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Segnalazioni : Chi ha rubato il PiediBus?

250.000 euro spariti e forse "ingoiati" dai nostri voraci malamministratori

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Una recente visita ad Amelia (Umbria) mi ha fatto tornare in mente uno dei tanti tristi episodi di malamministrazione e di possibile saccheggio di denaro pubblico avvenuto a Latina pochi anni fa, nel 2009 per la precisione.

Sto parlando del progetto “PiediBus” un simpatico sistema con cui un gruppo di genitori si accorda per accompagnare a piedi e in sicurezza i propri bambini a scuola. Di solito il progetto è autogestito ed è a costo zero, non necessitando di alcuna struttura nè di alcun finanziamento. Altre volte il progetto viene “istituzionalizzato” dal Comune (come nel caso di Amelia) con l’apposizione di appositi cartelli.

A Latina invece sono stati stanziati 250.000 euro (un quarto di milione di euro!)...ma il PiediBus non si è mai visto! Che fine hanno fatto questi soldi? Chi li ha rubati?

A suo tempo l’associazione Quartieri Connessi aveva mandato una lettera all’Assessore ai trasporti Palumbo che non si è degnato nemmeno di risponderci! Forse l'assessore temeva che la collaborazione (gratuita e disinteressata) della nostra Associazione potesse intralciare la consueta malamministrazione del denaro pubblico?!

Meglio quindi un trionfalistico comunicato stampa e poi l’oblio: tanto il gregge latinense  ha memoria corta né si cura di capire chi e come gli ruba i soldi e il futuro.

Salvatore

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Una fermata del "PiediBus" ad Amelia

Inviato da Salvatore il 18/7/2013 6:13:59 (1615 letture) :: Pagina stampabile
Freddy :: Alle ore 17:24 del 18-07-13

A tal riguardo, sarebbe bello vedere un articolo ad hoc su "Latina Oggi"...

un quotidiano che riceve fondi pubblici anche per indagare su queste strane vicende...

temo però che in questa occasione nessuno ne parlerà...chissà perchè?

 

p.s. felice di essere smentito, naturalmente!

ferdinando cedrone


Salvatore :: Alle ore 07:13 del 19-07-13

Digitando "Latina" e "Piedibus" su Google si ottengono dei risultati strabilianti: sembrerebbe che per chiunque volesse andare a scuola a Latina l'unico modo per farlo sia il piedibus...

 

http://www.comune.latina.it/a-7011/news/piedibus-parte-il-progetto

http://www.comune.latina.it/a-8787/news/il-progetto-piedibus-un-servizio-a-disposizione-dei-bambini-delle-scuole-elementari

http://www.latinatoday.it/cronaca/mobilita-sostenibile-piedibus-alunni-scuole-elementari-latina.html"MsoNormal">http://www.latinaperstrada.it/attualita/articolo/2084

http://latina.ogginotizie.it/171750-latina-piedibus-a-scuola-ci-si-va-a-piedi/#.UejkZ5Fz-5w

http://www.latinanotizie.it/articolo.php"MsoNormal"> 

Siccome però di PiediBus non se ne vedono, rinnovo la domanda:

Chi ha rubato il piedibus?

Ma sopratutto...   CHI HA RUBATO I 250.000 EURO?


Salvatore :: Alle ore 11:16 del 03-08-13

"il caffè" ha ripreso la questione Piedibus...

Allegato: il caffè - piedibus.pdf



Salvatore :: Alle ore 18:37 del 16-10-13

Comunicato stampa di Nicoletta Zuliani, Consigliere Comunale

 http://www.nicolettazuliani.net/news/mobilatina-mezzo-milione-di-euro-a-favore-di-chi/

 

MOBILATINA: mezzo milione di Euro a favore di chi?

Mobilatina, alcune società pagate senza giustificativo. Nessuna certezza della realizzazione dei lavori affidati dal Comune

Interesserò la commissione trasparenza sul caso del progetto di mobilità sostenibile cofinanziato dal Ministero dell’Ambiente

Per il progetto Mobilatina sono state parzialmente liquidate alcune società ma non ci sono i giustificativi. Nei fascicoli si ritrovano solo le determine di affidamento. Si configura così un danno erariale“.
“Il progetto, come scritto su tutti i documenti e atti amministrativi, doveva terminare il 30 settembre, e dal sito realizzato per Mobilatina si parla di inizio del progetto piedibus a maggio 2013 (???) quando le scuole sono in chiusura. (Vi invito a verificare la ricchezza di informazioni che il sito fornisce.) Quindi della sua realizzazione non si ha al momento nessuna certezza. Altro caso di pessima gestione: il mobility manager, figura centrale di tutto il progetto, non ha reperibilità presso il Comune di Latina, ma è reperibile solo presso il suo studio a Sabaudia, nonostante spetti a lui  tutto il lavoro di creazione di un ufficio di Mobilità Sostenibile presso il Comune di Latina e di coordinamento dei vari settori ed uffici comunali collegati all’idea di sostenibilità. Chi attualmente si sta occupando di mobilità sostenibile a Latina non era nemmeno a conoscenza dell’esistenza di questa figura

Il  contratto del Mobility Manager è anche scaduto, e se sta ancora lavorando non si capisce a che titolo lo faccia.

Evidentemente si tratta di un progetto portato avanti solo per non perdere i soldi del finanziamentonon coordinato che non sta producendo nulla di efficace sulla popolazione e soprattutto sui bambini. Quasi mezzo milione di Euro…

Il Ministero dell’ambiente ha finanziato l’idea con 250 mila euro, mentre il Comune ha cofinanziato 220 mila euro con proprie risorse di bilancio.
“Le società che dovevano organizzare il Piedibus e coinvolgere i genitori delle scuole Cena, Rodari e di alcuni borghi di Latina avrebbero dovuto inviare il materiale informativo – afferma ancora la consigliera del Pd – ma il Piedibus non è stato ancora avviato da nessuna parte. Dal sito del Mobilatina si dice che il progetto sarebbe stato avviato a maggio 2013. Una vicenda che presenta tantissime irregolarità, perché con i soldi pubblici non si possono pagare lavori dei quali non si ha nessuna certezza di realizzazione”.
Per il Mobilatina è stata già fatta una proroga, quella al 30 settembre, necessaria a non perdere i fondi perché il progetto non è mai decollato.
“Della questione interesserò la Commissione Trasparenza – conclude Nicoletta Zuliani – perché i cittadini devono avere chiarezza che quanto annunciato nel lontano 2010 venga effettuato. Non basta una promessa, perché nella forma beneficiano in primis le società che erogano il servizio ma poi nella sostanza non si sa se viene svolto secondo criteri di efficacia ed efficienza e quali le ricadute sui cittadini”.


Salvatore :: Alle ore 11:25 del 24-10-14

Dopo i 44.00 euro stanziati a Maggio per fare partire il piedibus (meno di un mese al termine dell'anno scolastico 2013-2014) ecco che vengono stanziati altri 45.000 euro per fare ripartire il progetto. Non male per un progetto che funziona ovunque con costi minimi (poche centinaia di euro per l'aquisto delle pettorine e per l'installazione di qualche segnale)

 

http://www.corrieredilatina.it/news/societa/11255/A-Latina-il-Pedibus-riparte-.html"occhielloarticolo">Scuola e mobilità sostenibile

A Latina il Pedibus riparte, ma solo per due mesi

Impegno di spesa da 45mila euro per riattivare le linee fino a dicembre. Il delegato alla mobilità: l'intenzione è di fermarlo per il maltempo e riavviarlo a marzo

Marianna Vicinanza

23/10/2014 - 10:33

A Latina il Pedibus riparte, ma solo per due mesi

 

SERVIZIO PREVISTO PER DUE MESI. "Condizioni climatiche permettendo, dovremmo far ripartire il servizio con la prima settimana di novembre - chiarisce il delegato alla mobilità Alberto Pansera - è stata una esperienza per un periodo ristretto essendo iniziata alla fine dello scorso anno scolastico ma che ci ha dato la possibilità di testarne gradimento e potenzialità. Sicuramente ne abbiamo riscontrato il favore tanto che quattro cinque scuole hanno fatto richiesta agli uffici per essere inseriti nei percorsi che attualmente annoverano quindici linee. Ma su alcune linee non c'è stato il riscontro sperato e stiamo ragionando su questo per vedere se sia il caso di eliminare quelle meno utilizzate  e crearne altre dove su percorsi della città dove c'è più richiesta". Il servizio per ora è previsto per due mesi, da novembre e fino a dicembre 2014 (la delibera parla di tre mesi, da ottobre a dicembre 2014). Riattivato anche il servizio call center, attivo dalle 7:00 alle 20:00 tutti i giorni al numero 339.4664466 per avere informazioni sulle scuole e sui percorsi.

QUINDICI PERCORSI CON ALCUNE MODIFICHE. "Abbiamo previsto fino a dicembre a causa delle condizioni climatiche - sice Pansera - perché in questo tipo di iniziativa va considerato il fattore metereologico, l'intenzione dell'amministrazione è poi quella di riprendere a marzo con l'arrivo della primavera". Il servizio riparte lungo i 15 percorsi già individuati e messi in sicurezza per essere idonei allo scopo con alcune modifiche che sono allo studio negli uffici e - si legge nella delibera - è intenzione dell’amministrazione arrivare a coinvolgere nel progetto anche altre scuole presenti nel territorio comunale tenuto conto del fatto che l’iniziativa ha un alto valore educativo, essendo rivolta a bambini di età compresa tra i 6 e i 10 anni e si prefigge come scopo primario quello di incoraggiare gli stessi a muoversi a piedi al fine di promuovere la conoscenza della loro città, incentivando, nel contempo, l’esercizio fisico, contrastando in tal modo gli effetti dannosi sulla salute dovuti ad una vita eccessivamente sedentaria e favorendo l’acquisizione di un crescente livello di competenze e consapevolezza nelle materie dell’educazione stradale ed ambientale". 

L'AFFIDAMENTO ALLA COOPERATIVA Il Comune dovendo procedere ad un nuovo affidamento del servizio descritto ha deciso di affidarlo alla stessa cooperativa che ha avviato il servizio, la coop 'Generazione in Movimento' in virtù dell’esperienza maturata sul campo. Il servizio che lo scorso anno ha coinvolto otto scuole elementari per un totale di quasi 500 alunni si snoderà attraverso percorsi messi in sicurezza sui quali i bambini, dotati di cappellino e gilet di riconoscimento, cammineranno tenendosi ben saldi alle maniglie rosse agganciate ad una corda gialla tenuta, ai due estremi, dall’ “autista” e dal “controllore”.

PD: SI POTEVA RISPARMIARE. "Una buona notizia, finalmente si riparte con un servizio utile e sostenibile - dice il consigliere democratico Giorgio De Marchis - però mi chiedo se si poteva fare di più in un'ottica di risparmio dei soldi pubblici. Perché riaffidare interamente il servizio ad una cooperativa quando si potevano chiamare in causa i volontari come si fa in altre città magari con il sostegno della cooperativa per la formazione di queste figure ma con un impegno economico a quel punto decisamente inferiore".


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