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Dal Direttore : Troppa grazia !

Un personale commento ai due comunicati precedenti dei Consiglieri Comunali: Visari e Creo.
Prima di tutto, scusatemi per il titolo di questo articolo che potrebbe risultare un po’ irriguardoso, ma credetemi, nasce spontaneo.
Nel giro, neanche di un ora, oggi sono giunti al nostro portale, due interessanti e graditi comunicati diretti rispettivamente al Prefetto e al Sindaco di Latina (li potete leggere nelle notizie precedenti a questa).
Il consigliere comunale Mauro Visari, e il consigliere comunale Bruno Creo (in ordine di invio) ci comunicano il loro forte interessamento alla questione sicurezza in q4 e q5.
Non entro subito nel merito dei comunicati perché come ho già detto potete leggere gli originali già pubblicati, ma soffermo la mia attenzione solo su un particolare aspetto:
da cittadino che risiede da anni in questi quartieri, ho visto un lento ma progressivo aumento della microcriminalità che per molti versi ci si poteva ragionevolmente aspettare.
Se non vado errato, Latina qualche anno fa risultò la prima città in Italia per espansione demografica. In particolare, ovviamente questa si osservava proprio nei nostri amati quartieri.
Che un aumento della popolazione si è accompagnato ad un parallelo aumento di furti, atti di vandalismo etc. etc. non ci stupisce affatto. A maggior ragione ciò è sistematicamente avvenuto se consideriamo gli anni in cui queste zone, per varie vicissitudini (in particolare le questioni legate al Consorzio di Bonifica) sono state abbandonate da tutte le amministrazioni succedutesi e private della necessaria e contestuale crescita dei servizi e delle infrastrutture adeguate.
Ora l’evolversi di fatti di microcriminalità e di vandalismo è sotto l’occhio di tutti e sta diventando sempre più oggetto di interesse sociale e politico..
La sfiducia nelle forze dell’ordine o meglio nei mezzi a disposizione delle forze dell’ordine è lampante. Se avviassimo un sondaggio (cosa che probabilmente faremo) su quanto, i residenti di q4 e q5, si sentano protetti dagl’organismi preposti al controllo del rispetto della legge, il risultato, credo, sarebbe scontato. Ciò nonostante, la stima per le singole persone appartenenti a tali categorie è sempre molto alta e questo mi sembra quantomeno doveroso.
Allora ?...........cosa si può fare ?
Analizziamo ora i concetti espressi nei due comunicati in discussione:
Mauro Visari, nel Suo comunicato invita il Prefetto di Latina a prendere in considerazione la possibilità di sollecitare le Istituzioni ad affrontare con maggiore puntualità e con atteggiamento risolutivo il tema della sicurezza dei quartieri Q4/Q5.
Bruno Creo, richiede la convocazione urgente del Comitato Provinciale per l’Ordine e Sicurezza Pubblica presieduto dal Prefetto, affinché venga presa in considerazione la possibilità di estendere il servizio denominato “Poliziotto di Quartiere” ed afferma la necessità di portare la discussione in sede politica ed in particolare al Consiglio Comunale.
Analizza inoltre la particolare situazione logistica di queste aree, lontane dai centri operativi delle forze dell’ordine che crea di fatto l’impossibilità di interventi tempestivi delle stesse.
Per questi motivi chiede l’ immediata convocazione del Consiglio Comunale per riportare il tema in sede politica e Istituzionale.
Bene, sostanzialmente siamo d’accordo e siamo felici che in entrambe gli schieramenti la sensibilizzazione al problema sia estremamente alta. Personalmente mi sento un po’ più tutelato.
Ma come in tutte le cose anche in questa c’è un ma !
La domanda è molto semplice: ma se tutto questo si poteva fare, perché non è stato già fatto ?
Il dubbio, è che ci troviamo di fronte all’ennesima iniziativa politica (nessuna delle quali risulta essere innovativa) per le quali tutti noi neconosciamo già l'esito finale: NON CI SONO I FONDI !
La paura e che assisteremo, perciò, al solito scarica barile per il quale la responsabilità dell’una o dell’altra forza in campo rimbalzerà più veloce di un pallone di Basket quando a giocare sono i famosi Harlem Globetrotters.
Nel comunicato del Consigliere Bruno Creo, inoltre notiamo un accenno alle iniziative popolari ed individuali per organizzare strutture e servizi di autosorveglianza i di vigilanza spontanea.
Sono certo che il consigliere non volesse intendere che, se qualche cittadino ha preso delle iniziative personali o collettive, in questi quartieri, esistono solo una “manica di imbecilli” che, pistola in pugno, vogliono farsi giustizia da soli. Tra questa soluzione (che soluzione non è) e le note misure di controllo del territorio paventate dallo stesso consigliere, forse ne esistono altre più moderne, probabilmente efficaci, e oltretutto economiche e più facilmente realizzabili. Inoltre costituirebbero un modello di civiltà che sarebbe bene appoggiare anche dal punto di vista educativo, per questa e per le prossime generazioni.
Credo sia utile per tutti, quindi, analizzarle a fondo prima di sottovalutare e sminuire nelle loro reali possibilità di successo.
Noi rispettiamo, ovviamente gli autorevoli pareri espressi nei due comunicati, ed apprezziamo sinceramente l’interesse e la buona fede delle Loro proposte, ma sinceramente non riusciamo a trovare nulla di veramente nuovo e praticamente realizzabile in entrambe i casi.
In senso generale mi permetto di consigliare a tutte le persone che si occupano attivamente di politica e ne rivestono una qualche carica, di fare qualche sforzo maggiore nell’accettare, di tanto in tanto, la possibilità che le soluzioni ai problemi, non devono necessariamente nascere dalla mente di chi riveste questi ruoli, ma possono benissimo partorire dalla gente comune. Non sarà questo il motivo per il quale si farà brutta figura nei confronti dei propri dirigenti.
Ad esempio, estrema intelligenza politica l’hanno dimostrata altri due consiglieri del Comune di Latina, De Marchis e Tripodi. Gli stessi anche se appartenenti a schieramente diversi, hanno ben capito l’importanza del sistema VCO e, insieme, si sono fatti promotori con una mozione presso il Comune di Latina affinché un’idea nata da un utente del nostro sito, Alessandro Molon, diventasse oggetto di discussione presso il Consiglio Comunale. Essi hanno capito che il sistema VCO (Vicino Che Osserva) , non può alzare il rischio della “difesa fai da te”, semplicemente perché non è un “fai da te” e non mette a rischio niente e nessuno.
Il sistema è altamente studiato ed organizzato nei dettagli proprio per garantire la massima sicurezza di chi espone le proprie denuncie, rendendo di fatto anonime tutte le segnalazioni e facendole confluire direttamente alle Forze dell’Ordine che rimangono e rimarranno sempre le uniche autorizzate ad intervenire.
Per questo motivo, invitiamo tutti i politici in questione e soprattutto i due consiglieri che ci hanno onorato dei loro comunicati, di prendere anch’essi in seria considerazione l’ipotesi di comunicare nelle rispettive sedi ed ai rispettivi rappresentanti (Prefetto e Sindaco di Latina) l’esistenza di questo progetto come possibile deterrente ai fatti di microcriminalità in questione, quanto meno come elemento da affiancare a tutti gli altri più sperimentati ma spesso inutilizzati per mancanza di mezzi e di fondi.
Con il più grande rispetto e simpatia per le persone coinvolte in questa mia, un po’ lunga, diatriba e con la massima disponibilità nel disporre Loro la documentazione necessaria alla piena comprensione del sistema VCO, saluto e ringrazio tutte le persone che hanno avuto la pazienza di leggere questo mio personale comunicato fino a questo punto.
Ferdinando Cedrone



Inviato da Freddy il 31/1/2006 22:15:00 (560 letture) :: Pagina stampabile

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