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La CISL pontina denuncia lo stato di allerta

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Il decreto commissariale 314 del 5 luglio 2013 contenente i programmi operativi fino al 2015, versione da approvare entro il 30 settembre 2013, sta impegnando la CISL pontina  e,  massima attenzione da parte di tutta l’organizzazione per evitare di aggravare la situazione della sanità locale già deficitaria e non rispondente alle reali esigenze della popolazione.

Il decreto che prevede la riorganizzazione della rete ospedaliera allo scopo di contenere la spesa sanitaria e il rientro economico entro il 2015, lascia inalterate le macroaree e affida tutto il piano ad interventi “ragionieristici” sulla distribuzione dei posti letto in rapporto al numero dei residenti.

Questa semplice operazione porterà entro il 2015 alla riduzione nella Regione Lazio di 1402 Posti Letto  e naturalmente alla guerra tra i poveri!!!

Per la macroarea 3 di cui fa parte Latina , ma anche il territorio ASL Roma D e Roma H compresa l’Azienda Ospedaliera SAN CAMILLO –FORLANINI, i posti letto da tagliare sono 314.

Basta immaginare la situazione dell’ospedale S. M. Goretti di Latina per capire come gli effetti degli interventi sulla macroarea  penalizzino le province e le piccole realtà creando all’interno della popolazione utenti di serie A  e utenti di serie B.

Latina poi , in termini di posti letto e di chiusura degli ospedali , ha già dato abbastanza!!!!!

Anzi,  i cittadini pontini  hanno già pagato in termini di salute,  ma anche in termini di tasse!!!! Pagano infatti le addizionali più alte d’Italia senza ricevere servizi sanitari adeguati!!!!

Dalla programmazione prevista nel decreto  per la nostra provincia potrebbero aumentare il numero dei posti residenziali per i  non autosufficienti: il fabbisogno stimato per Latina è di 976 posti , mentre oggi a carico del S.S.R. sono appena 170. Mancano solo 806 posti, da attivare !!!!!!! Quando ?

Così come  risulta nella programmazione , oggetto di studio della CISL di Latina,  una differenza in negativo di 180 posti residenziali per persone con disabilità; appena 35 posti su un fabbisogno stimato di 215.

“Questa programmazione richiede uno sforzo comune sulle criticità del Sistema ma anche massima attenzione sulle potenzialità che nella nostra provincia porterebbero ad un aumento di posti dedicati alla residenza sanitaria assistenziale da non sottovalutare”spiega il Segretario Generale della CISL  pontina Ewa Blasik “Siamo convinti della necessità di  superare le macroaree e di ritornare alla rimodulazione dell’offerta  a livello territoriale  con un’ equa ripartizione delle risorse  economiche disponibili a livello Regionale. Occorre  scongiurare qualsiasi ulteriore taglio per la ASL di Latina, anzi chiederne il potenziamento con l’attivazione del DEA di II Livello ( più servizi e più risorse) , progettare interventi distrettuali per abbattere  le liste di attesa, aumentare i servizi per l’assistenza domiciliare  e un NO secco  corale  all’aumento dei ticket.”

Il decreto infatti, se confermato prevede l’aumento di circa 10 Euro sulle TAC, sulle risonanze, ecografie e altre visite specialistiche.

Ancora una volta si colpiscono i più deboli e si rischia di incrementare le prestazioni private perché doppiamente convenienti : nei tempi e nel costo.

 

Inviato da Freddy il 1/8/2013 20:26:20 (778 letture) :: Pagina stampabile

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