegue. Anche perché più volte, tra l’altro, durante l’esecuzione dello scavo di allaccio, la ditta ha danneggiato il cavo elettrico lasciandoci senza elettricità per molte ore, tanto che alla fine l’Enel ha dovuto portare un gruppo elettrogeno per evitare danni maggiori.
Pensavamo che finalmente questi problemi fossero finiti, essendo finite le operazioni di allaccio, chiuso lo scavo etc. e invece, in ultimo, da ieri sera alle 22 circa, l’ennesimo blackout per le suddette palazzine, che si è protratto fino a stamattina alle ore 9, perchè l’Enel, dopo numerose telefonate di segnalazione, onde evitare ulteriori disagi e problemi, per aver tentato senza successo di riparare in breve tempo il guasto, ha inviato un gruppo elettrogeno ad alimentare la cabina elettrica per ripristinare momentaneamente il servizio in attesa della riparazione definitiva, che per sua ammissione richiede molto tempo, trattandosi di problema grave.
Tengo a precisare e a ribadire che prima dell’installazione dell’antenna e prima del suo allaccio alla rete elettrica non si erano mai verificati episodi del genere, e soprattuto di tale gravità, nella zona, il che da adito a diverse dubbi.
Reputo ingiusto che gli abitanti queste palazzine debbano subire ogni volta un tale disagio, rischiando anche danni che probabilmente nessuno mai risarcirà… Resta da capire chi abbia la responsabilità di tutto ciò e perchè continuino a ripetersi questi fatti.
Chiunque voglia verificare al momento potrà trovare, in prossimità del supermercato Eurospin, un camion dell’Enel dotato di gruppo elettrogeno, collegato alla cabina che alimenta i palazzi rimasti per l’ennesima volta serza elettricità.
Scusa lo sfogo, ma tieni presente che è già la terza volta che accade, e se è vero che si dice che non c’è 2 senza 3, spero però che non ci sia 3 senza 4. Se lo riterrai, potrai pubblicare la notizia sul sito dei quartieri,
Buona domenica.
Baol

Seconda e-mail

Da: Francesca
Data: 02/26/06 11:25:58
A: ferdinando cedrone
Oggetto: Le strane coincidenze della vita.

Caro Freddy,
diversi rappresentanti delle palazzine in questione, si sono recati dagli operai dell’Enel che al momento hanno solo installato il gruppo elettrogeno e non hanno ancora avviato i lavori di riparazione, pare che debba venire la squadra preposta a tali interventi da Caserta. E al momento emerge che ciò potrebbe essere solo una coincidenza, ovvero il danno di oggi sarebbe a 1,60 di distanza da quello precedente causato dalla scavo per l’allaccio dell’antenna.
Non sappiamo cosa pensare.
Certo è che le coincidenze della vita sono strane.
Non so a questo punto se la notizia possa interessare, o possa avere una qualche utilità. Ciascuno è libero di credere o non credere alle coincidenze…
Nel caso fammi sapere cosa ne pensi.
Grazie
Baol

Intitolare un area a Don A. Santoro

Da: vincenzo spica
Data: 02/26/06 12:33:16
A: [email protected]
Oggetto: Don Andrea Santoro

Facendo seguito a quanto anticipato nel forum “nome delle strade” e alla necessità di intitolare il piazzale-parcheggio antistante la scuola Don Milani, come evidenziato da Salvatore Antoci sul quotidiano “Il territorio” in data 26/02/2006,
lo scrivente propone di intitolare quell’area a Don Andrea Santoro, recentemente ucciso in Turchia che, come noto è originario della nostra Provincia (Priverno).
In altrenativa al Piazzale antistante la suddetta scuola Don Milani, mi piacerebbe molto (lo preferisco al precedente), che sia intitolata a Don Andrea Santoro l’area giochi situata all’interno del Parco Oasi Verde (dove si trova il chiosco), denominandolo appunto “Parco giochi Don Andrea Santoro”.
Saluti
Vincenzo Spica

Allucinante !

Allucinante, semplicemente allucinante !.
Non riesco a trovare altri termini per giustificare una cosa di questo genere.
Siamo nel 2006, in una città di 120.000 abitanti all’inteno di una Nazione che si dichiara “civilizzata”.
Bene, come tutte le società moderne, anche la nostra possiede un codice di procedura civile e penale, che stabilsce le regole per la sicurezza di ogni singolo cittadino.
Dietro un episodio, nel quale sussistono i presupposti per l’avvio di un’indagine giudiziaria, è innegabile che questa debba essere portata a compimento, prima di effettuare la rimozione di quelle che potrebbero risultare prove determinanti.
Tutto questo è condivisibile.
Ora però, da cittadino comune mi chiedo:
1) ma il carattere di urgenza esiste ancora ?
2) la possibilità che l’attesa delle procedure burocratiche possa mettere a repentaglio la sicurezza dei cittadini, è sempre presa in considerazione ?
3) esiste un reale ed efficace sistema di coordinamento tra i diversi apparati per l’ordine pubblico e le altre Istituzioni ?

Bene, onestamente a guardare la situazione qui di seguito riportata, i dubbi che serpeggiano tra noi cittadini ci sono e, credo, siano più che leciti.
Mi riferisco alla situazione che si sta verificando dietro l’episodio accaduto tra la notte di Lunedì 20 e Martedì 21 Febbraio, c/o il piazzale di Largo Cesti, quartiere Q5, in Latina.
Dal forno del panificio/pizzeria è partito uno scoppio udibile a centinaia di metri di distanza ed ha provocato enormi danni alla struttura stessa e qualcuno anche a quelle adiacenti.
Ma ciò che oggi crea disappunto tra i residenti ed anche tra i negozianti vicini, è l’apparente stato di assoluto abbandono del negozio stesso e di tutto ciò che conteneva al momento, (pastarelle, uova, altri alimenti, farina etc etc ). L’ unica forma di protezione usata per impedire l’accesso all’interno e nelle immediate vicinanze del panificio (da ormai una settimana) sono le classiche strisce plastificate bianche e rosse che dovrebbero servire da barriera pedonale a chi si volesse avventurare nei pressi.
Questa, lo ripeto, l’unica forma di protezione !
Una barriera facilmente scavalcabile da chiunque (bambini compresi) a protezione di un telaio di una vetrina pesantissimo, semi divelto e cadente e per un negozio altrimenti fruibile giorno e notte, (compresi animali e forse anche TOPI !) ma cosa peggiore di tutte, lo ripeto, da bambini che potrebbero essere attratti da quelle pastarelle e di cui non osiamo immaginarne eventuali effetti tossici.
In più, si nota chiaramente un quadro elettrico alla mercè di chiunque ed un odore (si fa per dire) alquanto sgradevole.
La domanda è: qualora fosse certo che anche in questo caso a bloccare la situazione fosse un indagine della magistratura (ma non lo è affatto), per quanto tempo dovremo aspettare per vedere pulire questo schifo ? Cosa accadrà, se un bambino attratto dalle pasterelle, verrà ricoverato in ospedale per intossicazione ?
Se questa è la civiltà del 2000, credo che la strada da fare sia ancora molto lunga !
Ferdinando Cedrone.

[img align=left]http://www.q4q5.it/uploads/img4401bb59930b3.jpg[/img]

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Ancora q4q5.it su LT OGGI

[b] [size=small] [color=0033FF] [font=Verdana]Nell’articolo apparso ieri mattina su Latina Oggi, qui di seguito riportato, e più sotto linkato, si mette in evidenza il ruolo del nostro sito nel proporre alla circoscrizione il convegno sui Ripetitori [/font] [/color] [/size] [/b]

[size=small] [color=CC0000] Documentazione e lavori della Commissione presto sul sito dei nuovi quartieri[/color] [/size]

[size=small] [color=9900FF] Antenne, il caso… in rete
Pericolosità clinica, pianificazione: medici, società ed esperti a convegno[/color] [/size]

NON HANNO alcuna intenzione di abbassare la guardia. Anzi, annunciano nuove iniziative, un occhio rivolto ai cittadini che chiedono
di essere informati e l’altro vigile, attento al lavoro svolto dalla commissione Ambiente. I comitati sorti nel territorio per contestare
l’installazione delle antenne di telefonia mobile nei pressi di
scuole o strutture sanitarie, rilanciano l’offensiva. Sono in posizione
di attesa e di attacco. Sì, è vero, la mozione presentata dal
consigliere diessino De Marchis in Consiglio affinchè il Comune
adotti un regolamento che garantisca il corretto insediamento urbanistico e territoriale degli impianti di telefonia mobile è stata
votata (trasformata in ordine del giorno) all’unanimità dall’Assise
ma ciò non è bastato a ristabilire la tranquillità. Come dire, i buoni
intenti non sono sufficienti. La notizia, già annunciata dai Ds ma
l’altro ieri confermata in commissione Ambiente, che 37 impianti
sono previsti nel capoluogo entro il 2006, ha provocato un ulteriore
allarme. Il motivo è facilmente comprensibile, basta sommare la
cifra ai ripetitori già in funzione. Dove verranno installate le stazioni
radio base? Il nodo è proprio questo: le antenne servono ma è
fondamentale posizionarle in zone adeguate. Le angosce di chi si è ritrovato di fronte alla finestra le torri faro alte trentacinque metri,
non vanno sottovalutate. Gli impianti non fanno male alla salute,
è stato evidenziato, ma è anche vero che a qualcuno hanno rubato
il sonno. La prossima mossa
è rappresentata da un convegno.
[color=0033FF][font=Verdana]La proposta è partita dal sito dei nuovi quartieri www.q4q5.it ,
a firma del direttore Ferdinando Cedrone. E’ rivolta alla presidente della Circoscrizione Latina Ovest, Marilena Sovrani.
«Chiediamo – spiega Cedrone – il coinvolgimento dell’intera rappresentanza politica del consiglio del distretto al fine di dare vita per
l’11 marzo, alle 10.30, presso l’auditorium dell’Istituto Don
Milani, ad una tavola rotonda che aiuti a fare chiarezza. Ci sembra
doveroso rispondere così alle centinaia di e-mail pervenute con richiesta di informazioni circa l’eventuale pericolosità clinica delle
Srb e in merito alla deturpazione estetica, urbanistica ed ambientale
provocata dai ripetitori». Il tema in oggetto? Inquinamento
elettromagnetico e pianificazione della localizzazione delle antenne. La
parola passa agli esperti. Saranno invitati tecnici dell’Arpa e della
Federazione Ugo Bordoni di Roma; gestori delle antenne, clinici
(primario oncologo ed ematologo dell’ospedale Goretti), rappresentanti delle istituzioni, uno psicologo, un esponente del sito ed il consigliere De Marchis schierato in prima linea in questa battaglia difficile. E’ giusto che la popolazione segua costantemente l’operato della Commissione, ho quindi proposto al sito dei quartieri di
ospitare di volta in volta tutta la documentazione relativa ai lavori
della stessa che già l’altra mattina ha affrontato la questione», annuncia
l’esponente diessino. [/font] [/color]
In via Verdi, intanto, è partita una
nuova petizione. «Contattatemi (392/9493012), uniamo le forze»,
continua a ripetere Pasquale Parisi, alla guida del coordinamento
che ha già raccolto oltre settecento firme. Al momento la certezza è una sola, sbrogliare la matassa non appare semplice: c’è un esposto
in Procura relativo all’antenna vicino all’ospedale, presentato
dai residenti della zona assistiti gratuitamente dall’avvocato Luigi
Di Mambro (quanto conta la voce dei cittadini?); c’è chi spinge
per un regolamento che minimizzi l’esposizione ai campi elettromagnetici e ci sono le società, da
Tim a Vodafone, pronte anche a ricorrere al tribunale, come ha
dichiarato il tecnico del comune Nicolino De Monaco. C’è poi la
legge che non pone limiti alle installazioni e di contro esistono
sentenze che aprono possibili spiragli. Si va a caccia di una via
d’uscita e il caso si prepara a tornare in Commissione. Mercoledì
alle 12 il secondo round. Francesca Del Grande

[url=http://www.i4it.it/LatinaOggi2/openPdf.php?pdf=pag07latina&day=25_2_2006]Per vedere l’articolo clicca qui.[/url]

Prima sconfitta !

E già, l’episodio che ho dovuto affrontare questa sera, l’ho preso come una sconfitta personale.
Non voglio fare il retorico, ne tanto meno l’ipocrita.
Credetemi, il fatto di aver dovuto cancellare un utente, per comportamento scorretto, mi è pesato tantissimo.
Non sono un ragazzino, ne tanto meno un puritano o un idealista.
Sapevo che poteva capitare, e sapevo che prima o poi sarebbe capitato. So pure che forse capiterà ancora, ma tutto ciò non riesce a consolararmi. La tristezza per aver impedito ad una persona di navigare liberamente questo sito, è forte.
In qualsiasi caso me ne assumo tutta la responsabilità.
Il sito, come capirete, lo sento un pò come un figlio.
Il mio ideale sarebbe vedere tutte le persone che lo frequentano, discutere, dibattere, criticare, argomentare, collaborare, commentare, proporre, opinare etc etc, ma tutto nell’ambito di un comune senso del pudore, del rispetto per il prossimo e di quel minimo di educazione richiesto. Non posso accettare, parolacce ed offese come quelle che l’utente (o meglio l’ex utente) si è permesso di inviare nai forum, prima ad alcuni interlocutori, poi a tutti noi.
Eppure si trattava di un utente che aveva spesso fornito dei buoni contributi, in termini d’informazioni apportate e proposte effettuate.
. Mi dispiace veramente. Spero, se avrà ancora voglia di entrare nel sito (da utente anonimo, al quale è impedito di lasciare messaggi nei forum), si renderà conto di aver sbagliato, e magari fra qualche tempo chiedere di essere riammesso.
Non è detto che non accetterò.
Non potevo aspettare oltre, ero al terzo avviso.
Mi sono confrontato con qualche amico, prima di prendere questa decisione. Ma poi ho deciso io, in piena autonomia. Ne va anche della mia personale credibilità nei confronti di ognuno di voi.
Sono disposto ad accettare ogni vostro commento o critica, anzi spero le facciate.
Ferdinando Cedrone (Freddy)

L’antenna non va coperta, va tolta !

Da quanto emerge, dall’articolo sotto linkato (è brutto ma si dice così), qualcuno pensa che la “suppostina” della Q4 possa essere abbellita con del verde.
Lo trasformiamo in un ficus, o in un cactus ?
Speriamo che durante la discussione dell’altro ieri, in aula consiliare, come riportato nell’articolo, qualcun altro abbia capito male (ma non credo).
Il paletto della luce, il suppostone, o come lo vogliamo chiamare, lo dico in romanesco:
“se ne deve annà !”
Questa è l’unica possibilità che ricucirebbe un minimo di rapporto tra la popolazione del Q4 e le amministrazioni locali e comunali.
Ogni altra opzione, non servirà.
In attesa dell’11 marzo, data della tavola rotonda in questione, rimarremo ad osservare, ma molto attenti e molto vigili.
Ferdinando Cedrone

[url=http://www.i4it.it/LatinaOggi2/openPdf.php?pdf=pag02latina&day=24_2_2006]Per vedere l’articolo clicca qui.[/url]