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Navigando a vanvera su internet mi sono imbattuto su un articolo di cui riporto di seguito la parte iniziale, corredata da una mia frettolosa traduzione.
Mi ha colpito l’abisso culturale, la voragine incolmabile di ignoranza e sciatteria che separa i nostri addetti al verde pubblico dai loro colleghi del mondo civile.
Leggendo vi accorgerete che mentre i nostri sono dediti a pratiche botaniche che fanno inorridire, mentre col decespugliatore scorticano vivi i tronchi degli alberi, mentre tagliano il fieno, mentre tritano i rifiuti, mentre allevano rovi e sterpaglie, mentre spandono diserbante con liberalità lungo le nostre strade, mentre fanno (senza il minimo senso di vergogna) tutto questo, negli altri Paesi c’è chi si preoccupa dell’effetto del sale sulle piante ornamentali sui cigli stradali. Colpisce il fatto che gli autori dell’articolo sono di chiara origine italiana. Io del resto l’ho sempre sostenuto: gli italiani sono capaci di eccellere in tutti i campi, basta inserirli nella giusta organizzazione estera.
EFFECT OF SALTS ON ORNAMENTAL GROUND COVERS FOR GREEN URBAN AREAS | GLI EFFETTI DEI SALI SULLE COPERTURE ORNAMENTALI DELLE AREE VERDI URBANE |
Authors: M. Devecchi, D. Remotti | Autori: M. Devecchi, D. Remotti |
De-icing salts represent a serious problem in all cold countries, since they damage the plants along the streets in ‘guardrail’ flower-beds, inducing the presence of dry leaves, necroses, malformations and anomalies, so as to be diagnosed as an attack of pathogens. In most cases the first visible effect of a high salt content in the ground are necrotic areas on the leaves. In these areas there is the accumulation of salts which undoubtedly causes partial or total destruction of chlorophp"326" valign="top" style="border-right: windowtext 1pt solid; padding-right: 5.4pt; border-top: #ece9d8; padding-left: 5.4pt; padding-bottom: 0cm; border-left: #ece9d8; width: 244.45pt; padding-top: 0cm; border-bottom: windowtext 1pt solid; background-color: transparent"> I sali dello sghiacciamento rappresentano un serio problema in tutti i paesi freddi, dato che danneggiano le piante lungo le strade nelle fioriere da “guardrail”, causando la presenza di foglie secche, necrosi, malformazioni ed anomalie, così da poter essere diagnosticato come un attacco di patogeni. In molti casi il primo effetto visibile dell’alta concentrazione salina nel suolo sono delle aree di necrosi nelle foglie. In queste aree c’è un accumulo di sali che, indubbiamente, causa la distruzione totale o parziale della clorofilla e quindi la necrosi. La velocità e l’estensione della necrosi dipende soprattutto dalle proprietà biologiche del sale e dal tipo di sale presente nel terreno. Per valutare il danneggiamento del cespuglio Cotoneaster Salicifolius largamente usato [nel verde pubblico lungo le strade], le piante sono state trattate usando tre tipi di Sali (Cloruro di sodio [NaCl2], clorato di calcio [CaCl2] e solfato di sodio [Na2SO2]) a due diverse concentrazioni (0,25 N e 0,125 N). I danni maggiori sono stati causati dall’assorbimento radicale di soluzioni saline contenenti ioni di cloro. I sintomi tipici erano aree di necrosi nelle foglie. Per valutare gli effetti degli assorbimenti radicali di soluzioni di NaCl, è stato fatto una vagliatura con sei specie sempreverdi: Viburnum tinus, V. davidii, Elaeagnus pungens, Berberis candidula, Pyracantha coccinea e Ligustrum ovalifolium. Gli effetti sulle foglie – ingiallimento e necrosi - connessi con l’assorbimento di soluzioni di NaCl con concentrazione 0,25N, è stata molto evidente nel caso della Viburnum davidii, Berberis candidula e Pyracantha coccinea. Invece Elaeagnus pungens e Ligustrum ovalifolium mostrarono limitati danni. |
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