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Istituzioni : Rivoltare la frittata!

Vi č mai capitato che le Istituzioni vi si siano rivoltate contro??

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Pare che ieri una ragazza stesse pattinando sulla pista ciclo-pedonale che da Latina porta al mare, quando le rotelle dei suoi pattini si sarebbero incastrati dentro una profonda fessura dell’asfalto. La ragazza sarebbe volata rovinosamente a terra, si sarebbe ferita al volto e avrebbe perso un incisivo. I Vigili Urbani, chiamati per constatare lo stato di inaccettabile degrado dell’asfalto, avrebbero minacciato di multarla... perchè andava coi pattini!!

Capite? La vittima, colei che ha subito il danno, colei che in un paese civile riceverebbe un indennizzo milionario dai malamministratori che hanno permesso che un’opera pubblica si deteriorasse fino a diventare pericolosa, la vittima dicevamo, sarebbe stata intimidita con la minaccia di una multa!

Non so se quanto sopra descritto è davvero accaduto o se è davvero accaduto così... ma non mi meraviglierei affatto di questo rivoltamento della frittata! Rivoltare la frittata è infatti un tipico atteggiamento della sottocultura italiana: le forze dell’ordine (ma l’esempio calzerebbe pure con le altre branche della colossale, farraginosa, inutile, dannosa e corrotta macchina dello Stato) restano latitanti per anni (non presidiando e non vigilando, lasciando che l’illegalità trionfi, permettendo che il codice della strada venga calpestato a tutte le ore del giorno e della notte, consentendo all'abuisivismo edilizio di divorare il territorio, non facendo nulla per impedire agli incivili di parcheggiare sulle strisce pedonali o per impedire che le strade vengano sommerse dalla spazzatura, non contrastando l’installarsi definitivo della camorra sul territorio, non battendo ciglio quando i lavori pubblici vengono esegiuti in maniera sciatta, non preoccupandosi se la corruzione dilaga, chiudendo entrambi gli occhi quando il politicante di turno ricopre la città di manifesti elettorali illegali, non vedendo che il denaro pubblico viene divorato dai voraci malamministratori...)  poi, quando per caso hai bisogno di loro e li svegli dal loro eterno letargo, te la fanno pagare rivoltandoti la frittata in faccia: "Signorina, come si è permessa di andare sui pattini? Si becchi una bella multa! E si vergogni per averci disturbati!"

Bene, dovremmo anche noi cittadini cominciare a rivolatare qualche frittatina! Faccio solo un esempio, ma di casi in cui ribaltare la frittata ce ne possiamo inventare decine di altri!

Poniamo che avete appena acquistato un borsellino D&G da un venditore ambulante; vi ferma la Finanza e vi fa la multa per aver acquistato un oggetto contraffatto. Bene, voi rivoltate subito la frittata. "Il borsellino è contraffatto? Il venditore ambulante non ha la licenza? Si rende conto, Agente, di quello che sta dicendo? Lei e il Suo corpo di polizia dovreste vigilare meglio! È per questo che io cittadina Le pago lo stipendio: per poter vivere in un posto sicuro, per non dover rischiare di incontrare venditori abusivi sulla mia strada, per non rischiare di acquistare oggetti contraffatti e pericolosi... Anzi, sa che Le dico? Io Le chiedo i danni! Lei ha consentito che nel territorio posto sotto la Sua sorveglianza si installasse un venditore abusivo! La Sua negligenza mi ha esposto ad un pericolo inaccettabile! Io, per colpa Sua, ho aquistato della merce contraffatta! Ho rischiato di portare questo borsellino a casa mia, ho rischiato che il mio bambino lo mettesse in bocca... e magari questo borsellino è fatto con materiale tossico! Si rende conto? Io, caro il mio Finanziere, denuncio Lei per attentato alla sicurezza pubblica, Le chiedo i danni morali e materiali per il pericolo a cui Lei ha indebitamante esposto me e la mia famiglia!"

Salvatore

Inviato da Salvatore il 14/8/2013 12:48:35 (1054 letture) :: Pagina stampabile
rossana :: Alle ore 14:04 del 18-08-13

meravigliosa esposizione dei fatti , dovremmo tenerla a mente e usarla al momento giusto .

Anche quando li chiami per alcuni motivi... anche  importanti... e ti rispondono :  se tornano ci richiami  !!!!! assurdo.... se non vieni al momento che ti chiamo, ...  come puoi pensare che io stia a guardia di chi danneggia il territorio  per richiamarti? ma non dovrebbero essere loro a vigilare ?


Guzzi850 :: Alle ore 11:24 del 22-08-13

Caro Salvatore...mi stupisci...apprezzo sempre i tuoi interventi e il mio pensiero è sempre stato che ce be fossero di più di gente che s'inc***a, che sbatte i pugni, che denuncia, ma...se citi un fatto e inizi con :" Pare..", prosegui poi con "...non so quanto sopra descritto è davvero accaduto o se è davvero accaduto così"...mi sembri come gli edicolai del giornale locale (con tutto rispetto per i veri edicolai)... i quali ci bersagliano con l'inverosibile perché gli facciamo i verbali alle auto a Pzza S.Marco.

L’art. 190, comma 8 si legge: “La circolazione mediante tavole, pattini o altri acceleratori di velocità è vietata sulla carreggiata delle strade”. Il comma 9 rincara: “ E’ vietato effettuare sulle carreggiate giochi, allenamenti e manifestazioni sportive non autorizzate. Sugli spazi riservati ai pedoni è vietato usare tavole, pattini o altri acceleratori di andatura che possano creare situazioni di pericolo per gli altri utenti"...ti ricordo poi:"

CARREGGIATA: parte della strada destinata allo scorrimento dei veicoli [N.d.R. I pattini non sono classificati tra i “veicoli” dall’art. 47 del Codice della Strada]; essa è composta da una o più corsie di marcia e, in genere, è pavimentata e delimitata da strisce di margine"

Se e ripeto SE il fatto è realmente accaduto, alla richiesta dell'infotunata di un eventuale risarcimento i colleghi Avranno risposto che lei lì non poteva circolare e che era passibile di una sanzione. Caro Salvatore ho controllato se ci sono contravvenzioni per questo fatto e NON ce ne sono.

Ti prego non diventare come i presunti giornalisti, non usare il politichese...Non so se hai letto sul giornale, con tanto di foto di quella Vigilessa in tre sul ciclomotore a Gaeta...spero che i colleghi denuncino la rivista di Gossip...in quanto nel Lazio la camicia degli agenti è bianca non azzurra della foto, era quindi un'ausiliare di chissà quale comune...ma vuoi mettere il danno all'immagine di tutti noi.

Salvatore. .non fare come loro.

 

Ps che la pista ciclabile sia diventata impraticabile in alcuni punti è un dato di fatto...ma vedrai col Plus :)))))))))

 

Con affetto e stima 

 


massimo74 :: Alle ore 22:45 del 22-08-13

Leggo sempre con molta soddisfazione i post di Guzzi; è assai raro infatti che un agente di PM ma in particolare chi ha una funzione pubblica interagisca con noi “comuni mortali” e ciò è a mio avviso sintomo di diligenza e dedizione al lavoro.

Non entro nel merito della veridicità o meno dell'accadimento, ma mi soffermo solo e prettamente sulla questione, in effetti non ben delineata perché non espressamente definita dalla legge, relativa al legittimo uso o meno dei pattini e similari su suolo stradale.

 

 - VERO è che molti interpretano il cds in modo da escludere l'uso dei pattini sulle piste ciclabili. C’è addirittura una proposta di legge del 2009 che riconoscendo nel codice la illegittimità dell' utilizzo dei pattini sulle ciclabili ne chiede una modifica per permetterne l’utilizzo. Ma ciò nulla aggiunge e nulla toglie al merito della questione atteso che non è assolutamente scontato che l’estensore della proposta interpreti correttamente la legge in vigore.

Personalmente la interpreto diversamente e di seguito esporrò succintamente il perché, basandomi su una interpretazione puntuale e letteraria degli articoli di riferimento e su alcune competenze professionali in materia di strade.

 

 - IL PUNTO centrale (a mio avviso) è il seguente: E' CORRETTO sostenere che l’uso dei pattini sia vietato sulle carreggiate (L’art. 190, comma 8 del CdS è assai esplicito in proposito) ma è ERRATO sostenere che le piste ciclabili facciano parte della carreggiata. La definizione di carreggiata giustamente riportata da Guzzi: “parte della strada destinata allo scorrimento dei veicoli” fa intendere chiaramente che questa sia DESTINATA allo scorrimento dei veicoli. Bisogna soffermarci un attimo sul significato del vocabolo "destinare". Potremmo dire che i sinonimi più appropriati di tale verbo siano: assegnare, adibire qualcosa ad un uso specifico, o meglio RISERVARE qualcosa a qualcuno. Non essendo la pista ciclabile destinata ai veicoli essendovi permesso anche il transito dei pedoni, ne discende come logica conseguenza che la pista ciclabile non è assolutamente da considerarsi parte di carreggiata. La carreggiata poi può essere infatti certamente affiancata da altri elementi stradali come i marciapiedi, le banchine, i viali pedonali, le piazzole di sosta e anche eventualmente le piste ciclabili, ma di certo non li comprende! E infatti non è un caso che l’ art. 3,39 del CdS definisce pista ciclabile la parte longitudinale della STRADA, opportunamente delimitata, riservata alla circolazione dei velocipedi.

E qui bisogna fare ancora attenzione ai termini e al loro significato: della STRADA, non della CARREGGIATA! La strada coprende la carreggiata mentre la carreggiata è solo una parte di essa. Una delle domande più frequenti all’Università all’esame di costruzioni di strade verteva proprio sulla differenza tra strada e carreggiata e non di rado capitava che studenti cadevano in banali errori.

 

Il comma 9 dell’art. 190 poi a mio avviso non rincara un bel niente perché verte su spazi RISERVATI ai pedoni, e che non sono quindi le piste ciclabili ma bensì generalmente i marciapiedi. E’ allora semmai è qui, sui marciapiedi, questi sì RISERVATI ai pedoni, che non possono essere utilizzati articoli come i pattini e similari, ma questo non è propriamente il caso raccontato da Salvatore.

 

Questa naturalmente è la mia interpretazione personale, ma purtroppo quando la legge non è espressamente chiara (e questo nella nostra legislazione sappiamo che accade assai spesso) non è facile districarsi ed e' pertanto alla migliore interpretazione delle definizioni e ai riferimenti tecnici di settore che dobbiamo affidarci, non dimenticando mai che del principio “in dubio pro reo” sarebbe bene tenerne conto non solo nel campo penale ma anche in quello amministrativo.

 

Un ciclabile saluto a tutti.

 

Massimo.  
 




Guzzi850 :: Alle ore 05:47 del 23-08-13

Caro Massimo è vero che non esiste una norma specifica...Chi sostiene che oggi si può circolare sulle piste ciclabili, si appella alla Legge n. 85 del 22.3.2001 . Questa però è semplicemente una delega al Governo per la revisione del nuovo codice della strada. Di per sè quindi non detta norme, ma indirizzi. L’articolo 2, che detta “Principi e criteri direttivi”, recita "I decreti legislativi di cui all'articolo 1 dovranno essere bla bla bla.....sulla base dei seguenti PRINCIPI E CRITERI DIRETTIVI: [...], dd) prevedere che pattini a rotelle, nonché tavole a spinta, possano circolare nelle piste ciclabili e nelle altre aree urbane individuate nei piani urbani del traffico, con l'obbligo di osservare il comportamento prescritto per i pedoni. Per la circolazione in percorsi urbani ed extraurbani specificamente individuati, sono stabilite apposite norme di condotta”. Questa legge quindi non dice che si puo' pattinare sulle piste ciclabili, dice che invita il governo a prendere in considerazione l'argomento. Questo è uno dei punti non ancora preso in considerazione da ulteriori provvedimenti...

Caro Massimo...dopo tanti anni ho imparato che il mio lavoro è fatto di mille compromessi. La legge in Italia è fatta da avvocati x gli avvocati non per la gente. Noi siamo al servizio della gente e ci troviamo a essere il front office di uno stato che fa acqua da tutte le parti. Ci troviamo talvolta a sanzionare le persone e allo stesso tempo a consigliare loro a come impostare un ricorso e questo perché il fine è si sancire un diritto ma anche affermare una giustizia.

Chiudo con la consapevolezza ...tutta mia ;) ... che le regole esistono non perché devono essere sanzionate ma in quanto utili per la sicurezza.

 


Salvatore :: Alle ore 08:16 del 23-08-13

Caro Guzzi, grazie dell’affetto e della stima che ricambio. Anzi, prima o poi dobbiamo concretizzarla con una pizza e birra questa stima reciproca.

Tornando al post vorrei precisare alcune cose:

- Ho volutamante usate le frasi “pare...” e “non so se...” poichè ho appreso i fatti su un forum di FB e non ero presente quando i fatti sono accaduti;

- Sull’anomalia italiana di possedere una mole abnorme di leggi poco chiare e contraddittorie (fatte da avvocati x avvocati) che sembrano fatte apposta per creare confusione invece che chiarezza si è espresso in modo dotto Massimo e hai rincarato la dose pure tu. Vorrei aggiungere solo che in qualsiasi paese occidentale moderno l’uso della mobilità alternativa e sostenibile è incoraggiato tout court (incluso l’uso di pattini, roller-blades, skateboard etc etc). Te lo immagini ad Amsterdam, a Parigi, a Londra, a Monaco di Baviera o a Barcelona  una norma che vieta di andare sui pattini? Sarebbe ridicolo solo pensarlo! Le nostre “borboniche” leggi da te citate sembrano più adatte ad uno stato medievale che non vuole saperne di stare al passo coi tempi; resta il fatto che dura lex sed lex!

- Quello di rivoltare la frittata è un atteggiamanto tipico delle nostre latitudini. Il tuo ex capo, il Colonnello Marchionne, ad esempio ha rilasciato un’intervista anni fa che è passata completamante inosservata ma che avrebbe fatto scandolo in qualsiasi altro paese europeo: in sostanza il Colonnello diceva che in caso di incidente stradale era meglio se le parti coinvolte avessero trovato un accordo bonario evitando di chiamare la PM, perchè una volta chiamata la PM, gli agenti giunti sul posto avrebbero fatto dei controlli e quasi certamante avrebbero trovato qualche anomalia che avrebbero dovuto sanzionare tramite multa. Oltre all’aberrante ribaltamento della normalità (qualsiasi altro capo di qualsiasi polizia di qualsiasi paese civile avrebbe detto: non esitate a chiamarci, siamo al vostro servizio!) non vedi un palese rivoltamento della frittata?

A quando la pizza?

Salvatore 


Freddy :: Alle ore 09:24 del 23-08-13

Cari Massimo e Guzzi, complimenti per le precisazioni tecniche che avete apportato a questa bella discussione (sinceramente su questo sito non ne vedevo di così interessanti da un pò di tempo...si sono dati tutti a social network??!!)

Grazie ai vostri contributi ho imparato un sacco di cose che non sapevo. Grazie davvero.

Tuttavia credo di poter interpretare le motivazioni che hanno portato Salvatore a pubblicare questa notizia (la cui veridicità è tutta da dimostrare) e sulla quale comunque si esprimerà meglio egli stesso, quali un grido di allarme nei confronti del cittadino onesto, spesso non adeguatamente protetto e garantito dalle forze dell'ordine (tutte) come invece accade in altri Paesi in tal senso certamente più avanzati.

Non mi è mai piaciuto fare di tutta un erba un fascio, credo infatti che in ogni categoria (ivi comprese le forze dell'ordine) vi siano persone assai diverse, per modi, maniere, attacamento al lavoro, professionalità e quant'altro.

Passiamo dall'agente della Guardia Forestale di Torre dell'Orso che ci ha multati per aver sostato l'auto in divieto di fermata dopo che gli avevamo espressamente chiesto il permesso di scaricare il veicolo da canotti, materassini, sdraio etc. etc. quindi andare a parcheggiare dove consentito (assumendo la giustificazione che se ne era dimenticato), a persone come Guzzi che offrono la propria professionalità e amicizia anche all'interno della "gabbia dei leoni", senza offendersi mai nonostante le innumerevoli critiche, alcune a mio parere giustificate, altre meno, che spesso rivolgiamo alla sua categoria.

Rimane il fatto che, qualora fosse vero (ma sembra di no) una ragazza cade rovinosamente a terra per colpa di una buca, quindi per colpa delle Istituzioni (di cui le FdO fanno parte) che da quanto risulta nel racconto di Salvatore, non fanno una buona manutenzione della pista ciclo-pedonale, e anzichè essere prontamente soccorsa e fatte le dovute scuse (chiunque in quel momento rappresenti le Istituzione sarebbe chiamato a farle) viene redarguita per aver infranto delle regole che, a quanto pare, sembrano pure essere in discussione...

Che sia vero o no, il fatto credo rappresenti bene molte situazioni simili, che a dire il vero non sembra proprio leghino bene con il concetto che le regole servono per la sicurezza...

Insomma, è come se una mamma si dimentichi di allattare il figlio e poi gli tiri uno schiaffo perchè non mangia...

Ripeto, ciò non è sempre vero e non accade sempre, ogni persona, quindi ogni operatore della pubblica amministrazione, delle FdO e delle Istituzioni in genere, è diversa dall'altra, ma i comportamenti ai quali noi cittadini assistiamo sempre più spesso, hanno molto a che vedere con la "storia di Salvatore"...

E' solo la mia opinione, ovviamente.

p.s.  dopo aver pubblicato questo mio post mi sono accorto che quasi contemporaneamente ma un attimo prima di me, Salvatore aveva pubblicato il suo...ma il concetto non cambia...

Freddy


massimo74 :: Alle ore 09:56 del 23-08-13

Intervengo nuovamente in questa interessante discussione solo per una breve precisazione. A mio avviso non è assolutamente necessario appellarsi alla L.85/01 per confutare come l’art. 190 c.8 non sia applicabile per sanzionare la circolazione su pattini su piste ciclabili. Questa legge tra l’altro, come già detto da Guzzi, non detta norme ma indirizzi. 

Davanti ad un giudice per dimostrare l’infondatezza della sanzione basterebbe infatti semplicemente rappresentare come la pista ciclabile non fa parte della carreggiata, e a mio avviso la circostanza è sufficientemente chiara da non richiedere nemmeno l’intervento di alcun avvocato. Ho già abbondantemente spiegato il perché nel precedente post. 

Mi voglio invece soffermare un po’ di più sul principio espresso da Guzzi che: “le regole esistono non perché devono essere sanzionate ma in quanto utili per la sicurezza” .Seppur condividendo il principio, il caso specifico mi pare esuli da tale fattispecie. 

A tal proposito mi rifaccio in primis a quanto detto da Salvatore relativamente a quanto accade in altri paesi e poi … vi pare che con le biciclette che sfrecciano a 40 km/h affianco ai pedoni, ci stimo a preoccupà di chi va coi pattini? Utilizzando le ottime metafore di Freddy, di cui condivido appieno il succo dell’intervento, è un po’ come permettere a un bambino di lanciarsi dal balcone e poi metterlo in punizione se scende le scale senza prestare la mano!

 In ogni caso se veramente fosse illegittimo e rischioso utilizzare i pattini sulla ciclabile, segnalo che sono testimone che proprio in questo momento c'è in atto un grave e imminente pericolo sulla via del mare per il transito di decine di pattinatori incalliti sulla ciclabile. Ma non si vede nessuno …;)

 Oh, ma per l’eventuale pizza invitate anche me?

  Massimo.








Salvatore :: Alle ore 11:34 del 23-08-13
massimo74 ha scritto:

(...)  Oh, ma per l’eventuale pizza invitate anche me?


 dipende da Guzzi


Salvatore :: Alle ore 16:35 del 25-10-15

ecco un altro esempio di rivoltamanto della frittata di cui siamo vittima ogni qualvolta siamo costretti a difenderci: non solo lo Stato è latitante e ci ha lasciati soli e indifesi, poi si mette pure a sindacare sul come ci siamo difesi.

Così questo Stato balordo e latitante pretende dai suoi inermi e indifesi cittadini onesti che quando uno sta dormendo, insieme ai suoi cari, svegliato da un malvimente che si è introdotto dentro casa sua, in pochissime frazioni di secondo deve saper valurtare l'entità della minaccia e dosare in maniera millimetrica la sua reazione affinchè questa non sia spoporzinata.

Ecco una breve lista di alcuni dei tanti elementi da valutare il 30 nanosecondi da chi, stando nella fase REM, viene svegliato da malviventi intrufolatisi nella sua abitazione:

- chi gli sta davanti;

- quanti sono;

- che intenzioni hanno;

- che tipo di armi brandiscono;

- hanno intenzione di usare le armi?

- etc

- etc

 




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