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Altro : Anti-halloween

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Che barba, neanche quest’anno ci sono state risparmiate le solite polemiche su Halloween! Sta diventando una sorta di 25 aprile!!

Premetto che io capisco e condivido alcune perplessità; anche a me sembra una forzatura aver importato (male tra l'altro!) una tradizione non nostra. Un conto è fare "trick or treat" nel Texas, altra cosa è fare "dolcetto o scherzetto" a Latina! Però da qui a demonizzare l'evento o a vederci dietro l'ombra di satana, come ogni anno si affanna a spiegarci qualche alto prelato, ce ne corre!

Halloween, un po' come il Carnevale, dovrebbe essere il giorno della deroga alle regole, il giorno in cui si possono fare cose che uno non farebbe nel resto dell'anno. Quindi potremmo concludere affermando che, sia Halloween, sia Carnevale sono valvole di sfogo dalla routine, una sorta di trasgressione autorizzata alle regole.

E qui il dubbio mi sorge spontaneo: noi di Latina che le regole le calpestiamo ogni giorno, che bisogno abbiamo di Halloween e di Carnevale? Casomai dovremmo istituire un anti-halloween o un anti-carnevale in cui evadere dalla quotidianità rispettando le regole.

Ve lo immaginate? Un giorno dell'anno in cui tutti si fermano allo stop, nessuno parcheggia sulle strisce pedonali, nessuno getta la spazzatura per terra... Questa sarebbe vera trasgressione a Latina, dove l'unica regola è non rispettare le regole!

Salvatore Antoci






Inviato da Salvatore il 2/11/2014 17:30:09 (910 letture) :: Pagina stampabile
:: Alle ore 22:32 del 02-11-14
Guarda vista l'abbondanza di "uova volanti", schiuma, "fialette puzzolenti" e gesti offensivi per la morale l'etica e la religione (non solo cristiana) perpetrati, sia ad halloween che carnevale, dai bambini con età variabile tra i 6 e i 26 anni, direi che questi sono giorni d'esame veri e propri, dove puoi dimostrare e perfezionare alla luce del giorno, quello che ormai molti sono abituati a fare all'oscuro, per di più dietro delle simboliche maschere sia materiali che concettuali. Maschere che hanno poco a che fare con Nietzsche e il suo Zoroastro, e che invece emulano i "passamontagna" usati dagli "adulti". Questi son giorni in cui, se hai la Sfortuna di avere due genitori bigotti e arretrati che ti obbligano a stare a casa a fare i compiti per la scuola (si fanno ancora o sono troppo stressanti?) ti perdi tutto il parapiglia di cui sentirai parlare i tuoi amici per giorni... se non per mesi.
Mentre se sei associato al MOB-Latina o magari anche i tuoi genitori sono generazionalmente giovani da accompagnarti, nel migliore dei casi ti ritrovi a fare a gara a chi lancia uova nei balconi più alti.

Genitori - è vero che la maggioranza dei genitori hanno ancora un minimo di istinto di sopravvivenza superiore, per cui cercano con fatica di dare una giusta educazione ai figli, a volte tra una partita di xbox e l'altra.... però ci sono scene che solo nei quartieri ad alta densità puoi vedere: se si ha l'occhio ben allenato ci si può imbattere in diverse dinamiche, le più divertenti sono:
1) il genitore che cerca di limitare a distanza il figlio ipercineticosenza precludegli la possibilità di sfogarsi e scaricare le batterie. Di solito riesce nell'intento di non far danneggiare la proprietà privata altrui ma quella pubblica è comunque segnata.
2) il genitore che avendo qualche sassolino da togliersi con il dirimpettaio, istruisce in modo più o meno cosciente, il piccolo guastatore e poi si gode la scena a distanza di sicurezza sia per se che per la propria "milizia improvvisata".
3) il genitore vedo-non vedo che pur di non doversi preoccupare dell'influenza che ha sui figli l'andare in giro mascherati, una volta trovato uno spiazzo sufficientemente grande e con molte vie di fuga, sguinzagliano i figli in gruppo, lasciandoli alla Libertà più assoluta e improvvisando capannelli di accese discussioni dalla politica alla squadra di calcio.... salvo poi veder tornare con la coda dell'occhio i propri figli di corsa con la classica "faccia da marachella", caricarli in macchina e sparire + in fretta possibile.
4) il genitore "non sono stato io", dove in realtà di chi sia la colpa non è importante... l'importante e prevaricare l'eventuale danneggiato dal comportamento dei figli... con le buone o con le cattive maniere.


Meglio prima: quando non c'erano i social e le chiamate al telefono illimitate, e queste feste erano l'occasione per andare a trovare parenti lontani e vivere un po' di + la famiglia. Dove l'andare in chiesa il giorno di "tutti i Santi" era l'unica alternativa allo studio e alla TV monopolizzata dalle soap-opera dei nonni. E per quanto fosse noiosa era l'unico posto di aggregazione e socializzazione dove magari riuscivi a beccare la tipa che ti piace tanto, che va nella tua stessa scuola, abita nella tua stessa via ma con cui non riuscivi mai a fare un discorso serio o articolato.

Meglio prima quando si era più annoiati, più ignoranti e più semplici di ora. Per lo meno bastava poco a darci un po' di gioia senza dover scaricare lo stress in qualcosa di mal interpretato e mal costruito.

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