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Scienza : La ricerca scientifica

L'amara ironia di un cittadino defraudato

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La gente è convinta che in Italia si fa poca ricerca scientifica: tutti pensano che i cervelli emigrano all’estero e che qui da noi restano gli incapaci a far finta di fare ricerca, contenti delle briciole che passa loro il governo, le università e le imprese... ma non è sempre così! Magari questo sarà vero per la medicina, per l’astrofisica (o per l’astrologia, direbbe Luca Giurato!) ma certamente non è così per l’ingegneria stradale! In questo campo la ricerca in Italia è ai vertici mondiali, sia per gli sforzi compiuti sia per i risultati ottenuti.

 

Guardate l’asfalto delle nostre strade, per esempio: è unico al mondo! Non esiste in nessun altro posto un asfalto capace di sgretolarsi e di frantumarsi come quello che stendono sulle nostre strade.

Pensate la ricerca che c’è dietro:

 

-         per prima cosa bisogna cercare i peggiori materiali possibili;

-         poi occorre trovare la giusta (giusta!?) mescola per far sì che il tutto ceda entro poche settimane;

-         la granulometria  deve essere studiata per far si che l’agglomerato non leghi bene;

-         il bitume deve essere immesso in quantità infinitesimali, in modo da cedere subito;

-         la macchina che stende l’asfalto deve essere tarata per spalmare un ridicolo straterello di pochi millimetri, (stanno pensando alle nano-tecnologie!) in modo che si possa frantumare dopo pochi mesi;

-         le fondamenta sono studiate per essere quanto più instabili possibile, in modo da accelerare il processo degenerativo;

-         le “riparazioni” delle buche devono essere fatte buttandoci dentro (possibilmente da lontano!) qualche palata d’asfalto. La buca si deve riaprire obbligatoriamente dopo pochi giorni.

 

Altro che assenza di ricerca: qui c’è dietro una ricerca poderosa, con tanto di cervelloni: chimici,  ingegnerie geologi, tutti all'unisono impeganti nel disumano compito. Una ricerca poderosa che alimenta un’industria ancora più poderosa, quella del furto delle risorse pubbliche. Una strada costruita secondo questi avanzati concetti di ladrocinio, è infatti una vera e propria miniera d’oro, sia per le ditte che appaltano i lavori, sia per i loro amici sia per gli amici degli amici. Ovviamente il sistema regge solo grazie alla criminale connivenza di coloro che, chiamati ad amministrare i nostri soldi, partecipano invece attivamente alla “ricerca scientifica”.

 

Salvatore Antoci

 

 

 


 

 

 





Inviato da Salvatore il 28/1/2009 21:29:48 (750 letture) :: Pagina stampabile

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