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Servizi Pubblici : La Metropolitana Leggera

Dal "Territorio" del 20 dicembre 2005

LA METRO ORA SPICCA IL VOLO


Nella seduta del 2 dicembre il Cipe ha depositato le risorse necessarie alla realizzazione dell’opera che sono state ottenute con lo scomputo dei residui della legge 211 del 92 sui trasporti di massa.



Alessia Tomasini (08 dicembre 2005)


Udite, udite, la metropolitana leggera diventa realtà. La buona novella non è stata portata dal vento o dagli ambasciatori, senza pena, dell’amministrazione comunale di Latina. Ma? Dallo stesso Cipe che ha depositato l’intera somma necessaria alla realizzazione dell’opera tanto desiderata. Il 2 dicembre il comitato interministeriale di programmazione economica ha stanziato le risorse previste per la parte pubblica. Quindi? Si può pubblica. Quindi? Si può passare dalla teoria alla pratica. I cantieri possono essere aperti per i primi due lotti quelli che vedranno la metro leggera attraversare Latina da Latina scalo al centro e da piazza del popolo sino ai quartieri Q4 e Q5. Mario Baldassari, vice ministro dell’Economia, la parola l’ha mantenuta. La metropolitana leggera di Latina, esaminata in via programmatica nella seduta del 18 marzo, ha trovato lo sponsor giusto. Il viceministro di Alleanza nazionale ha accontentato Vincenzo Zaccheo, il sindaco della città in quota al suo partito. Le risorse provengono dai residui della legge 211 del 92, quella relativa alle metropolitane e al trasporto di massa. Il fondo a disposizione è di 80milioni di euro, per i primi due lotti dell’intervento, i restanti 57 milioni finanziati dal soggetto privato che si è aggiudicata la concessione per la realizzazione e la gestione dell’opera. Un passaggio importante, non certamente decisivo. Si tratta, infatti, di verificare la realizzabilità del progetto, oggi solo al preliminare, valutando le offerte presentate in project financing depositate dalle due associazioni temporanee di imprese: Bonifica e MetroLatina. La concessione del finanziamento accelera le procedure di verifica dei progetti di finanza per arrivare, una volta aperte le buste, alla concessione dei lavori. Il progetto, in questi due primi lotti secondo lo schema indicato nel preliminare elaborato da Lorenzo Le Donne, consente un collegamento veloce su gomma tra la stazione ferroviaria ed i quartieri più popolosi di Latina. Il terzo lotto, quello sul quale si dovrà ancora lavorare, dovrebbe collegare la città con la marina. Il tracciato del primo lotto misura circa 11 chilometri, mentre il secondo 6. Ci sono alcune questioni che devono essere valutate, anche per capire i tempi di realizzazione dell’opera ma, soprattutto, se le modalità di affidamento del project financing rispondono alla logica di un sistema integrato del trasporto urbano rapido e di massa. Un primo tassello di un’opera importante che è, però, fuori dall’idea generale di gestione del sistema della mobilità e, in ultima istanza, non pienamente inserita nel piano dei trasporti della regione Lazio. Non c’era nella bozza approvata dalla giunta di Francesco Storace prima di uscire di scena, e non è ancora entrata nei progetti di quella di Piero Marrazzo. Alcuni numeri lasciano perplessi, sia per quanto concerne i passeggeri (1800 l’ora) sia per i tempi tecnici di realizzazione dell’infrastruttura. Infatti la metro di Latina, a differenza di quella di Rimini e Parma, non rientra tra quelle previste dalla delibera Cipe del dicembre del 2001 e della legge obiettivo. Questo significa che l’attuazione delle opere avviene con le procedure ordinarie della legislazione vigente in materia di espropri e di lavori pubblici, senza poter usufruire di quelle semplificate previste dalla legge obiettivo. Intanto si deve sciogliere il giallo del piano del traffico e capire con esattezza quale sarà il tracciato della metro da piazza Del Popolo ai quartieri Q4 e Q5. Lo spazio a disposizione è limitato. E si deve ancora comprendere come attraverserà la Pontina. Secondo le prime indiscrezioni dovrebbe passare accanto all’ex Icos, dove il sindaco Zaccheo ha intenzione di portare nell’ordine, la Guradia di finanza e realizzare un grattacielo. Continuando di questo passo, risorse a parte, si rischia di prendere la metro al binario 9 e 3/4, come quello di Harry Potter, c’è ma nessuno lo vede. Roba da babbani.


Inviato da Freddy il 21/12/2005 0:00:29 (277 letture) :: Pagina stampabile

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