Archivio Giornaliero: Ottobre 23, 2005

Quella periferia nella periferia

Tipica è la tendenza ad abbellire le cose che si vedono per prime. A casa come prima cosa abbelliamo l’esterno perchè da l’idea di quelli che ci abitano dentro, ovviamente a casa nostra “sistemeremo” anche dentro …..La stessa cosa capita nei nostri quartieri. Recentemente hanno provveduto a sistemare le aree centrali e più frequentate di Q4 e Q5 ma il “contorno” è ancora in uno stato a dir poco fatiscente. Parlo di quelle aree in fondo a Viale Paganini in congiunzione con la Pontina (pericolosissima) oppure la terminazione di Via Paisiello ed ancora Via Landino che richiede una Land Rover per accedervi…. molte altre ce ne sarebbero ma mi limito per non essere prolisso …. Hanno impiegato anni per sistemare i “centri” dei quartieri adesso quanto ci vorrà a sistemare la periferia della periferia?

Curiosando sul Web

[i][b][color=0000FF]Una notizia buona ![/color][/b][/i]

Curiosando sul Web ho letto questa notizia che risale a qualche tempo fa ma che per la sua importanza ho voluto riproporre affichè altre persone possano sapere che ogni tanto si fa pure qualcosa di buono:

DAL WEB:

Il progetto dell’associazione di volontariato Modavi
Un soggiorno in Polonia per tre ragazzi disabili
Dal quartiere Nuova Latina alla colonia teapeutica della “Razem”

“Insieme senza frontiere” é il progetto che vedrá tre bambini diversamente abili partire domani, daiquarteri Nuova Latina – Nascosa, per un soggiorno di una settimana in Polonia presso la colonia riabilitativa e terapeutica dell’associazione polacca „Razem”.

L’iniziativa é nata dallo scambio culurale di collaborazione e opportunitá tra l’Associazione di promozione sociale “Modavigruppo pontino per Emanuele”, attiva da circa un anno presso la parocchia
San Luca, e l’associazione di volontariato polacca Razem. Tre sono i bambini che avranno la possibilitá insieme ad alcuni volontari e animatori di vivere per una settmana quest’esperienza, che porerá ad allargare le “frontiere” di questi ragazzi e dei volontari che sperimenteranno nuove realtá e conoscenze soprattutto a livello umano. E’ un promo passo e sicuramente una bella scommessa vinta dal gruppodi cinque donne che un anno fa diedero vita all’associazione “Modavi”
dedicataad Emanuele, un ragazzodel quartiere vittima di un incidente stradale. “Un gruppo – spiegano Alessandra Lupo e Patrizia Di Benedetto – nato con l’obiettivo di aiutare i bambini più bisognosi con problemi legati alla disabilità” e che deve la riuscita del progetto “Insieme senza frontiere” anche grazie alla collaborazione dei parrocchiani di San Luca e di Madre Maria della Chiesa, di don Mario Sbarigia, del presidente della circoscrizione Marilena Sovrani e dell’associazione Confconsumatori.