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Nazionale : Le scuole di Renzalia

una storia inventata da Salvatore Antoci

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Quella che segue è una storia di pura fantasia ambientata a Renzalia, un paese immaginario governato da un giovanotto ambizioso e senza scrupoli che, invece di essere eletto dai renzialini (come sarebbe previsto dal regolamento), è stato direttamente nominato d’imperio dal vecchio e stanco re che vive in cima a un colle.

Il paese di Renzalia è messo molto male ormai da molti anni, ma il giovane e ambizioso governatore dichiara di volergli dare una vigorosa sferzata partendo proprio dall’istituzione più importante: la scuola!

Così un soleggiato pomeriggio di primavera il governatore si affaccia dal balcone del suo palazzo e, tra bandiere e squilli di tromba, dichiara pubblicamente di voler dare centocinquanta milioni di Renzini (la moneta ufficiale) alle scuole di Renzalia. Tutti i sindaci – dichiara festoso- debbono mandargli urgentemente una lista con le necessità di ogni scuola del regno.

Trascorso qualche mese, le scuole ricevono una lettera con la quale viene comunicata la somma di Renzini assegnata; ad una ne vengono destinati 8.000, ad un’altra 20.000, ad un’altra ancora 30.000... a qualcuna persino 60.000.

I renzialini sono contenti: finalmente a scuola di mio figlio ripareranno il tetto, pensano alcuni; finalmente dalla fontanella del bagno uscirà l’acqua, pensano altri; finalmemte ripareranno le finestre rotte, pensano altri ancora...

Ma l’euforia dura poco! Quando finiscono le vacanze estive tutti scoprono che, forse per uno strano, crudele e inspiegabile scherzo del destino, i soldi alle scuole non sono mai arrivati!

I soldi invece sono stati dati tutti a RENZOALLARIA, una cooperativa sociale che, si vocifera, sia ben introdotta nei palazzi del governo. 

Le scuole devono quindi chiamare questa cooperativa e chiedere ad essa di fare i lavori che servono. Un po' macchinoso, pensano in tanti, ma l'importante è riparare le scuole!

-Nella mia scuola piove dal tetto!  - dice il primo Preside che chiama la cooperativa il primo giorno di scuola.

- E noi che ci possimao fare? - rispondono quelli della cooperativa -Noi non abbiamo nessuno che sa riparare il tetto!

- A me serve urgentemente un idraulico per riparare i bagni degli alunni. - dichiara il secondo Preside.

- Un idraulico? Noi non abbiamo idraulici!.

- A me serve un elettricista!

- Non abbiamo elettricisti!

- A noi serve un muratore; c’è  un muro pericolante.

- Non abbiamo muratori! - è la risposta.

- Ma insomma, cosa potete fare con i 60.000 Renzini che ci sono stati assegnati? - chiede preoccupato uno dei Presidi.

- Possiamo mandarvi qualche volontario ad imbiancare i muri delle aule!

- Ma le nostre aule sono già state imbiamcate dai volenterosi  genitori... a noi serve l’idraulico, l’elettricista, il muratore, il vetraio...

-  Niente da fare, i nostri volontari non sanno niente di idraulica, di muratura o di elettricità, al massimo possiamo provare a mettergli un pennello in mano e sperare che non facciano troppi danni!

 

NB: ovviamente questa è una storia completamente inventata che, per nostra fortuna, non potrebbe mai succedere nella realtà!

 


Inviato da Salvatore il 29/9/2014 15:12:16 (594 letture) :: Pagina stampabile

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