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Dagli Utenti : Barriere architettoniche in Q4Q5

Cari amici, in conseguenza del fatto che recentemente e grazie alle giustissime lamentele del nostro utente Giorgio, è tornata a galla la questione delle Barriere architettoniche (ne abbiamo parlato noi su Il territorio di oggi e Latina Oggi che ha riportato la segnalazione di Giorgio)....riprendo nuovamente l'articolo scritto da Salvatore Antoci qualche tempo fa, e pubblicato su questo portale, sfortunatamente ancora attualissmo:
Ferdinando Cedrone

Barriere Architettoniche

Bastano un tot di rampe per chilometroquadrato per poter affermare di averle abbattute?≈≈≈≈≈≈≈≈≈Cari amici, per chi è dotato di due solide gambe e di salute normale, è a volte difficile comprendere le difficoltà dei nostri amici diversamente abili, costretti magari a spostarsi su una sedia a rotelle. Partiamo proprio dalla sedia a rotelle, o meglio dalle sue dimensioni in centimetri (figura 1):

 

Figura 1 - Dal sito http://www.disabili.com/content.asp?Subc=6437&L=1&idMen=481

 

Tenendo in mente che l’ingombro laterale di una sedia a rotelle può arrivare a 94 cm, immaginiamo di fare un breve viaggio virtuale da Via Cherubini (dove abito) a Via Cilea numero1, sede dell’Istituto Comprensivo “Don Dilani” Ovviamente siamo nel Q4; tutti sanno che non stiamo parlando del centro storico di un paesino di montagna, bensì di un quartiere moderno, progettato ex novo su un terreno pianeggiante e privo di ostacoli naturali. Sarebbe lecito aspettarsi che una persona costretta a muoversi sulla sedia a rotelle (ma anche una mamma col passeggino) possa muoversi agevolmente! Seguitemi in questo viaggio immaginario e vedremo se ciò è vero. Partiamo dal marciapiedi di sinistra (numerazione pari per intenderci) in compagnia di un amico diversamente abile e della sua sedia a rotelle. Già dopo i primi passi il nostro amico si lamenta per la pavimentazione sconnessa. Pazienza, tra uno scossone e l’altro proseguiamo fino ad incontrare un tombino che spunta dal marciapiede (foto 2).

Senza troppe difficoltà aggiriamo il tombino ma ci troviamo subito dinanzi ad un ostacolo. Il marciapiede è interrotto dai bordi di cemento della rampa di accesso al condominio del civico 4 (foto 2). Chi ha costruito questo ostacolo del tutto inutile? Ha mai sentito parlare delle leggi sull’abbattimento delle barriere architettoniche? Se riuscissimo a superare l’ostacolo, magari con l’aiuto di un paio di amici che sollevano la carrozzella, potremmo proseguire e rischieremmo di sprofondare dentro una voragine profonda 17 cm (foto 3).

 

Ma oggi facciamo finta di non trovare nessun amico volenteroso, così torniamo indietro lungo il marciapiede sconnesso fino alla prima rampa, attraversiamo la strada e percorriamo il marciapiede sconnesso che corre lungo il campetto sportivo e il parco giochi. Qui a tratti il pavimento è costituito da ghiaia e terra, quindi incontriamo delle grosse difficoltà di avanzamento. All’incrocio siamo costretti ad attraversare Via Cherubini lontano dalle strisce, dato che queste distano dalle rampe circa 10 metri (foto 4).

Comunque, riusciamo ad attraversare illesi. Pigiamo il pulsante del semaforo pedonale di Viale Paganini ma, mentre attendiamo il verde, ci rendiamo conto che su entrambi i lati non c’è la rampa (foto5).

Affranti, proseguiamo lungo il marciapiede sconnesso (foto 6) alla ricerca di una rampa.

Ne troviamo una dietro i cassonetti della spazzatura (foto 7). Riusciamo in modo provvidenziale a scendere dal marciapiedi e, tra un sacchetto maleodorante e un cumulo di cartoni, riusciamo ad emergere su Viale Paganini.

Ci accorgiamo con sollievo che di fronte a noi, dall’altro lato della strada, c’è un’altra rampa e quindi decidiamo di attraversare. Ovviamente non ci sono strisce pedonali in quel punto, quindi attraversiamo a nostro rischio e pericolo, consci che se ci travolgono siamo pure dalla parte del torto. Faticosamente, dopo aver rischiato di essere investiti da un paio di vetture che passano a tutto gas, riusciamo ad attraversare le 4 corsie che ci separavano dalla nostra meta. (Ovviamente il limite di 50 Km/h è irriso da ogni automobilista che non vuole essere etichettato come “lo scemo del paese”!) Pensando di esserci ormai lasciato il peggio alle spalle affrontiamo fiduciosi la rampa, ma presto ci rendiamo conto che siamo innanzi a dei gran… CASINI: il marciapiedi infatti è ostruito dalla pensilina della fermata del bus e dal palo che segnala la fermata stessa (foto 8).

Muniti di metro misuriamo lo spazio libero: meno di 90 cm. Vi rammento che la larghezza della sedia a rotelle può arrivare a 94 cm. Comunque, rischiando di cadere dal marciapiede, riusciamo a passare. Infine dobbiamo attraversare Via Tartini. Ci sono le rampe su entrambi i lati e ci sono le strisce. Purtroppo le rampe non si raccordano con la strada (foto 9)!

C’e un dislivello di 7 cm da un lato e di 10 cm dall’altro, ma ormai siamo in ballo così ci buttiamo giù dal primo gradino e poi, con gran fatica, ci arrampichiamo sul secondo. Abbiamo percorso circa 200 metri e ormai siamo quasi arrivati alla “Don Milani”. Per fortuna il nostro viaggio è solo virtuale, altrimenti dovremmo pure tornare indietro e, stanchi come siamo, non ce la faremmo di certo!

Salvatore Antoci













Inviato da Enrico il 20/1/2008 22:44:32 (2765 letture) :: Pagina stampabile
Freddy :: Alle ore 22:39 del 20-01-08

Questo è l'articolo di Latina Oggi, uscito stamane, che si riferisce alla questione sollevata dal nostro utente Giorgio.

Allegato: Barriere-architettoniche1.jpg


Stevejo :: Alle ore 23:04 del 20-01-08

Questo articolo non lo avevo letto. Complimenti a Salvatore per come è riuscito a rendere bene l'idea.

Credo che dire che è una vergogna è dire poco. In una paese civile cose del genere non sarebbero mai state costruite in questo modo. Come minimo ci sarebbe stato il licenziamento degli operai e del tecnico del comune che ha permesso lo scempio.

Ma noi a Latina non siamo in un paese civile.

E se quì è palese l'incuranza della nostra amministrazione, è anche vero che neanche dall'opposizione in consiglio comunale, che io sappia, è mai uscito una proposta x spendere un pò di soldi x l'abbattimento delle barriere architettoniche.

Ne vi è mai, da parte di nessun politico, un controllo sull'operato degli operai che eseguono i lavori.

Basta guardare i nuovi marciapiedi rifatti in giro per Latina (molti durante la scorsa campagna elettorale): nessuna rampa x disabili è a filo con la strada.

E per un disabile in carrozzina, anche uno scalino di un centimetro diventa un'ostacolo insuperabile!!!.

VERGOGNA!!!!

Stefano 


:: Alle ore 12:58 del 21-01-08

L'INAIL da contributi per l'eliminazione delle barriere architettoniche sia per i privati

http://www.superabile.it/CANALI_TEMATICI/Senza_Barriere/Abitazione/Condominio/info-1317840448.html"http://lavoro.newsfood.com/Articolo/News.asp?UN=3344">http://lavoro.newsfood.com/Articolo/News.asp?UN=3344
che dite il comune di latina farà in tempo la domanda per il 1° marzo?

 


Salvatore :: Alle ore 10:35 del 07-03-08

Quando uscite di casa, provate ad immaginare di essere su una sedia a rotella. Immedesimatevi nella parte e vi renderete conto dell’inferno in cui costringiamo i nostri concittadini disabili. Istituzioni latitanti, metodologie costruttive criminali e maleducazione dilagante aggravano oltremodo le loro condizioni di vita. Basterebbe così poco! Pensate che una città senza ostacoli costerebbe di più di una assurda città come Latina dove trionfa l’ostacolo inutile? Non penso proprio! No, non è una questione di costo, è una questione di civiltà che, manco a dirlo, dalle nostre parti è la grande assente.

Provate ad uscire dal supermercato SISA, nel Q4, e ad andare da EuroSpin! Provateci, provateci! Ma provateci immaginano di essere su una sedia a rotelle. Saranno 100 metri scarsi in linea d’aria, ma voi provate ad andarci e poi ditemi quale assurdo percorso di guerra avete dovuto fare.

 

Nei posti civili l’attenzione per le categorie più deboli è quasi maniacale: i parcheggi per gli handicappati sono onnipresenti, larghi, comodi, con la rampa… e sempre liberi. Non esiste marciapiede che non sia disseminato di comode rampe (quelle vere, quelle che si raccordano col piano stradale, non le nostre che si fermano 10 centimetri sopra o che ti portano addosso ad un muro o contro un albero, oppure che sono solo da una parte e poi dall’altra parte resti in mezzo alla strada in balia dei criminali patentati!).

 

Guardate cosa ho fotografato a Londra: dovendo fare dei lavori in un marciapiedi, hanno transennato l’area e hanno spostato i pedoni sulla strada, ovviamente protetti da transenne e avvertiti da chiarissime segnalazioni. E i portatori di handicap? No problem sir! Ecco due rampe mobili di plastica, comode, sicure, essenziali, rispettose delle esigenze altrui! Costo? Irrisorio!  

 

Allegato: rampa1

Allegato: rampa2
 

Ecco cosa intendo dire quando parlo di civiltà! Non parlo di quello che è stato (o di quello che siamo stati) ma di quello che è (o di quello che siamo). E purtroppo, tocca riconoscerlo, anche se fa male, noi siamo oggi un popolo incivile, governato da una casta rapace, incompetente e incivile.

 

Salvatore

 


Stevejo :: Alle ore 16:40 del 07-03-08

hai ragione da vendere Salvatore, peccato che quì in Italia non ci si pensi a fare cose del genere...eppure sarebbe così semplice.

Un salutone,

Stefano 


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