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Cinema : Massimo Troisi: adesso lo capiscono i canguri

Il titolo dell’ultimo documentario della rassegna “I Mostri” organizzato dall’associazione culturale “Officine Pontine” col patrocinio e contributo del consiglio regionale del Lazio, è tratto da un verso della poesia, qui riprodotta, che Roberto Benigni ha dedicato al suo amico e collega Massimo Troisi, prematuramente scomparso nel 1994. È proprio l’attore napoletano, nato a San Giorgio a Cremano, il protagonista del filmato, di 52 minuti, che ripercorre il suo originalissimo percorso artistico ed umano.

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A Massimo Troisi  (di ROBERTO BENIGNI)Non so cosa teneva "dint’a capa",
intelligente, generoso, scaltro,
per lui non vale il detto che è del Papa,
morto un Troisi non se ne fa un altro.
Morto Troisi muore la segreta
arte di quella dolce tarantella,
ciò che Moravia disse del Poeta
io lo ridico per un Pulcinella.
La gioia di bagnarsi in quel diluvio
di "jamm, o’ saccio, ’naggia, oilloc, azz!"
era come parlare col Vesuvio,
era come ascoltare del buon Jazz.
"Non si capisce", urlavano sicuri,
"questo Troisi se ne resti al Sud!"
Adesso lo capiscono i canguri,
gli Indiani e i miliardari di Hollywood!
Con lui ho capito tutta la bellezza
di Napoli, la gente, il suo destino,
e non m’ha mai parlato della pizza,
e non m’ha mai suonato il mandolino.
O Massimino io ti tengo in serbo
fra ciò che il mondo dona di più caro,
ha fatto più miracoli il tuo verbo
di quello dell’amato San Gennaro.
                                        

Un documentario che racconta l’attore e regista fin dagli esordi, che con il celebre trio de La Smorfia con Lello Arena e Enzo De Caro, lo ha portato fino al successo televisivo nella trasmissione “Non Stop”.

Poi l’avventura cinematografica con “Ricomincio da tre”, la prima pellicola che lo vede impegnato dietro e davanti la macchina da presa e che consacra la profondità e l’originalità del suo stile comico, tanto da farlo accostare al grande Eduardo de Filippo, fino ad arrivare al grande successo internazionale de Il Postino, in cui interpretava Mario Ruoppolo, il suo ultimo e indimenticabile personaggio.

Il documentario si avvale delle dichiarazioni inedite di chi ha condiviso con lui gioie e dolori, di chi gli è stato vicino fino all’ultimo e ha riso e pianto insieme a lui: amici e compagne di vita, dall’intimo amico Roberto Benigni alla storica fidanzata e sceneggiatrice Anna Pavignano, e poi ancora Maria Grazia Cucinotta, Francesca Neri, Roberto Vecchioni, Fabio Volo, Enzo De Caro, Nathalie Caldonazzo.  Un documentario che ha l’ambizione di ripercorrere i 41 anni di una vita intensa e speciale, di un comico dalla sensibilità lieve e sublime, che ha sempre fatto il controcanto ai nostri vizi, alle nostre scaramanzie e agli stereotipi della società, attraverso la sua maschera moderna e originale.

L’appuntamento stavolta è per sabato 13 dicembre alle 21.15 presso l’associazione La Domus in viale Paganini 71, (centro commerciale Lestrella) a Latina, l’ingresso è gratuito.

Associazione  culturale “Officine Pontine” -   Latina 10.12.08

Per contatti: 3386108996

Allegato: I_Mostri.jpg
Inviato da Freddy il 11/12/2008 8:23:28 (539 letture) :: Pagina stampabile

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