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Salvatore
Inviato il: 19/11/2007 10:43
Staff
Registrato: 25/11/2005
Da: Q4
Messaggi: 4672
Re: Parliamo di Nucleare e delle sue alternative
mel ha scritto:

...Nessuno, nè in Europa nè negli Stati Uniti costruisce più centrali nucleari...

 

 

Caro Marco,

ti devo smentire: negli USA tra breve si costruira' una nuova centrale nucleare.

Salvatore



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renatosd
Inviato il: 19/11/2007 11:53
Registrato: 7/2/2006
Da: q5
Messaggi: 1111
Re: Parliamo di Nucleare e delle sue alternative


Allegato: cernobyl%20deformace.gif
penso sia il caso di rinfrescarci la memoria ...

L'ultimo rapporto ufficiale[3] del Chernobyl Forum, al quale partecipano fra gli altri la IAEA (Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica), l'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) e l'UNSCEAR (Comitato Scientifico delle Nazioni Unite sull'Effetto delle Radiazioni Ionizzanti) stila un bilancio di: 2 lavoratori della centrale morti sul colpo in seguito all'esplosione. 1 per trombosi coronarica. Fra i lavoratori della centrale, pompieri e liquidatori esposti durante le prime ore, 134 lavoratori hanno contratto la Sindrome Acuta da Radiazione, 28 morirono nel 1986 e altri 19 morirono fra il 1987 e il 2004. Fra la popolazione all'epoca in età 0-18 anni, alla data del 2002 sono stati registrati 4000 casi di tumore della tiroide direttamente imputabili all'esposizione allo iodio 131, e di questi il 99% è guarito mentre 15 individui sono deceduti. L'azione di sorveglianza sanitaria condotta sui circa 6 milioni di persone della regione a lungo raggio intorno Chernobyl dall'Organizzazione Mondiale della Sanità e dagli istituti superiori di sanità di Ucraina, Russia e Bielorussia non ha evidenziato un andamento epidemiologico dei decessi dovuti a tumori e leucemie superiore al normale. Tuttavia sempre il Chernobyl Forum stima come imputabili al disastro di Chernobyl 4000 decessi per tumori e leucemie sull'arco di 80 anni, decessi che non è stato e non sarà possibile osservare e distinguere statisticamente rispetto agli 1.5 milioni di persone che comunque morirà per malattie oncologiche non legate all'incidente (malattie che normalmente incidono per il 25% fra le cause umane di decesso). Il bilancio ufficale del Chernobyl Forum è stato contestato da Greenpeace, che invece stima in più di 200000 decessi per tumori, leucemie o altre patologie come direttamente imputabili alla catastrofe di Chernobyl.

renato



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Stevejo
Inviato il: 19/11/2007 13:12
Registrato: 26/3/2007
Da: Latina
Messaggi: 542
Re: Parliamo di Nucleare e delle sue alternative
Massimo74 ha scritto:
Per quanto riguarda il parco veicoli “ibridi” a basso consumo ho invece delle perplessità di tipo economico-imprenditoriale. Reputo praticamente impossibile pensare che le imprese propongano alcuna strategia che non versi esclusivamente a loro beneficio in termini di convenienza economica.
Così se tali veicoli costeranno di più per i compratori (e credo sia così) non le produrranno. Il motivo è che i cittadini non le compreranno perché non intendono e non possono pagare di più di un veicolo “normale”. Un singolo stato con molta difficoltà può ritenere opportuno penalizzare le tasche dei propri cittadini se è vero, come è vero, che l’inquinamento è questione mondiale. Anzi, è la questione globale per eccellenza. In pratica è lo stesso ragionamento del nucleare. Viene penalizzato un solo paese a discapito di un inquinamento che ci riguarda tutti.
Ed è anche per questo che a mio avviso il comportamento del singolo stato non riuscirà a veicolare la strategia degli altri nei termini che Stevejo ha bene espresso, almeno fino a quando l’intera Europa non si detti tali restringenti regole.


Massimo, ti do ragione che è impossibile aspettare che siano le imprese a proporre tali strategie.

La mia "proposta" era però differente. Secondo me dovrebbe essere lo stato a imporre alle imprese di non vendere più in Italia auto che non siano ibride. A quel punto, o le imprese si adeguano o non vendono più in Italia. Visto che mi pare impossibile che qualsiasi impresa accetti di rinunciare al mercato italiano (tra l'altro mi pare sia l'unico in crescita rispetto agli altri paesi), rimane loro la sola possibilità di produrre auto ibride x l'Italia.

Ma a quel punto, finiranno per forza x unificare la loro intera produzione a auto ibride, perchè sarebbe x loro molto più costoso mantenere due distinte produzioni (e relative ricerche).

In questo modo, tra l'altro, il prezzo delle auto ibride non potrà che abbatersi di molto, proprio perchè vi sarà una produzione in massa di queste auto (che ora invece rappresenta ancora una nicchia di mercato).

Beninteso,quindi, che non ci sarà nessun costo aggiuntivo per i cittadini, anche perchè non sarà loro vietato di continuare ad usare la loro vecchia auto "mono-fuel". Anzi, per i cittadini ci sarà sicuramente una diminuzione dei costi, perchè dovranno acquistare meno benzina.

A questo, poi, si possono aggiungere tutti gli incentivi che si vuole (dallo stato), per permettere un'ulteriore ribasso dei costi. Senza questi incentivi, cmq, tali auto avrebbero lo stesso prezzo di quelle attuali "non ibride".

Per cui, in questo senso un singolo stato può fattivamente incidere sulle scelte degli altri stati.

Ma non solo. Perchè se è vero che nessuno stato ne segue un'altro solo perchè "la causa è giusta", in questo caso l'Italia potrebbe essere da esempio x gli altri stati: potrebbe dimostrare che anche senza nucleare, affidandosi quanto più possibile a fonti di energia non inquinanti, lo stato non solo contribuisce a non inquinare, ma ci guadagna anche molto di più che non facendolo.

Pensiamo ad esempio alla vendita dei "diritti di emissione" che il protocollo di kyoto consentir ai paesi virtuosi

E pensiamo invece ai costi che gli stati inquinanti saranno costretti  a pagare (sempre in termini di diritti di emissione).

O pensiamo alla diminuzione delle importazioni di petrolio che consentirebbe un uso diffuzo di auto ibride/ a zero emissioni.

O alla diminuzione della richiesta nazionale di energia derivante dal permettere la costruzione esclusivamente di "edifici passivi". Oppure alla stessa diminuzione derivante dall'obbligare tutti i comuni a sostituire i vecchi impianti semaforici o di illuminazione stradale con i nuovi tipi a basso consumo. A questo proposito, in un mio vecchio articolo calcolavo che il comune di Latina arriverebbe a risparmiare ALMENO 650.000 euro all'anno soltanto prendendo queste semplici misure.

Oppure, pensiamo al fatto che, un serio risparmio energetico a livello nazionale, consentirebbe una diminuzione delle importazioni di carburanti. Ora, forse, dirò una bestialità (non sono un esperto di borsa). Ma credo che se uno stato, tramite serie campagne di risparmio di energia, desse realmente la dimostrazione di riuscire ad abbattere le importazioni di carburanti, credo che le borse mondiali potrebbero reagire con un deprezzamento del costo del barile di petrolio (non credo, infatti, che le importazioni italiane siano trascurabili rispetto al totale mondiale), a vantaggio di tutti.

Insomma, Massimo, facendo questi esempi volevo dire che anche da solo un paese può fare molto e incidere anche sulle scelte degli altri stati.

Ovviamene, però, hai ragione tu dicendo che dovrebbe essere un argomento affrontato almeno in sede europea. Se l'Italia da sola potrebbe incidere 10. l'Europa inciderebbe 100, e consentirebbe cambiamenti (in positivo) molto più veloci.

un caro saluto,

stefano



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mel
Inviato il: 19/11/2007 13:48
Registrato: 1/5/2007
Da:
Messaggi: 154
Re: Parliamo di Nucleare e delle sue alternative
Salvatore ha scritto:

Caro Marco,

ti devo smentire: negli USA tra breve si costruira' una nuova centrale nucleare.

Salvatore

Ho letto che anche la Finlandia sta costruendo un nuovo impianto

http://notizie.alice.it/notizie/cronaca/2007/11_novembre/10/nucleare_legambiente_protesta_contro_nuova_centrale_in_finlandia,13436668.html

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Salvatore
Inviato il: 19/11/2007 13:52
Staff
Registrato: 25/11/2005
Da: Q4
Messaggi: 4672
Re: Parliamo di Nucleare e delle sue alternative

Ho letto pure della Finlandia. Negli Stati Uniti esistono degli incentivi statali per la costruzione di centrali nucleari, che nessuno aveva osato chiedere dai temopi di thre miles island. Adesso e' stato presentato una richiesta di finanziamento per la costruzione di un anuova centrale nucleare. Questo e' stato salutato come la caduta di un tabu'.

Salvatore



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mel
Inviato il: 19/11/2007 14:14
Registrato: 1/5/2007
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Messaggi: 154
Re: Parliamo di Nucleare e delle sue alternative

Questo dimostra che le centrali nucleari, senza incentivi statali, sono antieconomiche.

Marco



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Stevejo
Inviato il: 19/11/2007 19:08
Registrato: 26/3/2007
Da: Latina
Messaggi: 542
Re: Parliamo di Nucleare e delle sue alternative
Insomma, Massimo, facendo questi esempi volevo dire che anche da solo un paese può fare molto e incidere anche sulle scelte degli altri stati.
 
Ovviamene, però, hai ragione tu dicendo che dovrebbe essere un argomento affrontato almeno in sede europea. Se l'Italia da sola potrebbe incidere 10. l'Europa inciderebbe 100, e consentirebbe cambiamenti (in positivo) molto più veloci.


Ragazzi, volevo un'attimo finire il discorso che oggi non ho potuto concludere per motivi di tempo (sono dovuto scappare via).

Mi chiedevo il perchè non ci fosse questa volontà politica, da parte dell'Italia o dell'europa tutta) per andare in questa direzione.

Forse la spiegazione è un pò banale, ma a mio avviso rimane la più vera.

Il problema, secondo me, è che le varie lobby, che guadagnano dalle fonti inquinanti, continuano a contare di più degli interessi dei cittadini...e non solo dei loro. Perchè inquinando l'equilibrio del  nostro caro pianeta sta andando "a rotoli". E forse questi signori del petrolio (o i vari politici che continuano a fare i loro interessi) non hanno capito ( o non gli interessa) che alla fine ci rimetteranno anche loro o i loro figli.

Ma tant'è, la situazione è questa. 

La macchina "eolo", ad esempio, non è più uscita in produzione e non se ne è saputo più nulla. SI è detto fosse colpa del fatto che dava problemi. Ma, dico io, è ovvio che un prototipo dia problemi. E' necessario continuarne la ricerca, per migliorare un'idea che rimane cmq ottima e vincente. Il motore a scoppio, nel 1910, mica era a iniezione. E consumava una marea di carburante. Poi la ricerca continua lo ha migliorato fino a quello attuale (il cui rendimento rimane pessimo, tra l'altro). Ma il fatto che dia problemi non ne giustifica l'abbandono del progetto (come invece pare sia successo).

Sempre che il fatto che desse problemi fosse vero. O la verità è che le banche non hanno mai concesso i soldi per metterla in commercio, magari perchè pressate dai petrolieri?

Il dubbio, non lo nego, ce l'ho eccome! Abbiamo auto che parcheggiano da sole, con 9 airbag, che reagiscono a comandi vocali (tu gli dici a chi vuoi telefonare e loro telefonano...e con il tuo cellulare, x esempio), con mille optional a volte anche inutili...ma tutta questa tecnologia continua ad essere mossa da un motore che fondamentalmente è rimasto quello di 100 anni fa, e che continua a fare , al max, 25 - 30 km/l????? Non ci posso credere. Si diceva che ci fosse da tempo un motore con consumi di 100Km/litro. Mah. 

Per concludere sul discorso iniziale, non posso accettare la soluzione nucleare solo perchè le solite lobby vogliono continuare a fare soldi sulle nostre spalle. Prima bisogna intraprendere veramente altre strade, che tengano nel vero conto l'ambiente.

un caro saluto,

stefano 



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