Non voglio commentare la sentenza del processo Mediaset...

Non voglio commentare l’“adunata” dei Berluscones, né il discorso del nano di silicone...

Non voglio commentare l’opportunità dell’intervista rilasciata dal giudice Antonio Esposito...

Non voglio commentare il contenuto sostanziale dell’intervista...

Voglio invece commentere il contenuto formale dell’intervista del giudice Antonio Esposito. Inoltre, con perverso sadismo, trarrò spunto da suddetta intervista per chiosare su un argomento che sembra essere un vero e proprio tabù dato che nessuno ne parla!

L’intervista di Esposito, da un punto di vista puramente formale, è una penosa accozzaglia di mezze frasi; il Magistrato appare incapace di esprimersi in Italiano, non dico corretto, ma almeno comprensibile. Non riesce a finire una frase senza attingere a piene mani dal dialetto napoletano, dialetto che appare come una vera e propria rete di salvataggio per un uomo che sembra naufragare nei suoi stessi pensieri.

Allora mi chiedo: come è possibile che un alto magistrato di uno Stato moderno non sia capace di sostenere una conversazione intellegibile? Come è possibile che la vita e le sorti di noi cittadini siano affidate a persone apparentemente incapaci di palesare i loro pensieri?

E, badate bene, Esposito non è certo un caso isolato: tanto per buttare giù un nome basta ricordare Antonio Di Pietro, ma anche Piero Grasso non mi è sembrato un granché come oratore. Per non parlare poi del mitico capitano Schettino che in plancia comando, in piena emergenza dava ordini in dialetto campano...

Possibile che l’Italia debba essere “guidata” da gente che non sa guidare nemmeno la propria lingua?

Salvatore

http://video.corriere.it/sentenza-mediaset-audio-intervista-giudice-esposito/98d293a0-fec8-11e2-9e44-1a79176af940